
Redazione TirrenoNews
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Un ex dipendente dell'Azienda sanitaria provinciale, millantando conoscenze che in realtà non aveva si faceva pagare in cambio della promessa di possibili assunzioni.
Il personale del Commissariato della Polizia di Stato ha denunciato con l'accusa di millantato credito e truffa, un ex dipendente 65enne.
Come detto, l’ ex dipendente dell'Azienda sanitaria provinciale, millantando di avere conoscenze politiche altolocate, prometteva posti di lavoro all’Azienda sanitaria in cambio di denaro.
Per ogni promessa di assunzione chiedeva la somma di 3.000 euro.
Persone cadute nella rete, allettate dalla prospettiva di trovare un impiego stabile per sé ed anche per propri familiari, sono state disposte a versare somme fino a 12.000 euro, nell’aspettativa di poter "sistemare" l’intero nucleo familiare.
L’ ex dipendente dell'Azienda sanitaria e presunto truffatore, peraltro, all’atto della ricezione del denaro, forniva anche ampie rassicurazioni circa possibilità di restituzione della somma, qualora l’assunzione non fosse andata a buon fine.
Ovviamente non rilasciava alcuna ricevuta .
Non sono infrequenti le voci di su persone in grado di "far assumere".
E, grazie al "passaparola", poi le vittime entravano in contatto con il truffatore, direttamente o per interposta persona e versavano la somma richiesta.
Somme perse ovviamente , speranze deluse, difese impossibili.
Nemmeno le registrazioni vocali degli impegni sembra possano essere utilizzate.
E così non resta che non cadere in queste trappole tese un po’ dappertutto.
Ma in uno di questi casi il personale del Commissariato della Polizia di Stato è riuscito a denunciare il presunto truffatore.
Ora qualcun’ altro tremi!
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Amantea deve a Nocera Terinese piu' di 3 milioni di euro!
Sabato, 17 Settembre 2016 19:36 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiIl sindaco di Nocera terinese Fernanda Gigliotti ha elencato i veri debiti di Amantea, Belmonte Calabro e Falerna
Parliamo, ovviamente, dei veri debiti relativi al mega impianto di depurazione di Nocera Terinese.
E’ un fiume in piena Fernanda Gigliotti quando prende la parola nel convegno dibattito sul mare svoltosi ad Amantea.
Parla per quasi mezz’ora al punto da essere sollecitata a concludere da Adriano Mollo nella sua funzione di moderatore.
Impossibile fare una sintesi di quanto ha detto, dichiarato e denunciato.
Lo faremo se possibile per argomenti.
Cominciamo da quello più rilevante per la novità rispetto ai dati negati dai comuni facenti parte del mega depuratore e soprattutto perché interessa tutti i cittadini dei comune di Amantea, Belmonte Calabro e Falerna e Nocera Terinese che a breve saranno chiamati al loro pagamento.
In sette anni ( e fatti salvi interessi , spese legali e rivalutazione monetaria ed accessori derivanti dai processi penali ed amministrativi in corso) dal 29 maggio 2009 al 39 giugno 2016 il depuratore è costato 6.846.617,91 euro.
Parliamo cioè di 978.088 euro all’anno.
Ma andiamo ai dati debitori
Il sindaco Gigliotti ha dichiarato che il comune di Amantea ad oggi ha un debito di 3.156.000 euro( ha pagato solo 896.000 euro); il comune di Belmonte Calabro ha un debito di 560.000 euro ( ha pagato solo 129.000 euro); il comune di Falerna ha un debito di 254.000 euro( ha pagato solo 89. 000 euro); il comune di Nocera ha un debito di 1.238.000 euro.
E parliamo delle sole spese di funzionamento dell’impianto di depurazione, a parte, cioè, i costi delle spese degli impianti di sollevamento delle stazioni n 12, 13, 14 e 15 che in 4 anni ( dal 2009 al 2014) ammontano a 444.000 euro.
Si tenga conto che i comuni di Belmonte calabro ed Amantea pagano i costi degli impianti si sollevamento ( e la relativa manutenzione) delle stazioni fino alla numero 12.
Un gestione impossibile per un comune che è in default
Ancora più inaccettabile è che il comune di Nocera terinese debba pagare anche la depurazione della pioggia di Amantea.
Inaccettabile inoltre è che il mare sia di tutti ma il costo della sua pulizia debba essere pagato solo dagli abitanti dei comuni costieri.
Ora resta il problema della copertura del debito verso Nocera Terinese , ieri non contestato, e che dovrà essere coperto dal comun di Amantea per ben 3.156.000 euro .
Il fatto resta all’attenzione delle minoranza di Amantea, ieri presente solo con il consigliere Sergio Ruggiero, che sicuramente provvederà a chiedere se sia stato registrato nel bilancio comunale degli ultimi anni o se dia luogo a debiti fuori bilancio.
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Amanteana affronta un profugo a colpi di padella.
Sabato, 17 Settembre 2016 17:22 Pubblicato in CronacaUna mamma amanteana è in casa con i due figli.
Hanno appena finito di mangiare e sono in cucina.
La mamma lava i piatti e riassetta la casa, i bambini giocano.
Il marito è sceso in cantina mettere a posto le tante cose che spesso vi si posano temporaneamente.
La casa è al piano terra e la porta di casa è rimasta socchiusa.
All’improvviso la mamma ed i bambini si vedono davanti un profugo entrato abusivamente nella loro casa.
E’ altro quasi due metri, calvo, la mascella quadrata, lo sguardo assente.
Indossa un paio di pantaloni rosso sbiadito ed una giacca nera .
Ai piedi un paio di zoccoli tipo ospedaliero di colore azzurro.
Non parla.
Lei invece lancia un grido acuto e chiama soccorsi.
Nessuno la sente, né i vicini, né i carabinieri ad un passo dalla sua casa.
Lei non si perde d’animo e lo affronta con una grossa padella che stava lavando.
Lui la guarda come in trance.
Il marito sentite le grida di moglie e figli sale ed affronta il gigante negro.
Finalmente riesce a cacciarlo da casa sua.
Il profugo informa la bici e va via.
Il fatto è stato denunciato alla locale caserma dei carabinieri.
Sembra che non sia la prima volta che succeda ad Amantea.
Il giovane profugo entra anche dentro ai negozi e sempre con questo sguardo assente.
Forse non sta bene.
Diamo la notizia per far sapere alle famiglie amanteane che il vezzo di lasciare sia pure per pochissimo la porta di casa socchiusa da oggi non è più permesso.
A nessuno.