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Redazione TirrenoNews

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Lamezia Terme – E’ stato pubblicato giovedì 13 ottobre, sul sito aziendale della Lamezia Multiservizi, l’avviso di selezione pubblica per la formazione di una graduatoria per assunzioni con contratto di apprendistato professionalizzante finalizzato al raggiungimento delle competenze professionali di Operatore Ecologico livello 2B area Spazzamento, Raccolta, Tutela e decoro del Territorio del CCNL Fise-Assoambiente.

 

“La selezione – si legge – sarà effettuata per il tramite dell’Agenzia per il Lavoro Tempor SpA con sede legale a Milano, Via G. B. Morgagni, 28.

La domanda di partecipazione alla selezione deve essere redatta entro e non oltre le ore 24.00 del giorno 18/10/2016, utilizzando esclusivamente il modulo on line disponibile sul sito Internet della Tempor SpA.e seguendo la procedura indicata nel bando”.

Bando integrale: bando-selezione-apprendisti

Link compilazione domanda di selezione:
http://www.tempor.it/index.php/component/content/article/2-uncategorised/351-concorso-lamezia-multiservizi

Fin qui le scarne notizie “ufficiali“.

 

Sono diverse, bisogna rimarcarlo, le perplessità che sono state avanzate nei giorni scorsi da più parti circa l’affidamento della selezione che la Multiservizi ha deciso di affidare ad una società di lavoro interinale.
Nel 2015, infatti, per la ricerca di analoghe figure professionali il Consiglio di amministrazione dell’epoca decise di provvedere alla selezione applicando le modalità previste dall’art.16 della Legge 28 febbraio 1987, n. 56 e secondo i criteri per la formazione della graduatoria definiti dalla deliberazione della Giunta regionale n.237/2014 e che prevedono, tra l’altro, che la formulazione, pubblicazione, termini e modalità del bando sono di competenza del Centro per l’impiego.
La scelta dell’attuale CdA, pur essendo legittimo, si presta a molte critiche anche per i risicati termini di partecipazione stabiliti.

L’avviso di selezione è stato pubblicato sul sito aziendale solo giovedì 13 ottobre e la scadenza per la partecipazione fissata solo cinque giorni dopo, vale a dire martedì 18 ottobre.
Sarebbe decisamente opportuno, e il sindaco Paolo Mascaro dovrebbe tenerne conto e sensibilizzare i vertici della Multiservizi, che tale termini venissero ampliati e preceduti da una comunicazione e diffusione molto più ampia di quella attuale dello stesso bando, in modo da favorire il più possibile la partecipazione dei giovani lametini.

Ricordiamo che il comune di Amantea è socio della Multiservizi e che quindi è utile anche la partecipazione al bando dei giovani amanteani .

30 anni alla madre di Loris, Veronica Panarello

Lunedì, 17 Ottobre 2016 20:06 Pubblicato in Italia

Ragusa, 17 ottobre. Veronica Panarello è stata condannata a 30 anni di reclusione per l'uccisione del figlio Loris, con sentenza del Gup di Ragusa, Andrea Reale,

a conclusione del processo col rito abbreviato condizionato da una perizia psichiatrica.

Trenta anni era la richiesta della Procura per la donna, accusata di avere strangolato il figlio con una fascetta di plastica il 29 novembre del 2014 e di averne poi occultato il cadavere.

Il gup ha poi deciso la trasmissione degli atti alla Procura per il reato di calunnia, escludendo l'aggravante della premeditazione e delle sevizie.

La donna ha pianto sommessamente durante la lettura della sentenza.

E' poi uscita dall'aula accompagnata dal suo legale e dagli agenti di polizia penitenziaria.Ansa

Inquinamento fiume Oliva. Ci siamo! A gennaio la sentenza.

Lunedì, 17 Ottobre 2016 17:11 Pubblicato in Cronaca

In Corte d'Assise a Cosenza si sta celebrando il processo sui veleni rinvenuti nella vallata del fiume Oliva.

Il principale imputato è l'imprenditore Coccimiglio accusato di aver interrato veleni nell’alveo del fiume.

 

Sul banco degli imputati oltre a Cesare Coccimiglio ci sono quattro proprietari dei terreni, dove sarebbero stati interrati materiali altamente pericolosi che avrebbero contaminato l'area causando il disastro ambientale.

Si tratta di Vincenzo Launi, Giuseppina Marinaro, Antonio Sicoli e Arcangelo Guzzo.

Secondo l'accusa, proprio a causa di quegli interramenti ci sarebbe stato il disastro ambientale della zona nonché si sarebbe verificato un nesso anche con la diffusione di tumori nell'area della Valle dell'Oliva, la morte di Giancarlo Fuoco, un pescatore amatoriale e le lesioni a un amico del pescatore.
Il processo si sarebbe dovuto concludere a breve ma è destinato a slittare per un cambio della pubblica accusa: ai pm della Procura di Paola Maria Camodeca e Sonia Nuzzo è subentrata il pubblico ministero Maria Francesca Cerchiara.

Il pm Cerchiara ha chiesto alla Corte (presieduta dal giudice Giovanni Garofalo) il tempo per studiare bene tutte le carte del processo.

Per tale motivo la Corte ha fissato la requisitoria del pubblico ministero e le discussioni delle parti civili al prossimo 16 gennaio, fissando le arringhe difensive al 19 gennaio.

Il 23 gennaio, dopo eventuali repliche, la Corte si ritirerà in camera di consiglio per emettere la sentenza.

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