
Redazione TirrenoNews
Dal 2005 la Redazione di TirrenoNews.Info cerca di informare in modo indipendente e veloce.
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Rogliano: Assenteisti all’Asp, 18 indagati. Ecco i nomi
Martedì, 07 Febbraio 2017 14:28 Pubblicato in CosenzaLo aveva promesso il procuratore Spagnuolo e lo ha fatto.
Lo aveva detto all’inizio dell’anno che la attenzione della procura di Cosenza sarebbe andata alla sanità ed alla pubblica amministrazione.
Poco più di un mese ed ecco la riprova.
All’ASP di Rogliano 18 misure cautelari, 4 sospensioni dal servizio e 14 obblighi di presentazioni alla polizia giudiziaria.
E’ la sintesi dell’operazione dei carabinieri di Rogliano, che hanno eseguito gli arresti e le altre misure emesse dal gip del Tribunale di Cosenza, Giuseppe Greco, su richiesta della procura della Repubblica di Cosenza.
Le indagini sono partite da numerose segnalazioni che lamentavano il comportamento disinvolto di alcuni dipendenti degli uffici dell’ASP di Rogliano che, anziché trovarsi sul posto di lavoro, venivano visti sistematicamente per le vie della cittadina occupati nelle faccende più disparate, dal fare la spesa al supermercato fino ad arrivare a spendere il tempo pagato dai contribuenti giocando alle slot machine.
Questo l’elenco degli indagati
CLAUDIO VITERITTI, 57 anni di Mangone
STANO CARPINO, 60 anni, di Mangone
ANTONIETTA APA, 61 anni, di Rogliano
DOMENICO ANDRIERI, 72 anni, di Cellara
CONCETTA FLOCCARI, 60 anni, di Cellara
ANDREA SCALERCIO, 54 anni, di Mendicino
ELIO OLIVETI, 65 anni, di Rogliano
ROSARIA D’AMBROSIO, 61 anni, di Cosenza
MARIA CONCETTA FALBO, 56 anni, di Rogliano
FABIO ODDO, 60 anni, di Rogliano
LUCREZIA CARMELA MINO’, 55 anni, di Malito
OSCAR MARSICO, 58 anni, di Malito
SUSANNA GALLO, 61 anni, di Castrolibera
ADONELLA MARGHERITA MANCINI, 60 anni, di Rogliano
ANTONIO ACQUESTA, 70 anni, di Rogliano
ANTONIO PASQUALE CICIRELLI, 64 anni, di Rogliano
PASQUALE MOTTOLA, 57 anni, di Cosenza
VINCENZO FUOCO, 50 anni di Rogliano
Delle 4 persone sospese, due sono dirigenti medici, uno è un infermiere capo e un altro è un assistente sociale.
Ma altri dirigenti medici e anche degli infermieri sono coinvolti nella truffa.
In tutti ci sono 48 denunciati.
Etichettato sotto
A Savona son stati arrestati Un poliziotto e due funzionari del ministero dell'Interno, un marocchino e 2 donne.
Un poliziotto e due funzionari del ministero dell'Intero sono stati arrestati questa mattina a Savona con l'accusa di corruzione, dalla polizia.
Avrebbero accettato denaro e regali in cambio di agevolazioni per varie pratiche: rilascio di permessi di soggiorno, cambio di cognome, riduzione dei giorni di sospensione della patente.
Oltre al poliziotto e ai due funzionari sono state arrestate altre tre persone: un marocchino, un albanese e una italiana.
Uno dei due funzionari del ministero dell'Interno arrestati è Andrea Santonastaso, attuale commissario prefettizio al Comune di Borghetto Santo Spirito. Santonastaso, 64 anni, viceprefetto, ha ricoperto varie volte l'incarico di commissario prefettizio nei comuni liguri.
L'altro funzionario arrestato è Carlo Della Vecchia, in servizio presso la Prefettura di Savona, mentre il poliziotto è Roberto Tesio, un ex ispettore della squadra mobile attualmente adibito a mansioni logistiche.
Sono accusati di corruzione, traffico di influenze illecite, peculato, truffa aggravata ai danni dello Stato, rivelazione di segreti d'ufficio, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, falso.
Il poliziotto è accusato anche di concorso in favoreggiamento della prostituzione.
Il poliziotto, accusato anche di concorso in favoreggiamento della prostituzione, e il marocchino sono stati sottoposti a custodia cautelare in carcere, mentre i due funzionari del Ministero dell'Interno sono agli arresti domiciliari, come l'italiana, accusata di sfruttamento della prostituzione, e l'albanese.
L'indagine è iniziata nel dicembre 2015, quando nell'ambito di un'altra inchiesta sono emersi contatti sospetti tra alcuni indagati ed il poliziotto.
Secondo gli investigatori, «il poliziotto e i due funzionari del ministero avrebbero sistematicamente abusato delle loro funzioni agevolando pratiche in cambio di denaro, ma anche di regalie come vestiti, schede telefoniche, cene, assunzioni di amici, visite mediche, spese gratis nei negozi.
Etichettato sotto
Il consigliere regionale Giuseppe Graziano difende il porto di Amantea
Lunedì, 06 Febbraio 2017 17:47 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiSembra che Amantea non sia più sola ed abbandonata a stessa visto se un consigliere regionale ne prende le difese.
Non uno dei tanti che hanno pescato a piene mani nel portafoglio di voti donati dagli amanteani, e che la hanno abbandonata a se stessa, ma uno che proviene dalla lontana Longobucco, seppur primo ed unico eletto nella lista della Casa della Libertà
nella circoscrizione di Cosenza.
Ed ecco la nota stampa di oggi 6 febbraio Giuseppe Graziano:
“Inserire il Porto di Amantea nel masterplan della portualità regionale, per risolvere e superare le criticità che insistono, ormai da anni, su una delle strutture più importanti e strategiche del medio-alto tirreno calabrese.
Prevedere, per la zona su cui insiste lo scalo portuale, una serie di misure a protezione del litorale contro l’erosione costiera, privilegiando anche la collaborazione con il Comune per individuare una soluzione definitiva a questa problematica.
Pianificare un’azione d’intervento immediata e urgente che limiti i disagi agli utenti e soprattutto che dia speranza all’economia ittica e itti-turistica della zona, oggi compromessa a causa dell’insabbiamento del canale d’accesso.
Sono, queste, le misure urgenti suggerite al Governatore Oliverio dal Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Graziano, per affrontare e risolvere la grave condizione strutturale in cui versa la struttura portuale di località Principessa, nel comune di Amantea.
Al centro, tra l’altro, di un’interrogazione a risposta immediata presentata stamani (lunedì 6) dallo stesso componente dell’ufficio di presidenza dell’Assemblea calabrese a seguito di un lungo e proficuo confronto con il comitato spontaneo dei cittadini guidato da Vincenzo Lazzaroli.
Le denunce, i report video e fotografici sulle condizioni in cui versa il porto turistico di Amantea che di recente – dichiara Graziano – stanno spopolando sui social e sulle cronache giornalistiche locali, impongono una presa d’atto ed un intervento urgente da parte degli organi preposti.
Su tutti, della Regione Calabria che ha mezzi e risorse idonei per superare l’imbarazzante stato di abbandono strutturale in cui versa una delle aree portuali più strategiche del medio-alto tirreno calabrese. Nonostante si tratti di una darsena nuova e moderna, realizzata appena 15 anni fa, a seguito di ogni mareggiata bisogna intervenire per dragare il canale d’accesso.
E questo con enorme dispendio di risorse pubbliche, perlopiù a carico del Comune di Amantea, e con evidenti difficoltà causate ai tanti diportisti.
Soprattutto agli operatori della piccola pesca che sono impossibilitati ad uscire in mare con le proprie imbarcazioni, registrando evidenti perdite economiche.
È necessario, pertanto – precisa il Segretario questore dell’emiciclo di Palazzo Campanella – che la Regione Calabria assuma provvedimenti urgenti per evitare il protrarsi di disagi e, quindi, il concretizzarsi di un danno commerciale che metterebbe a rischio l’economia turistica e ittica dell’intero comprensorio.
Dal momento in cui – ricorda ancora Graziano – quanti ormeggiano i propri natanti all’interno del porto pagano annualmente e puntualmente la tassa di stazionamento.
Facendomi promotore di un’interrogazione al Presidente Oliverio – aggiunge Graziano – ho chiesto un intervento urgente alla Regione suggerendo anche l’adozione di alcuni provvedimenti che potrebbero essere risolutivi delle problematiche che interessano il porto di Amantea.
Innanzitutto l’inserimento della struttura all’interno del masterplan della portualità calabrese che offrirebbe l’opportunità di interventi mirati al miglioramento e al completamento organico del porto.
Una soluzione incisiva che – conclude - potrebbe trovare una congrua copertura finanziaria nella misura 7.2.2 del POR FESR-FSE 2014/2020.
Etichettato sotto