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Redazione TirrenoNews

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Questo è il comunicato stampa del commissario prefettizio dottoressa Emanuela Greco che rimarca la necessità di fare squadra per rilanciare il sistema economico e turistico di Amantea e Campora San Giovanni.

 

Ecco cosa dice:

«Le opere pubbliche che devono essere realizzate in questo periodo sul territorio di Amantea costituiscono delle preziose opportunità che dobbiamo sfruttare fino in fondo.

 

Il porto turistico, la Statale 18 e la variante a monte che collega Campora San Giovanni con Nocera Terinese devono essere pensate e realizzate in modo da creare un sistema viario e infrastrutturale capace di favorire il settore agricolo, quello ittico, il commercio ed il turismo.

Questo progetto sarà attuabile solo se vi saranno le necessarie sinergie istituzionali tra tutti gli enti interessati.

 

Il lavoro dell’organo commissariale sarà rivolto a realizzare tale difficile e complesso compito.

Il porto turistico in località Principessa, grazie anche alle aperture che la Regione Calabria ha mostrato in tal senso, non dovrà essere soltanto sgombrato dalla sabbia, ma dovrà essere oggetto d’interventi strutturali che ne possano assicurare la fruibilità per tutto l’anno e che possano risolvere definitivamente il problema annoso dell’insabbiamento.

In tal senso l’organo commissariale non si lascerà sfuggire l’occasione di partecipare al bando regionale sulla portualità in scadenza nel prossimo mese di marzo.

A questo proposito gli uffici sono già al lavoro, sapientemente collaborati dai sub commissari l’ingegnere Marco Ghionna, per quanto concerne i lavori pubblici e il dottor Ugo Dattis relativamente agli aspetti economico – finanziari.

Tale ambizioso progetto, se realizzato, favorirà di certo l’occupazione nel comparto della pesca e della nautica in un contesto ambientale, quale il nostro, in cui le condizioni climatiche consentono di uscire in mare anche in periodi diversi dalla stagione estiva».

Poi continua il commissario: «Molta attenzione sarà prestata anche al problema del ripascimento costiero e, qualora i lavori già in atto da parte della Regione Calabria, con la realizzazione di tre barriere frangiflutti, non dovessero risolvere definitivamente detto problema, eventuali ulteriori opere saranno inserite nel progetto della portualità oggetto dei fondi regionali.

 

In tal modo ci si augura che l’arenile possa tornare alla sua originaria bellezza, favorendo il turismo e l’attività economica di tutte le strutture balneari e turistico-ricettive che da anni operano nella zona.

Anche da questo punto di vista potrebbe generarsi una nuova e significativa offerta occupazionale.»

Infine aggiunge: «Altra opera importante per la città è la ricostruzione del ponte sul fiume Savuto.

Da contatti avuti per vie brevi abbiamo appreso che la Provincia di Catanzaro è pronta a farsi carico di un finanziamento di 400 mila euro che andranno a sommarsi ai 3 milioni di euro già stanziati a seguito della rimodulazione dei fondi Cipe, raggiungendo così la somma necessaria per il rifacimento dell’importante viadotto crollato nel 2008 a causa degli effetti devastanti di una piena.

Ci auguriamo che i lavori siano realizzati in tempi brevi in modo che le aziende agricole e gli allevatori situati tra Campora San Giovanni e Nocera Terinese possano averne benefici immediati. La mancanza di quel ponte, con il conseguente uso della Statale 18 come arteria principale, ha comportato, oltre all’aumento del traffico veicolare, maggiori difficoltà di distribuzione dei prodotti agricoli.

 

La ricostruzione del ponte non solo risolverà questo problema, con le imprese che potranno così programmare i propri investimenti, ma offrirà anche un percorso alternativo alla Statale 18, pronto ad essere utilizzato in caso di emergenza e di necessità.

Inoltre, potrebbe finalmente realizzarsi l’altro progetto cui i cittadini di Amantea tengono molto dell’ampliamento dell’isola pedonale. Per il raggiungimento di questi obiettivi e di molti altri in cantiere, diventa fondamentale non solo l’attività di chi amministra l’ente, ma anche la stretta sinergia tra tutti gli attori istituzionali coinvolti nella realizzazione di tali opere e gli eventuali suggerimenti dei locali operatori economici e, più in generale, dei cittadini».

 

NdR Ricordiamo al commissario che il dr Enzo Bruno presidente della provincia di Catanzaro e soggetto attuatore del ponte ha chiarito che il finanziamento disponibile è di soli 2.5 milioni di euro e non di 3 e sta per convocare il consiglio provinciale per assumere l’impegno dei restanti 400 mila euro necessari per l’appalto dei lavori.

A breve partiranno i lavori del Ponte sul Savuto

Venerdì, 10 Febbraio 2017 15:08 Pubblicato in Lamezia Terme

Sono passati più di 10 anni dalla alluvione del 2006 quando il ponte sul Savuto ebbe a subire gravi danni.

 

E 9 anni da quando nel 2008 il ponte fu letteralmente portato via da una piena impetuosa.

Nacque subito il comitato per la ricostruzione del ponte guidato da un combattivo contadino del luogo il sig Giuseppe Ruperto, nella prima foto con Emanuela Gemelli.

 

Ed oggi dopo tante promesse mancate sembra chi la ricostruzione sia un fatto vero e possibile.

E’ questo l’impegno assunto stamattina dal presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, ai microfoni della trasmissione “Buongiorno Regione” andata in onda su Rai 3oggi 10 febbraio 2017.

Una trasmissione avente ad oggetto proprio la ricostruzione dell’importante Viadotto.

Ed il presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno ha assunto al suo ente l’onere dei 400 mila euro necessari ad avviare le procedure per la gara d’appalto. A tanto ammontano le risorse che mancano all’appello del quadro finanziario per la realizzazione di un progetto di cui l’Ente intermedio è solo soggetto attuatore.

 

La attuale disponibilità infatti è di soli 2,5 milioni di euro.

Ovviamente il presidente chiede poi alla regione la restituzione della somma onde evitare il default dell’ente provincia.

Oltre che Giuseppe Ruperto sono intervenuti , ai microfoni del tg3 il presidente delle provincia Enzo Bruno e quello della coldiretti Calabria Pietro Molinaro.

 

Oltre a loro erano presenti anche il sindaco di Falerna, il consigliere provinciale Giovanni Costanzo, e il sindaco di Nocera Terinese.

Il dr Salvatore Basso scrive alla commissaria Greco per evidenziarle quanto non ha potuto dire durante l’incontro dell’8 febbraio 2017. Ecco il testo:

“Gentilissima dottoressa Greco, innanzitutto desidero ringraziarla per aver organizzato lo scorso 8 febbraio un incontro con tutti gli operatori economici della città.

Abbiamo tutti apprezzato la sua iniziativa e l’impegno e la passione dimostrata nel corso dell’incontro.

Proprio per tale apprezzamento, però, non posso non sottolineare il pieno disallineamento tra il suo invito e la sua relazione.

Le devo confessare che siamo in parte rimasti delusi, in quanto avevamo interpretato diversamente quanto da Lei scritto sull’invito, che per comodità Le rammento:” Premesso che le attività economiche e gli esercizi pubblici rivestono un ruolo fondamentale per il progresso di un territorio e per lo sviluppo socio economico del medesimo si invitano tutti gli esercenti ad un incontro finalizzato ad individuare iniziative che possano consolidare il ruolo centrale che ha sempre avuto Amantea nella realtà provinciale ed in genere in quella regionale”.

Ci avevamo creduto e pensavamo di poter parlare di Amantea e del suo ruolo storico nella provincia di Cosenza. Di poter parlare di commercio, di turismo e del suo sviluppo economico e sociale.

Erano state promosse anche riunioni tra commercianti per individuare delle proposte da portare alla sua attenzione.

Con nostra sorpresa, invece, abbiamo sentito la proposta di creare micro gruppi per zone per incontrare successivamente i vostri sub commissari. Come se alla città mancasse una sua anima complessiva e la stessa non fosse in grado di fare scelte unitarie.

Forse è anche vero, ma certamente questa scelta di micronizzare i commercianti per gruppi ed addirittura per aree, non ci aiuta, e soprattutto, non vi aiuta a trovare i problemi reali e le soluzioni unitarie “per il progresso di un territorio e per lo sviluppo socio economico del medesimo”.

Volevamo parlare dopo anni di silenzio. Nulla hanno fatto le passate amministrazioni comunali per sostenere e difendere il comparto commerciale. Molta fiducia è stata riposta verso la commissione prefettizia, da molti di noi apprezzata di più della politica e dei politici paesani.

Ed invece abbiamo parlato del carnevale, senza nemmeno la presenza del gruppo che ad Amantea  lo organizza da decenni.  Ne abbiamo parlato per sapere da voi, in anteprima, ed a pochi giorni dall’evento il calendario delle manifestazioni del 2017.

Abbiamo alla fine capito che scopo della riunione era la possibile promozione a nostro carico del carnevale con due TV private e della promozione della confcommercio che mai abbiamo visto al nostro fianco in questi anni.

Il momento per Amantea (a livello globale) non è certo dei più rosei, poiché oltre alla congiuntura economica negativa, vi sono molti problemi a livello locale che stanno aggravando gli effetti della crisi nel nostro territorio. Ciò ha determinato una situazione generale molto preoccupante sia dal punto di vista sociale che economico, non risparmiando nessuna categoria imprenditoriale.

A nostro avviso Amantea è storicamente un paese a vocazione commerciale, oltre che produttivo (industria manifatturiera per lo più artigiana). È innegabile, fortunatamente, che negli ultimi anni si è evoluta anche la sua cosiddetta “vocazione turistica”. Ma non si può dimenticare il valore economico e sociale, che hanno le 500 attività commerciali che insistono sul territorio. Molti turisti scelgono Amantea oltre che per il territorio e la qualità delle strutture ricettive, anche per la presenza di attività commerciali in grado di erogare un vastissimo numero di servizi, tali da rendere Amantea una cittadina vivibile e “completa” alla pari di centri ben più popolosi.

Con rammarico, segnaliamo che nulla è stato fatto dalle vecchie amministrazioni comunali per consentire al comparto commerciale di decollare definitivamente, così da poter affrontare la crisi con maggiore serenità e fiducia.

In realtà, e i fatti lo testimoniano, Amantea non ha mai assistito ad una programmazione seria e strutturata che potesse favorire lo sviluppo del tessuto connettivo del nostro paese.

Gli amministratori troppo spesso sono sembrati restare a guardare quanto accadeva, guardandosi bene dall’intervenire, trincerandosi dietro il più semplice dei:

“non ci possiamo fare niente”; sta accadendo così dappertutto; rassegnatevi è colpa della crisi mondiale; la gente non ha soldi; con gli stipendi non si arriva alla fine del mese; ecc. ecc.

Eppure cose da fare, a nostro avviso ce n’erano e ce ne sono ancora - soprattutto oggi!

Certo i commercianti sono imprenditori e come tali, devono essere pronti a rischiare in proprio, ma il commercio è (o forse è il caso di dire: era) un settore economico rilevante per Amantea, una fonte di occupazione e di sostentamento per molte famiglie, un elemento di attrazione per il circondario. E come tale, questo patrimonio andrebbe sostenuto e difeso, ma non con iniziative sporadiche. Quello che negli anni è mancata e continua a mancare ancora oggi è una pianificazione dello sviluppo commerciale del paese, una politica di sistema in grado di fornire una forte identità commerciale alla città, che preveda quali settori incentivare e quali scoraggiare, che crei la cultura associazionistica fra gli operatori, che favorisca lo sfruttamento delle risorse finanziarie (oggi pressoché esaurite) disponibili sia a livello regionale (i cosiddetti centri commerciali naturali), sia a livello nazionale ed europeo, che solleciti le iniziative di innovazione tecnologica, che rilanci il settore dell’artigianato, che mantenga viva la città dal punto di vista amministrativo (uffici, scuole, ecc.), che agisca di concerto con lo sviluppo dell’offerta turistica locale.

La recessione dell’economia e la consistente riduzione dei consumi esigono un impegno straordinario da parte delle istituzioni locali e delle categorie economiche.

A riguardo sono necessari: impegno e lavoro comune tra Commercianti, Albergatori, Artigiani e non ultime le Istituzioni.

L’obiettivo è di portare contributi d’idee e proposte per cercare di riavviare la valorizzazione e la crescita di Amantea.

E’ questo che oggi, vi chiediamo con forza: una politica di atti concreti capaci di segnare una rottura netta con il passato e che diano un segnale di totale discontinuità.

Segni che danno l’idea che le istituzioni ad Amantea sono nuovamente e con forza tra la gente e al servizio della gente, senza alcuna ambiguità.

Vi chiediamo una politica programmatica che guardi alle reali necessità del territorio, dei cittadini e che guardi soprattutto alle necessità di chi rappresenta il tessuto connettivo della città.

Per questo motivo, a conclusione, chiediamo un incontro urgente con Delegati dei Commercianti (non mega ed inutili incontri nei quali ognuno, voi compresi, potrà parlare di tutto e di più) per discutere di azioni concrete e che realisticamente possono realizzarsi in questi mesi di Commissariamento: la riscossione dei tributi, la viabilità, l’isola pedonale, i photored, le strisce blu, il mercato agricolo, il mercato su aree pubbliche, il commercio a posto fisso, il sistema alberghiero, la somministrazione e tutto ciò che realisticamente può essere fatto per la promozione e per il rilancio della città.

Nel ringraziarla per l’attenzione, la saluto cordialmente

Dott. Salvatore Basso

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