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Il comune di Longobardi è tra quelli che si sono costituiti parte civile contro ALBANESE Domenico, PLASTINA Gessica Lilia , ROMEO Raffaele, MAZZACUVA Rosaria Rita , allo stato imputati, a vario titolo e per vari periodi , dei delitti di cui artt. 110, 81, commi 1 e 2, e 356, commi 1 e 2, del codice penale in relazione all'art. 355, commi 1 e 2 n. 3, del c.p., perché, in concorso tra loro e con più atti esecutivi del medesimo disegno criminoso compiuti anche in tempi diversi, commettevano frode nell'esecuzione dei contratti per la gestione degli impianti di depurazione delle acque reflue urbane di diversi Comuni tra cui : Belmonte Calabro, Cetraro, Santa Maria del Cedro, Verbicaro, Fuscaldo, Paola, Belvedere M.mo, Sangineto, Santa Domenica Talao, Tortora, Cleto , Aiello Calabro, Serra Aiello e San Pietro in Amantea, tutti in provincia di Cosenza, con l'aggravante che la frode nelle pubbliche forniture ha prodotto un disastro, delitto contro l'incolumità pubblica di comune pericolo, in quanto il funzionamento del citato insieme di depuratori. posti a servizio di decine di migliaia di abitanti di un tratto di costa marina di ca. 100 chilometri (tra Amantea e Tortora) e di decine di migliaia di turisti nel periodo estivo, rappresentava un presidio indispensabile ad ovviare un comune pericolo.

La giunta di Longobardi ha nominato i propri Consulenti Tecnici che provvederanno alla tutela dell’ente nella richiesta dei danni.

Tra questi gli ammiragli Gaspare Renda , Giorgio Trossarelli e l’ingegnere Raffaele Magnanimi, il Prof. Giovanni Sindona, l’ingegnere Raffaele Magnanimi, il professore Pietrantonio Ricci ed il professore Tullio Romita, per distinte competenze

Ora può farlo anche Amantea !

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Pronta la replica dell'avvocato Nicola Bruno, capogruppo di minoranza del comune di Longobardi, in una sala gremita di cittadini, al sindaco Giacinto Mannarino che addossa, esclusivamente, al governo centrale la colpa di <<tassare i cittadini per mantenere i servizi>>.

<<E' vero che il governo centrale ha operato ed opera tagli ai trasferimenti di risorse in favore dei comuni -commenta il consigliere Nicola Bruno- così come è vero che stiamo attraversando una difficile congiuntura; ma, è altrettanto vero che la nostra realtà locale va ad aggravare e a sommarsi alla situazione generale.

Siamo, infatti, un comune in predissesto e predissesto vuol dire debiti, tasse al massimo, zero servizi e zero investimenti, la cui responsabilità è unicamente del sindaco Mannarino e della sua giunta che ci governano ininterrottamente da 16 anni.

E i debiti aumentano giorno dopo giorno.

Gli ultimi sono emersi con la delibera di giunta n° 46 dello scorso 21 maggio: il disavanzo di amministrazione è pari ad € 2.103.417,49.

Ad essi vanno sommati i debiti fuori bilancio di € 1.016.014,00 nonchè i debiti certi, liquidi ed esigibili al 31/12/2013 pari ad € 2.231.215,06.

Proprio a causa del predissesto e, quindi di numeri e scelte politiche sbagliate del sindaco Mannarino e della sua giunta, unici responsabili di questa massa debitoria, i nostri amministratori hanno aumentato le tasse al massimo.

Secondo un recente sondaggio, su 409 comuni calabresi, 140 presentano un grave squilibrio economico-finanziario: tra questi vi è anche il nostro comune.

Ma oltre al danno la beffa: infatti, il fine delle tasse è quello di provvedere ai bisogni collettivi, a creare e migliorare i servizi pubblici. In realtà, l'attuale amministrazione non garantisce alcun servizio e per di più stiamo pagando, in un arco temporale limitato, tutte le bollette arretrate dell'acqua a partire dal 2010.

Che c'entra il governo centrale?>>.

In un momento di sofferenza economica <<dobbiamo tendere una mano ai cittadini -conclude il capogruppo Nicola Bruno- mettendo loro a disposizione strumenti che offrano la possibilità di ottenere un maggior numero di rateizzazioni del pagamento dei tributi comunali, in presenza di temporanee difficoltà economiche ovvero di carenza di liquidità>>.

Da qui la mozione <<per l'approvazione di un Regolamento di disciplina della rateizzazione dei tributi comunali, atteso che i regolamenti comunali approvati da questa maggioranza guidata dal sindaco Mannarino non prevedono nè riduzioni, nè esenzioni, nè agevolazioni, nè rateizzazioni>>.

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Cari cittadini, martedì due giugno è ricorsa la “FESTA DELLA REPUBBLICA” di cui I PICCOLI COMUNI sono un tassello fondamentale. La Costituzione italiana, all’articolo 114, infatti, stabilisce che “la Repubblica è costituita da Comuni,.....”.

Approfitto della vostra gentile disponibilità per rappresentarvi il grido di dolore inascoltato di noi Sindaci dei PICCOLI COMUNI, massacrati dai governi che si sono succeduti dal 2011 ad oggi e che scientificamente hanno deciso di sopprimere definitivamente le nostre piccole, comunità locali attraverso, principalmente, due operazioni congiunte:

A) I continui tagli ai trasferimenti di risorse economiche che ci obbligano a ridurre i servizi minimi indispensabili;

B) L’accorpamento obbligatorio che non genera risparmi, ma costi aggiuntivi e che non genera alcun effetto positivo sui nostri piccoli comuni, perché, come dimostrano i dati, non migliora la gestione del territorio, ma lo desertifica incrementando lo spopolamento.

Addirittura si parla di ridurre i comuni dagli attuali 8000 a 2500 attraverso unioni e fusioni da 15000/20000 abitanti in su. Se così fosse, non potremo più garantirvi i servizi che attualmente eroghiamo ed il nostro comune diventerebbe una piccola frazione.

Per capire l’entità dei tagli che ha subito il nostro comune, mi soffermerò su un dato: nel 2011 lo Stato ci trasferiva euro 636.930,65 oggi ne trasferisce 399.865,74. Abbiamo dunque subito tagli per ben 237.064,91 euro, in pratica circa ventimila euro al mese.

Tale situazione ci ha obbligato, così, a tassare VOI per poter mantenere i servizi.

Sappiate che l’IMU, che siamo costretti a prelevare dalle vostre tasche, in buona parte dobbiamo trasferirla allo Stato e non resta pienamente a disposizione delle casse del nostro comune.

L’attuale spesa dei piccoli comuni non è più ulteriormente comprimibile.

La stessa Corte dei Conti, che vigila sulla spesa dei comuni, segnala che ai Comuni è stato chiesto uno sforzo di risanamento non proporzionato all’entità delle loro risorse a vantaggio del governo centrale.

Infatti nel 2014:

All’amministrazione dello Stato, che spende il 60% delle risorse, è stato imposto un taglio pari a € 700 milioni;

Alle Regioni, che spendono il 21% delle risorse, è stato imposto lo stesso taglio di € 700 milioni;

Ai Comuni, che spendono l’ 8% delle risorse, è stato imposto il medesimo taglio di € 700 milioni.

Un taglio così lineare e sperequato non si era mai visto ed è nuovamente previsto nella legge di stabilità del 2015. Inoltre occorre sapere che nel 2014 i dati Istat dicono che il debito dello Stato è aumentato di 13,6 miliardi di euro, mentre quello degli enti locali è diminuito di 0,9 miliardi di euro.

Quindi mentre noi, da un lato, contribuiamo al risanamento della spesa pubblica continuando a risparmiare, dall’altro lato lo Stato continua a tagliaci le risorse.

INTANTO SAPPIATE CHE, IN ACCORDO CON GLI ALTRI SINDACI DEI PICCOLI COMUNI D’ITALIA, IL DUE GIUGNO, FESTA DELLA REPUBBLICA, NON POTENDO CERTO FESTEGGIARE LA NOSTRA FINE, SIAMO STATI DAVANTI ALLA PREFETTURA DI COSENZA PER RAPPRESENTARE LA VOSTRA VOCE DI CITTADINI ONESTI, OPEROSI, MA DIMENTICATI.

Longobardi, lì 03/06/2015           Il Sindaco             Giacinto Mannarino

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