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Dopo lo svolgimento del campionato italiano della Ruzzola, ecco un’altra “chicca” per il comune di Longobardi che, con delibera n 43 del 14 maggio 2015, ha deciso di aderire Wiki Loves Monuments 2015 autorizzando a fotografare i suoi monumenti.

 

Il Wiki Loves Manuments è un concorso fotografico internazionale che coinvolge i cittadini di tutto il mondo nel fotografare il proprio patrimonio culturale e potenzia la visibilità dei monumenti, invitando ciascuno ad essere protagonista nel tutelare il patrimonio culturale.

 

Per monumento, infatti, si intende, analogamente a quanto fa l’Unesco, un vastissimo genere di opere che comprende edifici, sculture, siti archeologici, strutture architettoniche, siti naturali e interventi dell’uomo sulla natura , che hanno grande valore dal punto di vista artistico, storico,estetico, etnografico e scientifico.

Il Wiki Loves Monments è giunto alla quarta edizione ed ha come focus la realizzazione di scatti i cui soggetti devono essere italiani così intendendo valorizzare nello specifico il patrimonio culturale italiano su Wikipedia.

In Italia il codice Urbani ( dlgs 42/2004) non prevede la possibilità di fotografare i documenti e di rilicenziarli con licenza di uso Creative Commons CC-BY-SA senza una precisa autorizzazione da pare degli enti pubblici territoriali che abbiano in consegna tali beni.

Per questo i comune di Longobardi ha deciso di assentire la autorizzazione all’ uso Creative Commons CC-BY-SA dei seguenti beni:

Palazzo Coscarella, Palazzo De Micheli, Palazzo Pagnotta, Palazzo Pellegrini, Palazzo Settimio Pagnotta, Palazzo Preste, Chiesetta di San Nicola Saggio, Chiesa san Nicola Saggio, Chiesa sant’Antonio, Chiesa di santa Domenica, chiesa della Tauriana, chiesa del Cristo Re, chiesa della Madonna dell’Assunta, teatro comunale, ex prigione francese, mulino, la Rupe, la Pineta.

Il sindaco Mannarino insegue la promozione culturale e turistica della propria cittadina in tal modo ponendosi come esempio per la intera regione e divenendo esempio per tanti altri comuni.

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Longobardi contesta la chiusura della sua Guardia medica favore di Belmonte Calabro.

Il comune di Longobardi ha recentemente adottato una delibera di giunta per invitare l’Asp di Cosenza a revocare la deliberazione 705 del 2014 con la quale si è disposto il “Riordino della rete di postazioni di continuità assistenziali ai sensi del PDPGR n 94 del 28giugno 2012” perché contradditoria e pregiudizievole alla intera collettività longobardese.

Praticamente l’Asp ha deciso di accorpare la Guardia medica di Longobardi a quella del Comune di Belmonte Calabro.

Il sindaco di Longobardi Giacinto Mannarino contesta la scelta perché contraria all’ottica di potenziamento e razionalizzazione delle risorse sanitarie sul territorio, tanto più nei comuni che non hanno ospedali od altri presidi sanitari, anche privati, a disposizione degli aventi bisogno.

Peraltro il sindaco del paese di san Nicola Saggio ha fatto notare una grave anomalia nella scelta di sopprimere la Guardia medica di Longobardi a favore di quella di Belmonte calabro, ricordando che dall’ultimo censimento Istat Longobardi ha un numero di Abitanti maggiore di quello di Belmonte calabro. Come mai si sceglie allora una sede con minor numero di abitanti da servire?

E non basta, il sindaco Mannarino ha ricordato che nella ultima riunione dei comuni del distretto sanitario del tirreno, svoltasi a Guardia piemontese il 7.10.2013, ha potuto prendere atto che nell’anno 2009 le prestazioni offerte dalla guardia medica di Longobardi sono state 1710 contro le 1546 del comune di Belmonte calabro.

Come mai si sceglie, allora, una sede con minor numero di prestazioni ed anche di minor numero di abitanti?

Ovviamente ora si attende che il comune di Belmonte intervenga nella querelle e dica quanto utile in sua difesa

Sembra potersi aprire un conflitto tra i vari comuni della provincia di Cosenza

La stessa situazione riguarda, infatti, altri comuni.

Per esempio Aiello Calabro con 1214 prestazioni contro le 2662 di Cleto e le 1750 di Serra d’Aiello. Quale logica sostiene la scelta di Aiello calabro quale sede della guardia medica unica dei tre comuni?

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Si é tenuta in data 19 aprile u.s. in Longobardi l’inaugurazione dell’Associazione di Volontariato “Silvia”, intitolata alla memoria della giovane Silvia Scilinguo, venuta a mancare tragicamente nel 2010.

“Donare senza ricevere nulla in cambio” potrebbe essere lo slogan di questa associazione, fortemente voluta dalla sua presidente Wanda Farnese, che ha come mission quella di promuovere una maggiore inclusione delle persone anziane nella vita sociale della comunità.

Da un’analisi condotta nel proprio territorio di pertinenza risulta, in effetti, che il numero di persone di età maggiore ai 75 anni ammonta a circa 280 unità.

A loro saranno precipuamente rivolti gli sforzi dell’associazione che intende regalare un sorriso a chi ha tanto dato alla propria terra e alla propria famiglia e che merita di avere ancora un “posto al sole” nella propria comunità.

Si mira dunque a un maggiore benessere sociale che, secondo molti studiosi del tema, si persegue non solo attraverso l’ottimizzazione delle variabili economiche, quanto (soprattutto) attraverso politiche di inclusione di tutte le fasce sociali e anagrafiche.

All’incontro erano presenti il sindaco di Longobardi Giacinto Mannarino che ha patrocinato e fortemente sostenuto l’iniziativa, Padre Domenico dei Minimi di Paola e il dr Kamal Abu-Taleb, presidente del Rotary Club di Amantea che ha esternato ammirazione per l’iniziativa e ha manifestato la sua disponibilità a promuovere azioni congiunte.

Tutti i partecipanti istituzionali hanno messo in evidenza il valore morale dell’evento, hanno sottolineato l’importanza di avviare iniziative di sussidiarietà su base locale, a tendere una mano a chi ne ha più bisogno, così come lo “schiavo” di Platone che ritorna nella caverna a liberare i suoi simili per dar luogo a una comunità virtuosa e feconda.

Avvicinando metaforicamente la “città delle rondini e quella dei topi”  -  descritte magistralmente da Calvino ne  “Le città invisibili”  –  alla ripartizione tra giovani e anziani, l’auspicio è che attraverso l’impegno etico dei promotori di questa iniziativa si possa mirare a una concreta collaborazione tra fasce anagrafiche antitetiche al fine di far germogliare lo spirito fattivo, la voglia di fare e di donare che appartiene intrinsecamente alla popolazione più anziana.

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