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Una notte d’Inferno per gli agenti e per i residenti.

Rimpatri? Macchè. Ormai siamo in guerra!

Nessun telegiornale sembra ne abbia parlato!

Chissà perché?

Forse perché si tratta di nigeriani?

Eppure si è trattato di una cosa molto seria

I Carabinieri ed i poliziotti si stavano accingendo a scortare via gli stranieri destinati a fare ritorno al loro paese d’origine, quando all’interno della struttura è divampato un incendio.

I cinque uomini in divisa sono stati brutalmente aggrediti, e bersagliati con ogni genere di oggetto.

Immediato l’intervento dei rinforzi, accorsi in difesa dei colleghi.

Sul posto si sono presentati la polizia scientifica ed i vigili del fuoco, che hanno spento l’incendio.

Sedata la ribellione, è stato possibile risalire in breve ai diretti responsabili.

Si tratta di almeno una quindicina di richiedenti asilo che, saliti su un tetto, hanno attaccato le forze dell’ordine per impedire che queste adempiessero al loro dovere.

Fra i sovversivi, due connazionali dei sei nigeriani destinati al rimpatrio, un 23enne ed un 38enne, i principali istigatori della sommossa.

Con l’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato, la coppia di facinorosi è finita in manette.

Gli agenti ed i militari aggrediti hanno fortunatamente riportato solo qualche lieve ferita.

Gravi i danni in alcuni locali del centro, che sono stati letteralmente devastati.

La loro protesta è andata avanti per molto tempo.

A pagare tutte le pene, come sempre, i residenti della zona.

Riusciranno “ i nostri” ad applicare la legge o siamo già in guerra?

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“Per l’ennesima volta il parco delle Cascine si conferma ostaggio di delinquenti senza scrupoli.

Lo spaccio di droga è all’ordine del giorno e il recente e gravissimo episodio, rileva chiaramente quanto l’attuale amministrazione a guida Nardella, a parte le classiche dichiarazioni di facciata, sia sempre stata molto deficitaria sul delicato argomento”.

Lo afferma il senatore Manuel Vescovi (Lega). “Vogliamo, dunque, testimoniare la massima vicinanza ai carabinieri -sottolinea Vescovi – che, in questo caso, hanno addirittura rischiato il linciaggio da parte di un’orda d’extracomunitari”.

“A Firenze – conclude Manuel Vescovi – è giunto il momento di cambiare atteggiamento nei confronti di questi delinquenti che hanno reso impraticabile ai cittadini lo stupendo polmone verde del capoluogo; basta lassismo e pressapochismo, urge restituire ogni angolo della città ai residenti”. Incalza Forza Italia:

“Il Parco delle Cascine di Firenze è forse il simbolo più macroscopico ed evidente del degrado in cui versa la nostra città. Non capisco perché tutti i sindaci, da Renzi a Nardella, continuino a promettere e ad assicurare che renderanno le Cascine una sorta di Eden in terra, quando la realtà dice il contrario.

Non è stato ancora realizzato quasi nulla del vecchio Masterplan Cascine 2012 di Renzi, e Nardella ne stila un altro: così è una presa in giro dei fiorentini”.

Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, coordinatore fiorentino di Forza Italia.

“L’attività di spaccio a cielo aperto nel parco ha raggiunto livelli insopportabili – sottolinea Stella -. In certe aree la presenza dei pusher è così fitta, da rendere sconsigliabile attraversare quelle zone.

Basta sfogliare i giornali delle ultime settimane per rendersi conto che le risse a colpi di bottiglie e spranghe, gli accoltellamenti, la prostituzione sono attività quotidiane in quello che dovrebbe essere il parco dei fiorentini, delle famiglie e dei bambini.

E’ di poche ore fa l’ennesima notizia sconfortante: una pattuglia dei carabinieri è stata accerchiata da una ventina di stranieri, guidati da un ghanese richiedente asilo”.

“A 6 anni dal piano Renzi – evidenzia Stella – possiamo parlare di una scommessa persa, di un piano rimasto in gran parte sulla carta. Il Masterplan delle Cascine, approvato dalla giunta nella seduta dell’11 agosto 2012, è composto da una serie di 35 progetti che prevedevano la rivitalizzazione del parco, la sua trasformazione in un luogo per trascorrere la domenica tra divertimenti, servizi e spazi liberi attrezzati.

Cosa è rimasto dell’annuncio renziano sulle Cascine come il Central Park fiorentino, con le porte telematiche e le recinzioni, le aree ludiche, gli immobili da recuperare?

Purtroppo nulla.

Da fiorentini spiace dirlo, ma alle Cascine regna sempre il degrado, ora esteso anche all’area del mercato con gli irregolari che spadroneggiano indisturbati.

L’annuncio di Nardella suona come una ulteriore presa in giro della città”. (foto tratta dal Corriere fiorentino)

Grazie Renzi. Grazie PD!

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La Consulta ha giudicato inammissibile il ricorso presentato dal Pd sulle procedure di approvazione della manovra.

Dopo avere cantato “Balla ciao” fuori dal Parlamento, i democratici hanno presentato ricorso alla Consulta

 

per la violazione dell’articolo 72 della Costituzione , il quale prevede “l’esame di una Commissione e poi della Camera stessa, e l’approvazione articolo per articolo per ogni disegno di legge”.

Articolo che non sarebbe stato rispetto al Senato secondo gli esponenti del Pd.

Di qui la decisione di procedere al ricorso, una mossa sbagliata in partenza perché il Pd, non essendo un organo dello Stato ma un partito politico, non è soggetto idoneo a rivolgersi alla Corte costituzionale.

Cosa ha detto la Consulta

“La contrazione dei lavori per l’approvazione del bilancio 2019 – osserva la Corte Costituzionale – è stata determinata da un insieme di fattori derivanti sia da specifiche esigenze di contesto sia da consolidate prassi parlamentari ultradecennali sia da nuove regole procedimentali”.

Tutti questi fattori “hanno concorso a un’anomala accelerazione dei lavori del Senato, anche per rispettare le scadenze di fine anno imposte dalla Costituzione e dalle relative norme di attuazione, oltre che dai vincoli europei”.

In queste circostanze, la Consulta “non riscontra nelle violazioni denunciate quel livello di manifesta gravità che, solo, potrebbe giustificare il suo intervento”.

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