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pulcinella e colombina-300x3001Vedi Napoli e pensi alla pizza

 

Quando vi trovate seduti in una pizzeria di Spaccanapoli, è praticamente impensabile credere che la pizza sia un alimento proveniente dalla Cina come qualcuno afferma. Vero è che le focacce hanno rappresentato il pranzo principale di molti popoli sin dalle epoche più remote, ma tra una focaccia africana injera e una bella pizza Napoli che ne passano di differenze. Sarà che noi italiani siamo abituati alla tradizionale pizza cotta nel forno a legna e farcita di ogni ben di Dio che non ci pare possibile destinare ad altri popoli, la sua origine.

 

Anche se andando a Kuala Lumpur o ad Anchorage non è impossibile trovare una pizzeria che propone la ‘vera’ pizza Napoletana che della tradizione e dell’Italia ha poco o nulla, in tutto il mondo quando si dice ‘pizza’ la si traduce con ‘Italia’.

Questa internazionalizzazione di un piatto semplice da preparare (anche se non è sempre così facile come lo si descrive) è riuscita a creare tanti posti di lavoro per chi ha saputo apprendere l’arte della preparazione della pizza.

Se è vero che serve amore e passione, è pur vero che per apprendere le tecniche di lavorazione (dalla preparazione dell’impasto alla cottura della pizza) occorre frequentare un corso pizzaiolo che insegna futuri operatori nel destreggiarsi tra farina, lieviti, condimenti e cotture.

 

Non solo acqua e farina

Indubbiamente Napoli può essere, a ragion veduta, considerata la patria della pizza e non solo perché la famosa pizza Margherita fu qui concepita in onore dell’allora Regina d’Italia ma in quanto si è sempre trattato di un alimento che ha rappresentato per secoli e intere generazioni, l’unica fonte di sostentamento. Chi non ricorda Sophia Loren e Giacomo Furia in un episodio del film ‘L’oro di Napoli’ dove la prosperosa attrice rivestiva il ruolo della pizzaiola intenta a friggere le bianche focacce?   Vero che stiamo parlando di un film ma è pur vero che questo rappresenta un vero spaccato di una Napoli di quegli anni che, per quanto riguarda il tema ‘pizza’, non è cambiata di molto.  Fare la pizza è una vera arte e per apprenderla occorre seguire le indicazioni che solo esperti pizzaioli sono in grado di dare. Non è sufficiente impastare della farina con acqua e un poco di lievito per preparare la pasta che si trasformerà in una succulenta pizza made in Italy: occorre conoscere le farine e saperle distinguerle tra loro per via delle caratteristiche; sapere quanto e come deve riposare l’impasto al fine di avere una giusta lievitazione che lo renderà digeribile una volta mangiato; quali le materie prime di qualità da utilizzare per la farcitura.

 

Un accademia veramente speciale

L’Accademia Nazionale di  Sommelier, Barman e Pizzaioli  di Degustibuss organizza dei corsi formativi per apprendere il mestiere del fare la pizza secondo i criteri della tradizione e permettere a tutti coloro che partecipano con passione ed entusiasmo, di apprendere le basi fondamentali per diventare un pizzaiolo capace di preparare una vera pizza italiana. Solo in questo modo si può pensare di acquisire le basi dalle quali partire alla volta di una carriera brillante da vivere in giro per il mondo. 

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fuocoSe mia madre fosse ancora viva non so cosa direbbe a quel signore che infastidito dai rumori provenienti dalla abitazione del vicino di casa, lo ha prima cosparso di liquido infiammabile e poi gli ha dato fuoco. Per anni e anni e in tutte le ore del giorno e della sera tutti quelli che hanno vissuto in Via del Popolo in San Pietro in Amantea da Nmienzu u Puritu al Ponte del Vallone hanno dovuto subire musica ad alto volume. In un locale al numero civico n.82 si esibiva il complesso musicale I Duchi di Lancaster Era sì assordante il suono del complesso musicale specialmente quando lasciavano aperte porte e finestre e in alcune ore del giorno era davvero fastidioso, troppo rumoroso, ma a nessun vicino di casa venne la pazza idea di cospargere di benzina Giacomino, il batterista, e Vincenzo. E poi dare loro fuoco. E successo, purtroppo, laltro giorno in una frazione di Albazzano (Pavia) quando un uomo di 41 anni ha dato fuoco al suo vicino di casa, un ragazzo di 27 anni, perché veniva infastidito dai troppi rumori provenienti dalla sua abitazione. Ora il ragazzo, gravemente ustionato, è ricoverato allospedale Niguarda di Milano ed è in pericolo di vita, mentre laggressore è finito in carcere con laccusa di tentato omicidio. Laggressore, hanno riferito i giornali locali, in passato si sarebbe più volte lamentato col vicino di casa per i rumori molesti e laltra notte, non riuscendo a prendere sonno, si è alzato, ha preso una bottiglia di liquido infiammabile, ha suonato alla porta del ragazzo, lo ha cosparso col liquido e poi gli ha dato fuoco. Se dovessimo fare anche noi così ogni qual volta un vicino di casa con rumori molesti, specie destate, non ci fa dormire e ci rovina le nostre vacanze, quante bottiglie incendiarie dovremmo comprare e quanti vicini di casa manderemmo allospedale per le gravi ustioni riportate? Mia madre, Gigio, Peppina, Rosina hanno sopportato con pazienza certosina i rumori assordanti e dicevano:- Sono ragazzi, hanno voglia di divertirsi. Non fanno nulla di male-. Quando io ricordo a Giacomino e a Vincenzo queste cose, che loro ben ricordano e che non hanno mai dimenticato, mi guardano, mi sorridono e dicono:- Quante ne abbiamo combinate, quanta pazienza c’è voluta per sopportare la nostra musica a volte assordante. E i vicini di casa sono stati davvero delle brave persone-.

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L'episodio durante un controllo biglietti su un treno in partenza da Porto Torres.

La polizia ferroviaria avrebbe già individuato gli aggressori.

 

E' in stato di choc la capotreno aggredita e molestata sessualmente ieri mattina da un gruppo di nigeriani alla stazione marittima di Porto Torres (Sassari).

L'episodio si sarebbe verificato durante un controllo biglietti sul treno in partenza dalla stazione marittima con destinazione Sassari.

Quando ha chiesto i ticket di viaggio ad un gruppo di nigeriani che ne erano sprovvisti, è stata prima circondata quindi aggredita fisicamente e palpeggiata.

La donna è stata costretta a rivolgersi alle cure del Pronto soccorso di Sassari. A denunciare l'accaduto il sindacati Fit-Cisl.

Le indagini sono scattate immediatamente sia da parte della squadra mobile sia da parte della Polizia Ferroviaria che secondo le ultime notizie ha individuato gli aggressori anche se al momento non risultano provvedimenti di fermo. 

"Non si può continuare così, con i lavoratori dei trasporti in balia dei violenti - dichiara Antonio Piras, segretario generale di categoria –

Ormai registriamo un episodio di violenza al giorno e le lavoratrici e i lavoratori non possono essere lasciati soli.

Chiediamo a Protezione aziendale di Trenitalia un incontro urgente per valutare ulteriori azioni e iniziative da mettere in campo per meglio tutelare l’incolumità fisica del personale di front-line".

Il segretario Fit Cisl Sardegna, Valerio Zoccheddu, e la responsabile del Coordinamento donne della stessa sigla, Claudia Camedda chiedono con forza alla direzione di Trenitalia "di salvaguardare l’incolumità dei lavoratori e delle lavoratrici che quotidianamente sono vittime di aggressioni fisiche e verbali".Today.it

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I Racconti

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