Da non credere!. La Direzione nazionale autorizza solo il 15% di nuove iscrizioni.
Il vicesegretario nazionale del Pd, Maurizio Martina ha detto basta a pacchetti ed iscrizioni gonfiate.
Infatti l’ultima circolare emanata dalla Direzione nazionale del Pd dispone che il numero dei nuovi tesserati non dovrà essere superiore al 15% rispetto al 2016.
Richiamando il vecchio proverbio paesano, sarebbe come a dire: “Chi c’è, c’è, china un c’è s’abbente!”
Nel documento firmato dal vicesegretario nazionale Maurizio Martina e dal responsabile dell’Organizzazione, Andrea Rossi, si specifica che sono in fase di distribuzione le tessere con gli iscritti 2016 «corredate da un 15% di moduli in bianco».
Insomma se d Amantea gli iscritti sono 200 potranno essere al massimo 230.
Sembra essere in presenza di una sorta di congelamento dello status quo e dei rapporti di forza già consolidati .
Niente più assalti da parte delle correnti interne al partito.
In Calabria , però, il “tesseramento balneare” del Pd, pur iniziato ufficialmente il 17 luglio (la chiusura avverrà il 25 settembre), sembra però andare a rilento.
Infatti nella Federazione di Cosenza, per citare un caso, le tessere sono arrivate solo due giorni fa.
Le date sono già state fissate e sono uguali da Nord a Sud: dal 12 al 22 ottobre si svolgeranno i congressi di circolo per eleggere il segretario e le assemblee provinciali.
Entro il 29 ottobre, infine, dovrà essere celebrata l’assemblea provinciale.
A votare saranno gli iscritti 2016 e 2017.
“Così non va bene!” dice un profugo che “vive” a Napoli di fronte alla gravissima situazione delle migliaia di profughi che vivono in mezzo alla strada.
“ Persone che vivono per strada, urinano per strada, defecano per strada” dice un napoletano
“ I nostri bambini vivono segregati in casa. Non possono uscire in strada in queste condizioni” dice un altro napoletano “Praticamente alla 10 del mattino sono ubriachi “ dice una signora di Napoli.
“Tassiamoci, mettiamo un euro , due euro ciascuno e disinfettiamo!” aggiunge un altro napoletano.
Ed il Sindaco De Magistris conclude “Non bisogna prendersela con le vittime ma con i carnefici” Ora da un magistrato come lui ci aspettiamo che denunci chi sono questi carnefici.
A Napoli c’è la guerra.
Diversamente i militari non sarebbero intervenuti.
E domenica i soldati sono stati aggrediti.
“Tre militari tengono bloccato al suolo un ragazzo e gli impediscono di muoversi. Intorno a loro, alcuni extracomunitari protestano sempre più vivacemente.
Urlano, indicano, qualcuno si avvicina.
Uno di loro va verso il ragazzo immobilizzato con l’intenzione di farlo rilasciare e viene respinto, subito dopo altri giovani lo seguono; dall’altro lato, approfittando del fatto che i militari sono rivolti verso il gruppetto che era sempre più vicino, un altro extracomunitario afferra il ragazzo e lo trascina via.
Viene allontanato anche lui ma ritorna e spintona i soldati, che intanto cercano di bloccare di nuovo il giovane che nel frattempo si era rialzato e, tra qualche altra spinta dall’uno e dall’altro lato, riesce ad allontanarsi insieme ad altri giovani.
Il ragazzo viene inseguito e fermato dopo qualche metro; nell’audio, tra i clacson, si sente la voce di uno straniero che urla “non picchiare”. In pochi secondi una trentina di extracomunitari circondano i militari, urlando e inveendo.
Il video, girato da un cittadino, dura poco più di due minuti e da domenica rimbalza su Internet e in particolare sui social network, dove gli utenti si sono divisi tra chi denuncia un eccessivo uso della violenza da parte dei militari e chi, invece, invoca una maggiore presenza delle forze dell’ordine in quelle zone dove, abbandonate al degrado, gli stranieri sono spesso coinvolti in attività illegali e microcriminalità.
Il video è stato rilanciato anche da Matteo Salvini che, parlando di “guerriglia urbana”, esprime solidarietà agli abitanti del quartiere che «purtroppo si ritrovano con un sindaco amico dei clandestini e dei centri sociali».
Di parere opposto la Rete Antirazzista di Napoli, che in un comunicato parla di clima razzista e xenofobico instaurato da speculazioni politiche, si scaglia contro la pattuglia di militari che «nel fermare un cittadino marocchino per un controllo dei documenti ha finito invece per malmenarlo duramente» e, aggiunge, «questa scena e la percezione di assistere ad un abuso ha determinato la reazione indignata di molte persone, non solo immigrati».
Bari. Arrestati due 'orchi' .Operazione dei Carabinieri: in manette un 69enne e un 45enne.
Secondo i militari, i due avrebbero ripetutamente abusato della ragazzina anche nelle loro abitazioni.
Ragazza di 16 anni violentata e minacciata di morte: due arresti
Violenze sessuali perpetrate per più di un anno e minacce di morte se avesse raccontato tutto: un 69enne barese e un 45enne di Triggiano sono stati arrestati dai Carabinieri poiché ritenuti responsabili di aver ripetutamente abusato di una ragazza di 16 anni.
I due sono attualmente ai domiciliari: l'ordinanza è stata emessa dal Gip del Tribunale di Bari, Sergio di Paola, su richiesta del sostituto procuratore Simona Filoni.
L'inchiesta è stata avviata a seguito della denuncia della ragazza che ha trovato il coraggio di raccontare le "turpi e deprecabili" violenze da parte dei due.
Violentata e costretta a guardare film porno
La 16enne sarebbe stata abusata in luoghi diversi: uno scenario terribile tale "da aver compromesso l'integrità di minore" della vittima, "con gravi ripercussioni sia dal punto di vista fisico che psicologico". Secondo i militari, inoltre, i due avrebbero anche condotto la ragazzina in una delle loro abitazioni, costringendola, in loro presenza, ad assistere a film pornografici.
Tutte le dichiarazioni della minore sono state supportate da numerosi riscontri effettuati dai Carabinieri, che hanno contribuito a delineare un quadro indiziario a carico dei due indagati "assolutamente granitico".Baritoday