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Che brave persone! Il M5Stelle e il Pd si sacrificano per noi di Francesco Gagliardi
Sabato, 24 Agosto 2019 12:33 Pubblicato in ItaliaDirettore carissimo, il governo giallo verde è morto e seppellito, malgrado il Ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini vorrebbe farlo risuscitare. Ci riuscirà? Sarà molto difficile. Direi impossibile, dopo aver ascoltato in televisione quello che ha detto il Premier Conte nell’intervento al Senato alcuni giorni fa. Ma Salvini non molla, anche lui è attaccato alla poltrona come del resto Di Maio e Co. Per non parlare poi degli uomini politici del Pd.
Ha visto, direttore, sono apparsi in televisione e hanno fatto sentire la loro voce gente morta da diversi anni e che io avevo dimenticato.
Questa crisi di governo ha fatto addirittura risuscitare Romano Prodi, Walter Veltroni, Bersani, Massimo D’Alema, Pierferdinando Casini, Fratoianni, Verdini, Nencini, e mamma mia, anche la Rosy Bindi.
Mancano all’appello Cirino Pomicino, Gianfranco Fini, Ciriaco De Mita, Di Pietro e Buttiglione.
Il nuovo che avanza.
Ma se la crisi continuerà e Di Maio e Zingaretti non riusciranno a formare un nuovo governo con zombi che camminano e morti risuscitati, ne vedremo delle belle, dappertutto e non solo nel Parlamento Italiano. Non hanno più rispetto. Però applicano alla lettera la Costituzione Italiana, la più bella del mondo. La conoscono a memoria e citano spesso l’Art. 60:- La Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica sono eletti per 5 anni-. Dunque, la legislatura deve durare 5 anni. Niente voto anticipato e chi lo vuole? Solo Matteo Salvini e Giorgia Meloni. E gli altri? Gli altri hanno paura delle urne. E fanno bene a non far votare gli italiani, andrebbero a casa. Li vedremmo in fila all’Ufficio cerca lavoro che riempiono i moduli per richiedere il reddito di cittadinanza. E così faranno rientrare dalla finestra tutti quelli che gli italiani hanno ripetutamente cacciato dalla porta principale. Si farà un nuovo governo, con gli stessi uomini e niente veti. Il M5 Stelle non si farà dettare le regole dal Pd, il Pd farà altrettanto. Di Maio e Zingaretti sono pronti ad un governo di discontinuità e di svolta. Ma sanno il vero significato di discontinuità e di svolta? Non sarà facile formare un nuovo governo , dopo tutto quello che si son detti in questi anni, e per la distanza politica che hanno i due partiti e per l’eredità che lascia il governo dimissionato, però vogliono tentare. Ne hanno tutto il diritto, sono i due partiti maggiori usciti dalle urne il 4 marzo dello scorso anno. Tutto quello che faranno è perfettamente legittimo. Per me è un inciucio, per lei non lo sarà. Vabbè, non la pensiamo allo stesso modo. Non vogliono un governo qualunque questa volta, ma un governo di svolta, un governo del fare e del disfare, che dia una speranza agli italiani. La Tav? Si può e non si può fare. Il reddito di cittadinanza? Sarà rivisto e corretto. Il decreto sicurezza? Sarà cancellato. E il taglio dei parlamentari? C’è tempo, abbiamo quattro anni di tempo. I porti? Saranno tutti aperti. L’accoglienza? Sono una risorsa. Sono davvero una risorsa vedere ogni giorno quei poveri ragazzi con un bicchiere di plastica in mano chiedere l’elemosina davanti ai supermercati. Tutti potranno venire in Italia e anche io cito il Vangelo come ha fatto Renzi nel suo intervento al Senato: Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo dei miei fratelli più piccoli lo avete fatto a me-. E alle poltrone ci pensano? Non pensano alle poltrone, ai privilegi, ai lauti stipendi, pensano agli italiani. Che bella cosa! Che brave persone! Il M5Stelle e il Pd non lavorano per arricchire se stessi, per il vile interesse, per interessi personali e di partito come fa Salvini, loro lavorano e si sacrificano per arricchire il popolo italiano. Come? Tagliando i parlamentari, tagliando le opere inutili, chiudendo i porti e gli aeroporti inefficienti, chiudendo le scuole dove non si studia, chiudendo gli ospedali dove le formiche e gli scarafaggi camminano indisturbati nelle corsie. E così i grillini, ripuliti dal Pd, sono all’improvviso diventati presentabili. Il governo si può fare. Non ci sono ostacoli insormontabili.
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Riceviamo e pubblichiamo:
Nel caldo del mese di Agosto, ad Amantea, la notizia politica più rilevante è stata certamente quella relativa al Consigliere Comunale Aloisio che sembra essere stato folgorato sulla via della poltrona, più o meno come il ben più noto San Paolo venne folgorato sulla via di Damasco... !!
Si tratta di una conversione alla poltrona che però, non ha nulla di miracoloso, tutt'altro.
Nella mente di Aloisio deve aver aleggiato, per molto tempo, il desiderio di ritornare sui suoi passi per rincontrare i suoi vecchi vicini di poltrona.
Peccato che agli stessi compagni di poltrona, soprattutto al malcapitato Sindaco Pizzino, il nostro protagonista abbia riservato i peggiori complimenti ed i peggiori epiteti quando ha inteso cambiare bandiera per la prima volta.
Alosio, ricordiamo tutti venne sfiduciato in consiglio comunale con tanto di ben servito, dalla sua stessa maggioranza, forse come unico caso in Italia mai verificatosi.
Ad ogni modo, Pizzino e compagni, per il buon Aloisio, non sembravano essere in grado di fare assolutamente nulla per il bene di Amantea, sembravano essere solo una masnada di incompetenti e ignavi.
Sembravano... Perché adesso, magicamente, sono di nuovo abili ed arruolati. Adesso ridiventano persone con i quali lavorare per il bene della città.
Ma a questo punto caro Aloisio, sono Pizzino e compagni che si sono trasformati diventando degli amministratori illuminati o sei proprio tu a trasformarti alla bisogna?
Questo comportamento ad elastico non trova senso se non nella voglia di poltrona che sembra l’ipotesi più verosimile.
A cambiare casacca, a scegliere dove posizionati in funzione di qualche strano meccanismo, ha poco a che fare con la coerenza di un vero e serio uomo politico.
Aloisio entra se viene riservato per lui un posto di assessore, che dovrebbe essere tolto probabilmente a qualcuno/a attualmente in carica!!
Ma gli amici del PD, se ancora esistono in consiglio comunale, cosa ne pensano di questo mercimonio che si vorrebbe perpetrare agli ignari cittadini di Amantea??
Caro Aloisio, nulla contro di te, però credimi non è facile credere alla tua redenzione. Piuttosto, è molto più facile pensare che sarai a breve nuovamente responsabile dei malanni di questa città..per un puro calcolo personale.
Ma i cittadini di Amantea, tuo malgrado, non ne avevano proprio bisogno!!
Credimi Aloisio, piuttosto di essere complici del declino amministrativo di questa amministrazione, io al tuo posto, avrei continuato dignitosamente fare una sana e coerente opposizione perché la nostra città che ne ha davvero tanto bisogno!!
Spero, dunque, per il bene dei cittadini di Amantea, di non assistere nuovamente a questo starno incontro della premiata ditta Pizzino & Aloisio!!
Vincenzo Lazzaroli
34 anni fa i Righeira cantavano il loro tormentone che così diceva: “ L'estate sta finendo e un anno se ne va. In spiaggia di ombrelloni non ce ne sono più”
La canzone parlava della fine dell’estate , la più bella stagione dell’anno , certamente, senza se e senza ma.
La stagione ,per noi, del mare, del sole.
Del sole cocente che abbronza .
Del mare “comededè”, diciamo noi amanteani.
Bello, trasparente, con acque eccellenti o più o meno inquinate , poco importa .
Alla fine sempre mare è.
Sono cominciati i rientri e la città come le spiagge sta cominciando a svuotarsi.
Ma ancora ci sono turisti, magari, soltanto o soprattutto, quelli cosentini o napoletani.
Il sistema commerciali amanteano comincia le prime valutazioni di ordine economico.
La politica fa altrettanto facendo le prime valutazioni in termini di presenze turistiche .
Ovviamente non avremo probabilmente mai né le considerazioni dei signori turisti , del tipo se Amantea è piaciuta e cosa, cosa hanno apprezzato o se non hanno apprezzato, se sono propensi a ritornare, se parleranno della nostra città, che cosa è loro mancato, eccetera.
Ed ancora meno avremo i dati delle presenze alberghiere ed extra alberghiere.
Già. A che servono questi dati?
E’ bello non avere di fronte la verità sul turismo amanteano.
Porterebbe a riflessioni forse anche amare.
Perché intossicarsi?
Per conto della cittadina, noi diciamo grazie a chi è stato Ospite della nostra città, dei nostri alberghi, delle nostre seconde case.
Ci resta soltanto l’amarezza di non aver potuto cogliere cosa manca nella nostra estate e che piacerebbe ai nostri turisti.
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