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Il CEAM “vuole” il “Parco Fluviale del Fiume Veri”
Sabato, 28 Settembre 2019 17:41 Pubblicato in Belmonte CalabroEcco cosa scrive il C.E.A.M. WWF “Scogli di Isca”- Belmonte Calabro
“Al Signor Sindaco del Comune di Belmonte Calabro
Al Capogruppo di maggioranza
Al Capogruppo di Minoranza
A tutti i Consiglieri Comunali
Ai responsabili delle Associazioni presenti sul territorio belmontese
Alla Cittadinanza tutta
GLI ATTIVISTI DEL C.E.A.M. WWF “Scogli di Isca” con sede in Belmonte Calabro Marina – VIA Marina s.n.c.,
VISTA la proposta già fatta da questa Associazione Ambientalista fin dal 1996 e mai opportunamente valutata dalle varie Amministrazioni che si sono succedute al Comune di Belmonte Calabro;
VISTO che in questi ultimi anni il paese ha esternato una connotazione sempre più di tutela del territorio, del patrimonio Storico/Ambientale;
VISTA la nascita di più attività mirate alla fruibilità degli stessi patrimoni finalizzate al turismo balneare, e non solo;
VISTE tutte le peculiarità del territorio, che “potrebbero” proiettarlo a riferimento per un turismo di nicchia ma, soprattutto, di qualità;
VISTE alcune peculiarità che caratterizzano l’asta fluviale del Fiume Veri (un Naturale Corridoio Biologico) tra due Siti SIC che potrebbe rappresentare uno scrigno fantastico ed un attrattore importante se opportunamente valorizzato e condiviso;
VISTO l’interesse crescente mostrato negli anni verso tale proposta, sia da parte dei turisti che dal mondo Associativo, ma anche dai cittadini belmontesi e, solo nei periodi elettorali, da tutti gli schieramenti candidati indipendentemente dall’estrazione politica d’appartenenza;
chiediamo
Un momento di confronto pubblico sulla proposta di Istituire il “Parco Fluviale del Fiume Veri”, chiediamo di dare risalto al Confronto da tenersi – a stretto giro - nella sede del Consiglio Comunale, riteniamo di primaria importanza la presenza delle rappresentanze Politico-Amministrative tutte (sia di Maggioranza che di Minoranza), dei rappresentanti delle Associazioni e della cittadinanza tutta.
Sicuri di una seria presa in considerazione della richiesta e di una partecipazione importante da parte della cittadinanza, ci piacerebbe che tale confronto democratico fosse fissato al più presto, fiduciosi che settembre sia il momento giusto per avanzare proposte di ampio respiro per il territorio, proposte di crescita che mirano al miglioramento della qualità della vita dei cittadini, ma soprattutto che possono diventare opportunità per i nostri giovani.
Distinti saluti
Il Resp.le del C.E.A.M. WWF “Scogli di Isca” Calabria Citra Francesco Saverio Falsetti
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Ecco la nota di Enzo Giacco:
Il Partito Democratico è un grande Partito.
Lo hanno dimostrato gli oltre mille militanti, iscritti, dirigenti e amministratori che hanno partecipato all’assemblea di Catanzaro.
Chi si è recato al teatro comunale lo ha fatto per amore del Partito, della democrazia e della Calabria.
Lo ha fatto per il desiderio di partecipare, di esserci, di contare.
Lo ha fatto per chiedere il rispetto delle regole che il PD si è dato.
Lo ha fatto anche, e forse soprattutto, per dire alla Segreteria nazionale che una fase importante, quella che porta alle elezioni regionali, è ormai iniziata ed il PD in Calabria ha bisogno di unità e non di divisioni.
Proprio per questo non può prescindere dalla base, dagli iscritti, dagli amministratori.
Deve abbandonare i diktat ed avviare un grande confronto democratico investendo nei percorsi condivisi.
“Il Calabrese vuole parlato”, vuole assumersi la responsabilità di scegliere e non subire la vergogna della subalternità.
Il Partito Democratico Calabrese può essere un grande Partito se i militanti vengono rispettati e non strattonati.
E le elezioni regionali si vincono se si sceglie insieme e se si fa del Partito una casa trasparente dove non ci sono porte chiuse per prendere le decisioni e dove i giochi di corrente valgono meno della dedizione di un militante.
L’assemblea di Catanzaro ha voluto anche ribadire che Mario Oliverio è, innanzitutto, una persona perbene.
È un grande uomo di Partito e un amministratore attento e scrupoloso.
Lo dice la sua storia.
E per questo merita rispetto.
Zingaretti, che è persona di grande equilibrio e responsabilità, non può rimanere indifferente rispetto alle richieste di unità, di condivisione e di democrazia uscite dal teatro comunale di Catanzaro.
Non è una corrente a chiederlo, ma il popolo del Pd.
Enzo Giacco Responsabile Organizzazione Federazione provinciale PD Cosenza
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Conto salato, rovinate vacanze romane di Francesco Gagliardi
Venerdì, 27 Settembre 2019 18:15 Pubblicato in Storia locale della CalabriaAmici carissimi, se andate a Roma e vi vien voglia di andare in un ristorante a mangiare un bel piatto di spaghetti, state bene attenti.
Prima di ordinare leggete attentamente i prezzi del menù per evitare fregature.
Quello che sto per raccontarvi è successo per davvero e le protagoniste sono due giapponesine in visita a Roma che ricorderanno per tutta la vita la triste avventura.
Ma ecco i fatti.
Due turiste giapponesi entrano nel Ristorante “Antico Caffè di Marte” e ordinano due piatti di spaghetti e un cartoccio di pesce fresco.
Quando sono andate a pagare si sono ritrovate in mano uno scontrino con un conto salatissimo, spropositato, esagerato.
Due piatti di spaghetti, un cartoccio di pesce e acqua a soli 349,80 euro e mancia di 80 euro, per un totale di 429,80 euro.
Uno scandalo. Se fosse ancora vivo il grande Totò avrebbe senz’altro detto:- Alla faccia del bicarbonato di sodio!- E’ costato carissimo a queste due ragazze la pausa pranzo tra un giro turistico e l’altro.
Un conto così salato non se lo sarebbero mai potuto aspettare e immaginare e poi a Roma.
E per questo motivo hanno postato lo scontrino fiscale sul web per condividere l’ingiustizia subita con gli italiani e con i giapponesi che decidono venire a Roma.
I commenti negativi non si sono fatti attendere. Io avrei protestato e mi sarei rifiutato di pagare. Avrei subito chiamato le Forze dell’Ordine.
La smentita del gestore del locale non si è fatta attendere, è subito arrivata.
Probabilmente le due ragazze hanno consumato una quantità enorme di pesce fresco.
Quanto? Un Kg? Due Kg? Cinque Kg? Ma mi faccia il piacere!
E la mancia di 80 euro? Si difende:- Non è obbligatoria-. Falso.
Sullo scontrino c’è scritto: euro 80 per mancia.
Ma non è la prima volta che a Roma succedono cose di questo genere.
Nella zona Vaticano due hamburger e delle alette di pollo con patatine fritte scontrino di 284 euro.
Il Comune dovrebbe subito intervenire perché se si spennano i turisti in questo modo osceno si macchia e non poco l’immagine di una intera città che vive di turismo e che accoglie durante l’anno milioni di turisti e di pellegrini.
Sono sicuro che queste brevi vacanze romane saranno ricordate a lungo da queste due giapponesine e quel piatto di spaghetti allo scoglio non lascerà un bel ricordo.
Voi chiamatele se volete emozioni!
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