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Papa Francesco riceve il gesuita americano di riferimento del popolo Lgbt
Lunedì, 30 Settembre 2019 20:27 Pubblicato in MondoLgbt è l’acronimo di riferimento per indicare le Lesbiche, i Gay, i Bisessuali ed i Transgender.
Città del Vaticano – Papa Francesco ha ricevuto a Santa Marta il gesuita statunitense James Martin, assai noto per le sue tesi aperturiste verso i gay e il mondo Lgbt e autore di diversi libri rivoluzionari in cui descrive una Chiesa dalle braccia larghe e in forte evoluzione.
In passato il religioso è stato spesso al centro di critiche per le sue idee.
Anche stavolta la polemica è divampata sui social. Le tifoserie critiche nei confronti di Papa Bergoglio si chiedono il perchè il Papa gli abbia aperto le porte per un colloquio, mentre i 4 cardinali che a suo tempo esprimevano dubbi dottrinali su documenti pontifici non sono mai stati ricevuti in tutti questi anni.
In compenso il gesuita descrive la lunga udienza – circa 30 minuti – sintetizzando in un tweet la gioia che ha provato nel condividere le speranze e le sfide del mondo Lgbt.
«Un pastore meraviglioso».
Martin aggiunge di essersi sentito «incoraggiato e consolato» dal Santo Padre, aggiungendo che l’udienza concessa è un chiaro segnale di attenzione della Chiesa verso il mondo gay.
Martin è il direttore di America, l’autorevole periodico dei gesuiti americani.
Tra le cose che da tempo suggerisce al Vaticano è di cambiare il Catechismo il cui testo definisce «oggettivamente disordinata» (al paragrafo 2358) l’attrazione delle persone dello stesso sesso.
Per smorzare le polemiche è dovuta intervenire la Compagnia di Gesù americana precisando che si è trattato di un incontro tra fratelli: «non c'erano temi politici in agenda, non c'erano strategie nascoste, solo una onesta conversazione per capire quale sia la migliore via per raggiungere coloro che si sentono ai margini, proprio come suggerisce lo spirito che sta lavorando nella nostra Chiesa oggi».
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Sequestrato Opificio. Produceva pellet senza le previste autorizzazioni.
Lunedì, 30 Settembre 2019 19:42 Pubblicato in CosenzaUn opificio è stato posto sotto sequestro in località “Sbrandello” nel Comune di Mongrassano a seguito di un controllo dei militari della Stazione Carabinieri Forestale di Cerzeto che hanno riscontrato l’assenza di autorizzazioni previste per svolgere tale attività.
Si è infatti accertato che all’interno di un capannone veniva trasformato e confezionato del pellet la cui quantità prodotta necessitava delle autorizzazioni ambientali relativi alle emissioni in atmosfera che non erano in possesso dei proprietari.
Inoltre la struttura, una vera e propria fabbrica completa di impianti, macchinari e materiali necessari per la produzione, è risultata abusiva, ossia priva dei titoli abilitativi previsti dalla normativa.
Il pellet era già stato confezionato e pronto per essere immesso nel mercato.
In particolare sono stati rinvenuti 755 sacchetti per un totale di circa 114 quintali nella cui etichetta non era ben specificata la composizione e l’essenza del prodotto.
Si e’ pertanto proceduto al sequestro dell’impianto di produzione, della materia prima rinvenuta in attesa di essere confezionata, 470 quintali di segature e cippato di legname miscelato, 110 metri cubi di truciolo di abete oltre che dei sacchetti trovati all’interno della struttura.
Due le persone denunciate in concorso, l’amministratore dell’azienda ed il gestore della’attività, per “emissioni in atmosfera non autorizzate”.
Maltrattamenti a scuola, sospese tre maestre a Papanice
Lunedì, 30 Settembre 2019 19:22 Pubblicato in CalabriaQuesta mattina la Stazione Carabinieri di Crotone ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio emessa dal Tribunale di Crotone, su richiesta della Procura della Repubblica (pm Andrea Corvino, gip Michele Ciociola), nei confronti di 3 insegnati di una scuola elementare, sita a Crotone frazione di Papanice, responsabili del reato di maltrattamenti aggravati verso fanciulli.
L’indagine, iniziata nei primi giorni del mese di aprile scorso e conclusa poco prima della fine dell’anno scolastico scorso, è stata interamente condotta dalla Stazione Carabinieri di Crotone ed è nata a seguito delle dichiarazioni di alcuni genitori di bambini frequentatori dell’Istituto Comprensivo di Papanice, in merito a presunti maltrattamenti subiti dai loro figli.
Le attività investigative sono state condotte attraverso attività tecniche di intercettazione audio e video in aula ed hanno consentito di accertare plurime azioni di maltrattamenti in particolare strattoni, sculaccioni e insulti, rivolti ad alunni, non più anni 7 di età, posti in essere da tre insegnanti del luogo.
Crotone 30.9.2017
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