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Redazione TirrenoNews

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E’ successo a Palmi.

Ne è stata data notizia il 16 dicembre 2019.

E’ di tutta evidenza che i migranti giunti in Italia e che non trovano ospitalità nei centri di accoglienza ed assistenza, debbano poter fittare un alloggio privato

E’ altrettanto evidente, però, che i medesimi debbano sottoscrivere un regolare contratto di fitto per un alloggio conforme alle vigenti norme sanitarie e di sicurezza

E’, infine, giusto che il comune debba effettuare i dovuti controlli, oltre che registrare anagraficamente la loro presenza

E’ inaccettabile che i proprietari degli immobili dati in fitto evadano la legge e fittino in nero.

Addirittura si sospetta che vengano affittati posti letto con violazione delle norme sugli affittacamere e alberghiere, di regole e condizioni urbanistiche e procedurali e senza le autorizzazioni pubbliche richieste per questo tipo di attività.

Risulta però che solo pochi fittino i loro immobili e denuncino ai sensi di legge i loro ospiti.

Proprio per questi comportamenti decine e forse centinaia di migranti nellA sola Amantea non sono registrati anagraficamente

Ora il Prefetto di Reggio Calabria ha sequestrato una abitazione illecitamente fittata ai migranti.

Ci si chiede se avverrà anche qui nella nostra città.

“Certo che ho paura, ma la paura va addomesticata, bisogna imparare a dialogare con la morte.

Ho fatto una scelta precisa nel 1989 quando ci fu un attentato contro la mia fidanzata alla quale dissero che stava affianco ad un uomo morto.

Nel corso degli anni ho ricevuto molte minacce ma siamo uomini di Stato e vogliamo fare qualcosa per questa terra e per la nostra nazione”.

Lo ha detto il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, intervistato da Maria Latella su SkyTg24 dopo il maxi blitz contro la ‘Ndrangheta dei giorni scorsi.

“E’ ovvio che la soffiata – continua Gratteri – è partita dagli addetti ai lavori.

Qualche idea la abbiamo, ci stiamo lavorando, la storia dirà se abbiamo ragione.

Certo non è partita dal barista qui in piazza”.

“La politica negli ultimi 20 anni si è indebolita tantissimo, lasciando aperti spazi di interlocuzione sociale che sono stati occupati dalla Ndrangheta.

Mediamente un politico è presente sul territorio 6/7 mesi prima delle elezioni, poi magari il giorno dopo che si vota cambia anche numero di telefono.

Mentre il capomafia è presente sul territorio 365 giorni l’anno, da risposte sbagliate e drogate di sottosviluppo, dipendenza e schiavismo, ma danno risposte in territori dove la disoccupazione a volte sfiora anche il 50%.

E’ la disperazione – conclude il procuratore – che spesso porta a rivolgersi alla ‘Ndrangheta”.

Il Pd nazionale sconfessa Enza Bruno Bossio.

Sabato, 21 Dicembre 2019 16:53 Pubblicato in Calabria

Il durissimo attacco al procuratore Nicola Gratteri riguardo la maxi operazione Rinascita Scott lanciato dalla parlamentare del Partito Democratico Enza Bruno Bossio non è passato sotto silenzio.

Ad intervenire, ribadendo la massima condivisione del lavoro del procuratore, sono i vertici del Partito democratico per i quali «il pensiero della Bruno Bossio non rappresenta quello della comunità del Partito Democratico della Calabria.

Ringraziamo Gratteri per il lavoro svolto e per aver inflitto alla ndrangheta un duro colpo».

A sostenerlo, nello specifico sono stati il commissario regionale del Partito Democratico della Calabria Stefano Graziano e il responsabile Mezzogiorno della segreteria nazionale Nicola Oddati.

Per i due esponenti politici «i calabresi onesti e perbene gli sono grati e ci auguriamo che siano in tanti a raccogliere il suo appello ad occupare gli spazi che l’inchiesta ha liberato.

Ridurre migliaia di ore di lavoro, migliaia di pagine di una inchiesta ad un tentativo di bloccare Oliviero è offensivo nei confronti di chi ha lavorato alle indagini e di chi ha subito le imposizioni della malavita».

In conclusione, comunque Graziano e Oddati hanno ricordato concludendo che «il Pd già da mesi lavora per una Calabria nuova e libera.

Ora con Pippo Callipo vogliamo costruire, insieme, una stagione di sviluppo e crescita.

Chi vuole sbarrare la strada alla Lega e rompere i legami tra politica e criminalità, sbarrare la strada alla ndrangheta ha una possibilità»

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