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Nessuno sembra essersi accorto della “scomparsa” degli ausiliari delle strisce blu, quel gruppo di giovani che giravano costantemente le vie della nostra città per verificare se gli automobilisti avessero o meno pagato il ticket delle strisce blu e che provvedevano con rigore a sanzionare i comportamenti sbagliati.

La scomparsa è avvenuta il primo aprile 2015, ma non si tratta di un pesce d’aprile, cioè di uno scherzo. Affatto!

La comunità sembra non essersene nemmeno accorta e tantomeno i pochi turisti e gli ospiti che durante queste festività pasquali affollano Amantea

Sono molti infatti quelli che comunque , per tale ragione o semplicemente per abitudine staccano il ticket e lo appongono sul cruscotto. E bene fanno perché questo obbligo non è certamente venuto meno per la mancanza dei “vigilini” accertatori.

Le sanzioni infatti possono essere sempre elevate dalla Polizia Municipale.

E stando a quanto ci viene riferito gli apparecchi emittenti sono ora di proprietà del comune di Amantea e tutti gli incassi vanno all’ente comune.

Nemmeno i politici sembrano essersene accorti.

Eppure poco più di un mese fa , esattamente il primo marzo si registrava l’ intervento di Gianfranco Suriano il quale rivolgeva” un accorato appello a tutti i componenti del Consiglio comunale che evidentemente sono animati da valori di equità, giustizia sociale, correttezza amministrativa affinché si adoperino, con ogni mezzo lecito, per evitare tale ingiustizia e il consumarsi nella nostra Città, già gravemente martoriata da eventi criminosi, di pratiche amministrative immorali e assolutamente non edificanti che contribuiscono, purtroppo, a scoraggiare tutti quei cittadini che credono nel ruolo imparziale e onesto dell’amministratore pubblico e delle Istituzioni nel loro complesso”

Si riferiva al fatto che “Da indiscrezioni ( mai smentite dalla maggioranza, sic! ) sembrerebbe che sia in atto da parte di alcuni nostri amministratori comunali una forte pressione per far sì che questa tutela non venga inserita nel bando di prossima emanazione come invece avviene, in questi casi, in tantissimi Comuni in tutta Italia”

La tutela era quella che discendeva dall’inserimento nel nuovo bando per l’affidamento del servizio relativo ai parcheggi a pagamento in via di scadenza di una clausola di salvaguardia per gli ausiliari al traffico che lavorano su questo servizio da molti anni.

E concludeva l’ex consigliere ed assessore che “Se questo fosse vero, sarebbero purtroppo confermate le voci che da mesi circolano in Città che vedono soprattutto i componenti della Giunta comunale alla spasmodica ricerca di soluzioni lavorative per sistemare amici “politicamente” vicini, parenti e propri elettori”.

Una affermazioni coraggiosa e forte ; una vera e propria denuncia

Questa presa di posizione veniva supportata pochi giorni dopo dall’intervento –il 4.3.2015- dei consiglieri di minoranza Sante Mazzei, Concetta Veltri, Bruno Miriam e Sergio Ruggiero che ricordavano che : “ La salvaguardia rappresenta una misura prevista da diversi Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, normalmente pensata proprio per garantire il mantenimento dei posti, tutelare i livelli occupazionali ed evitare strumentalizzazioni di carattere clientelare” e che “.L’eliminazione della clausola di tutela in questione lederebbe dunque un principio di giustizia sociale, e mortificherebbe le aspettative di persone, donne e uomini, che da anni compiono con impegno e dedizione il proprio lavoro, contribuendo all’ordine e al decoro di Amantea e Campora san Giovanni.”

Ma evidentemente c’è dell’altro. Forse molto altro!

Tutto si è fermato allora ? Nemmeno una proroga? Perché mai si chiedono in tanti non è stato predisposto il bando? Cosa c’è dietro questo ritardo nella emissione del bando? Che cosa si aspetta? Che fine faranno gli ausiliari?

Sono forse vere le voci che parlano di una fattura emessa a carico del comune per prestazioni relative agli anni precedenti e che avrebbero dato la stura a fortissime reazioni politiche e parapolitiche tali da bloccare il tutto?

O sono al contrario vere le voci che riferiscono che le parti della ditta finora incaricata del servizio siano in forte contrasto, addirittura tipo carta bollata , e che pertanto appare difficile che quella unica prossima vincitrice possa conservare tutto il personale oggi operante?

Anche gli ausiliari, quindi, come i vigilini?

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Apriamo una finestra nella storia del nostro comune.

E’ stata una vera e piacevole sorpresa quella di rinvenire in un’ abitazione del centro storico il testo della “Relazione d’inchiesta sui pubblici servizii nel comune di Amantea”, edito dalla tipografia e libreria F. Bevilacqua di Nicastro nel lontano 1899.

Nei prossimi giorni vi presenteremo, man mano, quanto in essa contenuto, un contenuto che non mancherà di sorprendervi.

Cominciamo, oggi, con la lettera di presentazione:

“ Ill.mo sig Sindaco, egregi sig Consiglieri

Chiaro ed esplicito era il mandato dalle SV affidatoci, lo studio e l‘esame del funzionamento attuale dei pubblici servizii, degl’inconvenienti che presentassero, dei rimedii che potessero apportarsi ad essi pel loro migliore assetto e sviluppo.

Ma se vasto era il campo sottoposto alle nostre indagini, circoscritti n’erano i limiti, onde ancora più difficile si presentava il compito nostro, di natura assai delicato, non dovendo invadere le attribuzioni delle Autorità costituite, né disponendo di tutti i mezzi d’indagine a queste consentiti, e dovendo fuggire ogni esame- ci si conceda l’espressione- del contenuto intrinseco dei provvedimenti amministrativi per lo passato adottati e che potessero condurre a responsabilità personali.

Abbiamo avuto di mira soltanto il bene del paese e di persone non abbiamo fatto cenno se non quando l’esame del provvedimento stesso lo richiedeva necessariamente

I criteri cui ci siamo ispirati sono stati veramente obbiettivi, interpreti noi così anche dei nobili sentimenti che le SSVV nutriscono e che mirano unicamente alla salvaguardia degl’interessi del comune, non a vendette, né ire di partiti.

E che questi siano stati proprio i criteri ed i sentimenti da cui siamo stati mossi, come del resto a noi n’era fatto obbligo, lo dimostra la perfetta armonia e concordia serbate costantemente nel seno della commissione, l’uniformità delle proposte fatte dai singoli suoi componenti, l’unanimità del voto ottenutosi in tutti i provvedimenti che verremo man mano suggerendo e proponendo alle SSVV.

Seguono le conclusioni:

E con ciò crede la commissione di avere esaurito il mandato dalle SSVV affidatole, e nutre fiducia con risultato che sarà ritenuto soddisfacente, ma ove ciò non fosse, invoca il compatimento del Consiglio, avuto riguardo alla mole di lavoro, alla brevità del tempo, alle difficoltà delle indagini, spesso di natura esclusivamente tecnica.

La commissione sarà assai lusingata e lieta se vedrà accolte da cotesto onorevole consiglio le sue proposte, inspirate unicamente al pubblico bene; ma la sua soddisfazione non sarà minore se pur sostituendo ad esse altri provvedimenti che cotesto onorevole consiglio vorrà escogitare, sarà raggiunto l’intento cui essa ha mirato.

Quel che importa è che all’apatia ed all’indolenza subentri l’attività e l’azione; alle discussioni ed alle declamazioni l’opera e l’azione.

È questo che attende con ansia il paese da Voi , o signori del consiglio, e l’avrà se in voi non verrà meno l’energia nell’azione, la costanza nei propositi e il pubblico bene come unica meta.

La Commissione

Avvocato Mario cav Furgiuele . Consigliere di Prefettura. Presidente

Francesco Mileti

Ernesto De Luca

Dott Giuseppe Furgiuele

Prof Francesco Carratelli

Giacomo Furgiuele

Francesco Cavallo fu Luigi

Alfredo Mirabelli

Antonio Perciavalle

Avv. Giuseppe Arlia

Francesco Pietropaolo

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Ecco la dura replica dell’assessore Antonio Rubino alle affermazioni del consigliere Sergio Ruggiero :

“Leggo di una nota a firma di Sergio Ruggiero – consigliere di minoranza del Comune di Amantea – inerente il Gruppo di Azione Costiera Perti, intrisa di farneticazioni e falsità che trasbordano, in taluni casi, nel ridicolo.

Le domande che legittimamente ha posto – immagino nella qualità di Consigliere comunale – in ordine alla situazione gestionale del Gac Perti dovrebbe porle a colui il quale ha rivestito, ininterrottamente, per oltre tre anni e fino alla data del 31 dicembre 2014 la carica di Presidente del Gac medesimo, vale a dire al Dottor Pasquale Ruggiero, fratello per l’appunto di Sergio.

Forse tuttavia anche l’amico Sergio – verso il quale nutro sincera simpatia per le sue doti umane - al pari di me ha incontrato insormontabili difficoltà a reperire documentazione ed interloquire con i vertici del Gac, per cui ritiene necessario sollecitare, con nota a sua firma, addirittura la convocazione formale del fratello. Ne prendo atto e sostengo anche io con convinzione la più sollecita convocazione della Commissione consiliare. Questo per quanto attiene al ridicolo.

È poi assolutamente falso che io abbia mai attaccato sulla stampa od in altre sedi il Consiglio direttivo del Gac peraltro composto da soggetti rispettabilissimi, molti dei quali da me conosciuti e stimati da anni.

Non ho rilasciato nessuna, ripeto nessuna, dichiarazione alla stampa né inoltrato mai alcun comunicato sull’argomento. Sfido Sergio Ruggiero a dimostrare il contrario. L’avere propinato da parte di Sergio Ruggero tale falsità ha il solo fine di generare confusione ed alzare in modo malizioso e maldestro i toni.

Se poi qualcuno della famiglia Ruggiero pensa che io non debba espletare il ruolo di delegato del Comune di Amantea in seno al Gac, è un’altra storia. Con buona pace di chi non lo vorrebbe, non appena mi sarà consentito da discutibili procedure di entrare nel pieno delle mie funzioni, difenderò a spada tratta gli interessi del Gac, del partenariato e dell’intero comparto di riferimento che merita attenzione straordinaria e politiche efficaci.

Dispiace che Sergio Ruggiero abbia voluto avviare una polemica senza motivo e di cui, ad onor del vero, non c’era nessuna necessità. Stia comunque tranquillo che sulla vicenda gestionale del Gac, dei fondi comunitari che sono stati persi, dei tagli finanziari del progetto e delle opportunità mancate avremo modo di discutere. Con carte alla mano. Magari già nella seduta della Commissione da lui richiesta. E chissà che al ridicolo, in quella sede non si aggiunga anche il patetico o finanche uno psicodramma familiare.

Sarebbe il caso, invece, di rimboccarsi le maniche e lavorare con maggiore sinergia nella direzione di migliorare le performance del Progetto di sviluppo locale che il Gac deve attuare. Il comparto della pesca vive una stato di profondo abbandono, aggravato da politiche regionali fallimentari messe in campo, nel corso degli ultimi anni, proprio dai compagni e sponsor di partito di Ruggiero. Eppur tuttavia, il variegato partenariato del Gac ha competenze e professionalità che non sono seconde a nessuno. E molto si può ancora fare.

Chi ricopre funzioni pubbliche non dovrebbe mai perdere di vista questa direttrice di azione. I personalismi e le sterili polemiche non fanno il bene della comunità e non catturano la simpatia di nessuno.

25 marzo 2015                                   Antonio Rubino

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