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Antenna vodafone munnoSul web impazza la storia dell’antenna Omnitel installata sulla statale 18 sul tetto del palazzo Munno. Una storia già vissuta per altre antenne e che ha avuto esiti diversi.

 

Quella della Omnitel è all’esame dell’Asp del distretto di Amantea il cui pronunciamento avverrà a breve.

Nel frattempo abbiamo rilevato che l’antenna è stata regolarmente autorizzata.

In particolare il progetto è munito di autorizzazione paesaggistica n 289/14 del 15.7.2014 rilasciata da parte della provincia di Cosenza a seguito di parere preliminare vincolante reso dal soprintendenza ai BAP di Cosenza del 10.62014 protocollo n 7614.

Sul progetto si è anche pronunciato d’ARPA Cal ai sensi dell’art 87 del dlgs 01.08.2003 Codice delle Comunicazioni Elettroniche in data 15.5.2014 protocollo 19880.

Conseguentemente il comune di Amantea visto il regolamento edilizio comunale vigente e visti gli strumenti urbanistici comunali ha disposto il rilascio del Permesso di costruire n 4178 del 23 luglio 2014.

Oggi comunque il medico dell’Asp incontrerà il responsabile dell’UTC per valutare unitariamente ogni altro aspetto connesso alla vicenda.

 

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giulia-sarti-parlaL’Interpellanza urgente presentata dalla deputata Giulia Sarti del Movimento 5 Stelle, nella seduta numero 262 di venerdi 11 luglio.
Nella stessa la deputata parla dell’ex commissario al Comune di Amantea, Francesco Sperti, capo staff dell’Ufficio Programmazione e rapporti con il Cnipa, raggiunto nel gennaio scorso da un’ordinanza giudiziaria.

 

“Nell’ordinanza – scrive Sarti in una nota pubblicato sul suo blog personale (raggiungibile a questo indirizzo) - compare un’intercettazione telefonica nella quale lo stesso Sperti lamentava ,con uno dei fratelli Righi, Luigi, la scarsità del denaro che i fratelli gli corrispondevano per i non meglio identificati servigi resi. Si legge poi di seguito che, grazie alla sua posizione, Sperti abbia agevolato gli stessi in diverse pratiche amministrative. I fratelli Righi sono stati arrestati a fine gennaio di quest’anno e sono accusati di associazione mafiosa per i loro legami con il clan Contini, dunque Camorra. Luigi Righi è considerato “figura preminente” dell’organizzazione criminale di stampo camorristico”.

“Da notare – continua la parlamentare 5 stelle - che la posizione di Sperti risulta ad oggi aggravata anche da indagini delle procure di Paola e Cosenza, connesse al periodo 2008-2010 in cui Sperti fu commissario prefettizio ad Amantea, comune calabrese sciolto per infiltrazione mafiosa”.

Di seguito l’interpellanza urgente presentata dalla deputata Giulia Sarti:

 

Interpellanza urgente 2-00606 presentato da SARTI Giulia testo di Venerdì 11 luglio 2014, seduta n. 262

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:

-con ordinanza di custodia cautelare in carcere n. 652/13 R.G. O.C.C., il giudice delle indagini preliminari di Napoli, Raffaele Piccirillo, iscriveva nel registro degli indagati, con l'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso, il viceprefetto avvocato Francesco Sperti;

-secondo quanto risultava dalla pagina internet del Ministero dell'interno, visibile sino al mese di gennaio 2014, e dalla versione cache della stessa ancora visibile, il viceprefetto Sperti è ancora oggi in carica con la qualifica di capo ufficio staff dell'ufficio programmazione e rapporti con il Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione (Cnipa);

-il sopradetto ufficio si occupa anche del monitoraggio dei grandi progetti e del controllo delle risorse umane, oltre ad essere responsabile delle relazioni con il Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione; conseguentemente, il viceprefetto Sperti ha accesso ad un enorme quantitativo di dati sensibili ed ultrasensibili;

-dall'ordinanza del giudice delle indagini preliminari Piccirillo, n. 652/13 R.G. O.C.C., si evince che Sperti veniva stipendiato da un soggetto indagato per il reato di cui all'articolo 416-bis del codice penale, tal Luigi Righi, anch'egli accusato di far parte ed anzi di rappresentare una figura preminente all'interno di tale organizzazione a stampo camorristico, nota come «clan Contini»;

ad aggravare la posizione del viceprefetto vi è poi il contenuto di un'intercettazione telefonica riportata nella motivazione dell'ordinanza sopraddetta, in cui Sperti lamentava l'insufficienza del denaro versatogli mensilmente da Righi, pari a 1.500 euro, tanto da avanzare esplicita richiesta di aumento;

-in più parti dell'ordinanza il giudice per le indagini preliminari Piccirillo evidenzia come l'intervento del viceprefetto Sperti abbia agevolato la famiglia Righi o le società da questa controllate e/o collegate, nell'ottenere autorizzazioni e concessioni amministrative;

-l'ordinanza in oggetto ha portato all'arresto di novanta persone indagate e al sequestro di numerose attività commerciali nel campo della ristorazione, tra cui una avente sede presso via della Mercede nel centro di Roma, la quale è stata oggetto di trattativa commerciale ai fini della locazione di un ramo d'azienda, svoltasi tra la Immobilrighi srl, rappresentata da Righi Salvatore, e Pizza Italia srl, rappresentata con procura speciale per questo singolo atto proprio dal viceprefetto avvocato Francesco Sperti;

-è importante ricordare poi che l'avvocato Sperti, in seguito allo scioglimento del comune di Amantea per infiltrazione mafiosa, veniva nominato commissario insieme ad altri due soggetti, ricoprendo tale ruolo dal 2008 fino agli inizi di aprile 2010; la procura di Paola, in particolare il procuratore Bruno Giordano, inviava a Sperti un'informativa di garanzia poiché, dalle indagini svolte dai carabinieri, risultava che durante lo svolgimento dell'incarico di commissario, avesse richiesto i rimborsi di alcuni viaggi, che di fatto parrebbero mai intrapresi, proprio in ragione della carica ricoperta;

-in data 24 giugno 2014 la stampa riportava la notizia secondo cui Francesco Sperti e gli altri due commissari straordinari, inviati ad Amantea nel periodo 2008-2010, sarebbero coinvolti anche in un'inchiesta riguardante il porto della città calabra; a quanto si legge, i tre commissari avrebbero permesso l'utilizzo del porto con correlata occupazione arbitraria del suolo demaniale, disponendone l'apertura in assenza di collaudo e senza aver rispettato le regolari procedure amministrative, necessarie per ottenere il rilascio della concessione demaniale marittima;

GIULIA SARTI Parlamento

l'inchiesta sopradetta riguarda anche il fatto secondo cui il comune di Amantea incassava circa trecentomila euro all'anno versati dai proprietari delle barche attraccate al porto sopradetto, senza però pagare alcun canone demaniale e traendo dunque un ingiusto profitto e un vantaggio patrimoniale a danno dell'erario;

-nella mattinata del 1o luglio 2014, le testate giornalistiche informavano che la procura di Paola avviava nuove indagini volte ad appurare la regolarità di una serie di incarichi affidati all'avvocato Nicola Gaetano da parte del comune di Amantea, proprio nel periodo in cui l'amministrazione comunale era retta dalla commissione prefettizia di cui faceva parte Francesco Sperti, ossia come anticipato tra il 2008 e l'inizio aprile 2010, proprio in merito alla funzione commissariale svolta dall'avvocato Francesco Sperti, attraverso il fascicolo-stralcio dell'inchiesta sulle «consulenze d'oro Asp» proveniente dalla procura di Cosenza;

-secondo quanto riportato dalla stampa, la vicenda del comune di Amantea ruoterebbe attorno non solo agli incarichi affidati all'avvocato Gaetano, ma anche all'ambiente politico orbitante attorno all'ex sottosegretario di Forza Italia Antonio Gentile; infatti, nei carteggi giunti alla procura di Paola, accanto ai nomi di Sperti e Gaetano, già presumibilmente vicini a tale ambiente politico, compare il nome dell'avvocato Andrea Gentile, figlio del senatore ed ex sottosegretario. Tra i reati ipotizzati vi sarebbero truffa e falsa fatturazione con l'aggravante associativa; la vicenda sin ora descritta è senza dubbio sintomatica della violazione dei principi di imparzialità e buon andamento ai quali è informata la pubblica amministrazione, così come previsto dall'articolo 97 della Costituzione; inoltre, nel caso di specie, viene violato secondo gli interpellanti anche il principio dell'articolo 98, primo capoverso, della Costituzione stessa, nonché l'articolo 23 del contratto collettivo nazionale del 6 luglio 1995, I comma e III comma, e ancora, l'articolo 3 del contratto collettivo nazionale dell'11 aprile 2008, lettere a), b) e c) –:

-se il Ministro interpellato intenda avviare o meno, senza altro indugio, le procedure previste dagli articoli 4, comma 3, e 5, comma 2, del contratto collettivo nazionale dell'11 aprile 2008 al fine di ottenere la sospensione dal servizio prestato all'interno della pubblica amministrazione dal viceprefetto avvocato Francesco Sperti;

se il Ministro interpellato intenda avviare e rendere noti quanto prima tutti gli accertamenti del caso, per quanto di sua competenza, al fine di stabilire, anche sulla scorta dell'ordinanza di cui sopra, se, come e in che misura il viceprefetto Francesco Sperti, approfittando del ruolo ricoperto, abbia avvantaggiato terzi nell'ottenere (in modo non consono) concessioni ed autorizzazioni di carattere amministrativo;

-se al termine di tali accertamenti intenda intraprendere la procedura prevista all'articolo 4, comma 1, del contratto collettivo nazionale dell'11 aprile 2008, riservandosi sin da quel momento, nella relativa denuncia all'autorità giudiziaria competente, la costituzione di parte civile della pubblica amministrazione nei confronti del viceprefetto Francesco Sperti.

 

Il video:

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Il Copia incolla fa un’altra vittima. E’ il comune di Amantea!

Abbiamo ricevuto una autorevole segnalazione della ennesima fesseria del comune di Amantea , cioè quel paese calabrese in provincia di Cosenza sulla costa tirrenica nel quale le delibere non vengono lette prima di essere poste sul sito web e poi tempestivamente corrette quando si interessa il Prefetto che dovrebbe invece controllare autonomamente l’andamento degli enti locali.

Si tratta dell’ennesimo copia ed incolla integrale, cioè del copia ed incolla da cui non si tolgono i riferimenti al sito di provenienza.

Ecco il pezzo copiato ed incollato dal comune di Amantea e leggibile nella delibera di Giunta n 109, del 22 luglio 2014 avente a testo: “ Lavoro occasionale di tipo accessorio linea guida, manifestazione d’interesse per utilizzazione voucher per pagamento prestazione lavorative volte alla pulizia delle spiagge, risanamento ambientale e cura del verde pubblico durante i mesi estivi. Assegnazione plafond economico”.

A parte l’ita(g)liano del tipo (linea guida in luogo di linee guida) o del tipo ( prestazione lavorative in luogo di prestazioni), mentre nel suo interno si leggerà ( linee guide!) , (manifestazioni di interesse ) ed ancora (RIMOZIONE pulizia delle spiagge) ecco il testo ( (sic)

 

Inoltre per far sorridere in questi tempi grami e di fame si può leggere anche

gorizia2

Ora è vero che il segretario dl comune di Gorizia Di Gianantonio, ha orgogliosamente informato “che la formula utilizzata per l'attivazione dei voucher nel Comune di Gorizia è oggetto di uno studio da parte dell'Università di Milano ed è stata presa a modello da altri enti, anche provinciali, per la sua funzionalità” e quindi copiare da chi fa fatto bene è un punto di merito.

Ma vivaddio come può un disoccupato chiedere di partecipare al bando dei Voucher inviando la domanda al comune di Gorizia ?

E’ stata forse formulata un convenzione per la istruttoria dei voucher del comune di Amantea da parte del Servizio Sviluppo e Gestione delle Risorse Umane di Gorizia?

Od al contrario è stata richiesta la collaborazione qui in loco, in Amantea, di un esperto proveniente dal comune di Gorizia e fatto venire in missione?

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