
Pioggia si, ma per fortuna continua ma molto lenta, mareggiata si, ma abbastanza contenuta.
Questi sono i due dati di quella che è apparsa come la prima vera giornata invernale del 2014/2015.
Eppure il rischio di isolamento del Tirreno cosentino resta sempre molto alto.
Parliamo del ponte sul Savuto che , chiuso nel 2006 e definitivamente crollato nel 2008, resta una delle opere più attese e più invocate.
Eppure per chi fosse passato sulla SS18 sarebbe stato facile cogliere il rischio per la stessa di resistere ai marosi.
Lì si può notare come si stia allungando il tratto a rischia e quanti massi siano buttati direttamente nell’acqua per evitare ai marosi interrompa la fruibilità della statale.
Il mare infatti continua ad asportare sabbia e ad avvicinarsi al rilevato stradale
Non solo ma la foto inviataci dal sig Ruperto Giuseppe del Comitato per la Ricostruzione del Ponte sul Savuto mostra perfino le pile del Ponte sul Torbido, il torrente poto immediatamente a sud della zona a rischio che appaiono scalzate.
Un altro rischio, quindi?
Ecco comunque il testo inviatoci:
“Le mareggiate degli ultimi giorni giorni minacciano ancora la statale 18, ma come se non bastasse , le piogge intense hanno provocato uno scalzamento, alla pile del ponte che attraversa il torrente Torbido. Abbiamo già segnalato la questione al sindaco di Nocera Gaspare Rocca, all' Anas, al corpo forestale , ai vigili urbani e ai vigili del fuoco. La problematica ci sembra assolutamente da non sottovalutare. Mettiamo per ipotesi che si verifichi una nevicata sul' A3 , sul tratto di Lagonegro e il mare si tiri via la SS18 visto che è da tempo a rischio mareggiate o che diventi inagibile o che crolli il ponte sul torrente Torbido come si potrebbe fare .
Non è possibile dimenticare, l' importanza del ponte sul Savuto , chiuso al transito , nel lontano 2006 e crollato definitivamente nel 2008 e mai ricostruito.
Dopo raccolte firme, incontri e manifestazioni solo promesse elettorale e continua assicurazioni , ma di concreto non si è visto niente. La nostra battaglia finirà, quando vedremo passare la prima macchina sul ponte.
Speriamo in questo nuovo anno negli interventi fattivi del nuovo presidente della provincia di Catanzaro, Enzo Bruno e del nuovo presidente della giunta regionale Mario Oliverio a cui porgiamo i nostri migliori auguri.
L’intelligenza, anche quella cattiva, merita sempre non dico apprezzamento ma, almeno, attenzione
Parlo di quella intelligenza che quando arrivi alla stazione ferroviaria di Amantea distrae la tua attenzione dai principali problemi e la porta verso quelli minimali
E così se arrivi di giorno sei distratto dalle erbacce che ti appaiono davanti agli occhi infestanti ogni dove
Se arrivi di sera scopri una stazione quasi totalmente al buio
E così difficilmente ti accorgi del resto.
Per esempio del cartello dove c’è scritto “Mantenersi (a) distanza dalla recinzione”, un cartello incomprensibile perché la recinzione non c’è più.
E’ crollata miseramente per terra. Ma poi perché dovresti tenerti lontano da una recinzione fatta di plastica?
Il problema infatti non ce l’ha la recinzione ma il muro e quindi sarebbe occorso scrivere “ Mantenersi lontano dal muro “ .
E poi aggiungere una recinzione seria, molto seria e che impedisse di accedere all’area sottostante al muro in pericolo
Ed infatti il muro del piazzale della sottostazione ferroviaria è a reale rischio di crollo.
L’angolo del muro è anche spaccato.
E poi basta osservarlo di lato e si vede che è fortemente inclinato
Anzi, per quanto incredibile possa apparire, il muro sembra essere tenuto in piedi da un tabellone pubblicitario che si inclina sempre più sotto la spinta del muro che continua a piegarsi di lato
Nessuno che se ne curi.
Le ferrovie sembra non abbiano più tecnici
Lo stesso comune, che è sempre obbligato garantire la incolumità dei cittadini e dei frequentatori di Amantea ed a tal proposito ha il potere ordinatorio, sembra non essersene accorto, sembra non saperlo e non ha nemmeno intimato alle ferrovie la messa in sicurezza del muro stesso.
Eppure potrebbe farlo
Anzi deve farlo.
Noi lo suggeriamo fortemente .
È vero che l’amministrazione comunale ( la minoranza in gran parte sembra essere distratta se non dorme del tutto) ha tanti problemi ed ora ha anche quelli di garantire alla comunità gli spettacoli delle feste natalizie e senza i quali la gente potrebbe arrabbiarsi, ma se insieme garantisse anche la incolumità non sarebbe certo un male.
Tutto è pronto per la decima edizione di “Racconti e desideri: storie di sogni e realtà”, il particolare evento culturale, organizzato dall’associazione “CP Produzioni”, che ogni anno rende merito alle eccellenze amanteane.
La manifestazione avrà luogo, come di consueto, sabato 27 dicembre alle ore 20, nell’incanto del complesso conventuale di San Bernardino da Siena. Davanti all’altare, seguendo i canoni del classico talk-show televisivo,
verrà raccontata la vita di alcune persone originarie di Amantea che con il loro agire quotidiano hanno raggiunto traguardi professionali di altissimo livello in diversi campi cognitivi: dalla poesia alla medicina, dall’espressionismo artistico allo sport, dall’imprenditoria alle attività sociali e alla ricerca, senza mai dimenticare il legame con le tradizioni, gli usi ed i costumi della città in cui sono nati e cresciuti. In questa speciale occasione il palco diventa una macchina del tempo dove il bilancio di una vita viaggia in bilico tra ciò che è e ciò che poteva essere, tra ciò che è stato e ciò che sarà.
«Ancora una volta – spiega l’assessore al turismo Giovanni Battista Morelli – ci ritroveremo nello scenario unico di San Bernardino per conoscere ed apprezzare il lavoro svolto da alcuni nostri concittadini che in questo particolare percorso formativo e lavorativo hanno mantenuto ben fermi nei propri cuori i valori dell’identità territoriale e dell’amore per la propria terra d’origine. Le loro storie, in fondo, sono anche le nostre che amiamo Amantea in maniera incondizionata».
«L’iniziativa – spiegano gli organizzatori – vuole rappresentare una fusione tra conoscenza, cultura e territorio. Racconti e desideri è stato istituzionalizzato dall’ente municipale tramite l’adozione della delibera numero 43 del 4 marzo 2010: un atto che testimonia l’elevato valore culturale del progetto. Ringraziamo l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Monica Sabatino, che ha supportato l’organizzazione dell’evento».
La scelta dei personaggi da premiare, sui quali si mantiene ancora il più stretto riserbo, è stata effettuata da un comitato scientifico nominato ad hoc, allo scopo di ottenere una selezione caratterizzata da un’ampia convergenza della società civile.