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sindaco di amantea monica sabatinoAnche se in leggero ritardo rispetto alla normale festività prevista per il 20 gennaio, la Polizia Municipale di Amantea ha voluto celebrare San Sebastiano, coniugando come da tradizione l’aspetto religioso con quello conoscitivo. Padre Francesco Celestino, nella veste di frate guardiano del complesso convenutale di San Bernardino, ha officiato una Santa Messa per onorare non soltanto i vigili urbani, ma anche i militari e le forze dell’ordine impegnate a salvaguardia della legalità. Il comandante Emilio Caruso ed il sindaco Monica Sabatino, invece, si sono soffermati sui dati che confermano l’impegno della Municipale in favore del territorio e della collettività: 7095 sanzioni amministrative emesse per violazione al Codice della Strada, 20 accertamenti in materia edilizia e 45 per sinistri stradali, 200 sopralluoghi, 121 ordinanze emesse, 780 verifiche anagrafiche e 9 corsi di formazione tenuti presso il Comando.

«Nel corso dell’anno appena trascorso – spiega lo stesso Caruso – il segno lasciato dagli agenti per l’attività svolta è stato quanto mai netto e preciso. Spiccano le operazioni in materia di sicurezza, ambiente e spaccio di stupefacenti: il fermo di un cittadino extracomunitario indiziato di molestie ai danni di una donna; il sequestro abusivo di un carico di eternit pronto alla smaltimento illegale, i sequestri di prodotti contraffatti avvenuti durante le fiere, il rinvenimento di droga nel corso delle perquisizioni avvenute con il supporto dei Carabinieri e degli altri corpi di Polizia. Da un punto di vista tecnico, grazie anche alla specifica volontà dell’amministrazione e del sindaco Monica Sabatino, le novità non sono di poco conto: è quasi pronta la centrale operativa che una volta a a regime consentirà di gestire l’intera rete delle telecamere di videosorveglianza, ampliata a ben quarantuno postazioni. Le nuove videocamere riusciranno a leggere anche le targhe delle auto, non per fini sanzionatori, ma solo per quelli investigativi. Entro breve tempo, inoltre, gli agenti saranno armati: quanto prima, infatti, presteranno giuramento innanzi al prefetto».

«Prezioso e puntuale – ha spiegato il sindaco Monica Sabatino – è il lavoro svolto dall’intero corpo di Polizia Municipale di Amantea. Tra qualche giorno partirà la nuova sfida della raccolta differenziata e toccherà ai vigili monitorare la popolazione in quello che si preannuncia come un vero e proprio cambio di abitudini e di mentalità. Ed è a questo che tutti noi dobbiamo ambire, rispondendo alle critiche e riconoscendo i meriti di chi opera per il bene comune».

Il sindaco e il comandante hanno poi consegnato gli encomi gli agenti che si sono distinti nell’arco dell’anno: Franca Aloe, Franco Policicchio, Francesco Rizzo, Rosario Mendicino, Maria Cinzia Di Rende e Andreas Amendola.

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Il Garbage americano arriva ad Amantea. Molti i dubbi sul funzionamento.

 

Chiunque va in America dopo la Statua della Libertà impatta in una cosa per noi strana ma presente in quasi tutte le case americane, quello che loro chiamano”garbage disposal” che in sostanza è un

tritarifiuti da lavandino!

 

Il tritarifiuti o dissipatore alimentare trita gli avanzi alimentari (cibo avanzato e non altro!) non tramite lame, ma attraverso dei dischi metallici, che girando spingono gli avanzi contro le pareti, riducendoli in poltiglia.

Durante la fase di triturazione e per un suo miglior funzionamento del trituratore bisogna far scorrere l’acqua (in quantità minima) nel lavandino, ed i rifiuti vengano portati via ed eliminati attraverso lo scarico e la fognatura.

In America, almeno, funziona così!

Ora ad Amantea girano venditori di garbage disposal per alberghi, ristoranti ed altri esercizi ed essi assicurano la legittimità del loro impianto alla luce dell’ art. 9-quater della legge 30 dicembre 2008, n. 210 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 6 novembre 2008, n. 172, il quale dispone

«3. Non e' ammesso lo smaltimento dei rifiuti, anche se triturati, in fognatura, ad eccezione di quelli organici provenienti dagli scarti dell'alimentazione trattati con apparecchi dissipatori di rifiuti alimentari che ne riducano la massa in particelle sottili, previo accertamento dell'esistenza di un sistema di depurazione da parte dell'ente gestore del servizio idrico integrato, che assicura adeguata informazione al pubblico anche in merito alla planimetria delle zone servite da tali sistemi. L'installazione delle apparecchiature e' comunicata da parte del rivenditore al gestore del servizio idrico, che ne controlla la diffusione sul territorio».

A tal punto qualche domanda

1)Quale effetto produrrà l’uso di tali dispositivi sulla nostra rete fognante che per superare i dislivelli è costretta ad usare decine di pompe di sollevamento con costi altissimi di energia ?

2) L’impianto di depurazione di Nocera Terinese è adatto al trattamento delle “nuove acque” addizionate delle sostanze in esse disciolte?

3) Il Sindaco di Nocera Terinese è a conoscenza di questi fatti? E cosa ne pensa?

4) ) Il Sindaco di Amantea è a conoscenza di questi fatti? E cosa ne pensa?

Certo non possiamo omettere di evidenziare che se ognuno usasse questi dispositivi( posto che siano usabili nella nostra rete fognaria e nel nostro impianto fognario) gli effetti sarebbero altamente positivi. Non solo non ci sarebbe fermentazione e non sentiremmo i relativi cattivi odori. Non avremmo più il problema delle teste di alici. Ridurremmo i costi del servizio RSU. Saremmo meno oberati di consegnare il cassonetto dell’umido nei giorni predisposti

Terminiamo qui, aspettando le risposte delle amministrazioni e dei tecnici

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Quante volte abbiamo sentito dire che chi gode di un clima fantastico, di un mare e di un sole sempre a portata di mano, ha già tutto o quasi tutto e rilassandosi, lavora meno.

Lavorando meno, guadagna meno e pretende di più, sempre di più.

I meridionali vengono accusati da sempre del “dolce far niente”, dunque, si creano i presupposti per far nascere dal nulla i litigi, e le unioni dei litiganti, con associazioni o partiti o gruppi virtuali o reali, atti proprio a questo: a litigare e contestare, senza concludere nulla, perché l’obiettivo non è quello di ottenere risultati per il Paese, bensì ottenere credito, nonché un potere sottile sempre più forte, che alla fine suggella la governabilità del Paese.

La moderna democrazia consiste in elezioni che sono sempre fittizie e gestite dalle potenze economiche e dai politici di professione.

Un’altra ragione, questa volta sicuramente vera, è che in Italia la liberal democrazia ha partorito sempre più potenti mediocri.

I mediocri sono dappertutto.

Spesso hanno delle caratteristiche in comune, sono viscidi, ipocriti e perfidi come Uriah Heep, il personaggio letterario creato da Charles Dickens nel suo romanzo David Copperfield.

La loro mediocrità deriva dall’ignoranza e dal quasi analfabetismo.

Per celare la loro impreparazione, sono anche arroganti e si armano del potere ricevuto dall’alto, non quindi per merito raggiunto in campo lavorativo, per carità, ma per “grazia ricevuta”.

Sono infatti dei veri e propri irresponsabili miracolati.

Questi individui si trovano un po’ ovunque, nei Ministeri, negli Organismi di controllo, nelle Camere di Commercio, cattedre universitarie, nelle grandi organizzazioni sindacali, nei partiti politici, ma anche nelle imprese pubbliche e private ed in altri enti ancora.

Accettando le regole del gioco liberal-democratico, il popolo viene chiamato ad esprimersi pur non essendo mai del tutto libero di scegliere, e non è mai del tutto consapevole di cosa ogni scelta comporta. Vi invito a riflettere, ad esempio, al fenomeno della ‘campagna elettorale’ figlia legittima della cosiddetta Democrazia.

Politici di ogni sorta e genere si mettono in marcia su e giù per la penisola a raccontare fregnacce con il solo fine di essere “eletti”.

Per riuscire nell’intento viene loro naturale fare ‘promesse da marinaio’ durante la campagna elettorale che altro non è che una gara a chi le spara più grosse.

Sempre più spesso, ultimamente, è diventata una vera e propria competizione, durante la quale tutto diviene lecito, anche diffamarsi a vicenda andando a rivangare avvenimenti passati senza risparmiarsi il fango da buttarsi addosso reciprocamente.

Chiaramente in tutto questo un ruolo importantissimo viene ricoperto dal mondo mediatico che in mano ai potenti, come succede in Italia, diventano strumento di convincimento straordinario.

Anche i social network contribuiscono all’appiattimento verso la mediocrità, senza riconoscimento di una maggiore preparazione, o di una maggiore conoscenza, di uno rispetto ad un altro.

Su questo palcoscenico recitano anche quei cittadini che vanno a votare perché piace loro la faccia del candidato, oppure votano sempre il solito perché convinti che non cambierà mai niente.

Soffermandoci qualche attimo, non possiamo non capire che tutto questo non ha senso.

Che tutto questo è semplicemente una farsa di pessima fattura.

Anche la giustizia non è da meno, una sentenza in campo tributario, o civile, o penale, può essere diversa, radicalmente diversa, anche in caso di assoluta equivalenza di fattispecie, anche nell’ambito dello stesso Tribunale o Commissione Tributaria.

Le situazioni Kafkiane dilagano.

Ma chi paga le conseguenze di tutto questo?

Modificare il sistema, togliendo di mezzo in qualche modo i mediocri distribuiti in ogni ambito, in modo infestante come la gramigna rossa,   appare una vera utopia.

Restando tale il modo di cambiare le cose, cioè attraverso un sistema democratico ridicolo che non può contemplare cambiamenti radicali.

Non è così che il popolo può governarsi.

Questo è il modo di governare di una fetta di popolazione, con il voto (ironia della sorte) delle fasce più povere e meno istruite della popolazione.

Un oceano di persone mediocri investite di un potere donato per scambi di favori o per conoscenze ”strette” o anche per semplice nepotismo, che trasversalmente ha invaso l’Italia.

Sergenti o marescialli; mentre nelle imprese, da figli o parenti di imprenditori, anch’essi spesso impreparati e ritenuti idonei solo per “ius sanguinis”.

Democrazia demagogica che garantisce, in grande autonomia, il potere a tali soggetti mediocri, uomini senza qualità che agiscono come schegge impazzite.

Ognuna di esse agisce in maniera differente, c’è chi interpreta una legge in un modo e chi la interpreta in un altro, creando sofferenze e costi ai più sfortunati, incappati nell’ignoranza che si trasforma in arroganza, di questi soggetti.

“Cercare di creare una nuova soggettività politica assemblando quel che c’è nel mondo propriamente politico è una via perdente.”

Mettere insieme le forze maggiormente vivaci ed attive nel sociale, questo potrebbe essere un buon inizio.

Da queste basi si può progettare lo smembramento dell’esistente, con l’arbitrarietà necessaria a creare i presupposti per le generazioni future di una vita diversa.

Voler a tutti i costi ricostruire una forza politica di sinistra in un contesto liberal-democratico, è un errore. Con questo bagaglio non si riesce più ad interpretare le nuove esigenze sociali.

Non rappresenta più nessun propulsore innovativo.

Beaumont sur Mer 2015                                Gigino Adriano Pellegrini & G el Tarik

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