Sembra essere ritornata la paura della chiusura definitiva dell’ufficio Postale di Corso Umberto Primo. Almeno a leggere la stampa locale.
In verità noi siamo fermi alle notizie che demmo lo scorso anno, proprio in questi periodi, notizie che poi vennero smentite direttamente dall’ente poste.
Siamo fermi perché l’ente competente ( l’AGCOM) non offre similari informazioni per l’anno in corso.
Non solo, ma è noto che l’ente Poste ha un bilancio attivo il che rende ingiustificabile, al momento, ogni e qualsiasi ipotersi di chiusura di uffici postali periferici. Figurarsi quello della Piazza!
La notizia del 2012 parlava di 1156 uffici postali da chiudere, perché Poste Italiane li ritiene improduttivi: 174 sportelli in Toscana, 134 in Emilia, 100 in Calabria, 96 in Campania. A questi si vanno ad aggiungere 638 sportelli da razionalizzare.
Tra i 100 sportelli da chiudere nell’elenco sotto riportato c’è infatti anche Amantea 1, così chiamato perché è stato il primo ufficio postale della città.
Ed è anche vero che l’allarme si è rispiegato anche in altre parti, in specie con l’estate. Ma Amantea ha già pagato un prezzo altissimo con un servizio ridotto proprio quando la popolazione aumenta.
E nel merito un ufficio postale con una sola unità non ha certamente costi tali da renderlo improduttivo. Almeno così riteniamo
Comunque sia non dobbiamo dimenticare che se Poste Italiane è formalmente un soggetto privato, esso svolge, però, a tutti gli effetti, un servizio pubblico che come tale va tutelato e garantito.
E per questa ragione che chiediamo al comune di Amantea di essere vigile e di chiedere formale risposta all’ente poste ed all’AGCOM, e nell’eventualità l’Ente Poste dovesse insistere in siffatta opinabile direzione suggeriamo al Comune di Amantea di ricorrere contro il provvedimento adendo il TAR Calabria.
Tante sono gli elementi da porre in evidenza in un eventuale ricorso.
E già altri Tar si sono pronunciati in adesione alle ragioni dei comuni.
Ecco l’elenco.
Giuseppe Marchese.