
Vi raccontiamo una vicenda squallida in tutti i suoi aspetti
Sara Fratini ha realizzato uno splendido murales sotto il ponte di Via Baldacchini
Un’opera intensa che ha espresso l’arte, il sogno, la realtà sociale amanteana, grazie ad una serie di figure rappresentative della cittadina.
E’ evidente che la pittrice ha rappresentato persone che conosce bene, forse amici, tratteggiandoli come li vede.
Li ha espressi e nominati.
Non solo ma li ha anche identificati nella loro attività; uomini certo, ma anche persone che operano ognuna in un suo settore
Persone che vivono anche Amantea, questa cittadina straordinaria nel bene e nel male.
Il murales non solo opera pittorica, quindi, ma anche sociale
Ieri od oggi qualcuno lo ha danneggiato, per fortuna lievemente.
Confrontate le due immagini; una sopra (quella danneggiata), una sotto quella prima dei danni!
Ovvia la reazione dell’artista, ovvia la reazione del suo amico Vita
Ma la vicenda è finita male, anzi malissimo, e perfino a botte, qualcuno in ospedale.
E domani temiamo partiranno denunce e querele
Non sappiamo chi sia stato
Può essere stato uno chiunque
Tra l’altro ci è parso di aver notato che lì intervento di danneggiamento sia stato in alto ; pertanto c’è stato bisogno di una scala o di un camion
Non solo ma l’opera è facilmente riprendibile
Sempre che l’artista riesca a superare questa offesa.
Noi l’abbiamo visto per diversi giorni lavorare alla sua opera, silenziosa e sorridente; sempre pronta ad una foto che le imprigionasse il cuore.
Quello che Le ha permesso di donare alla città nella quale vive la sua lettura sociale della comunità , le emozioni quotidiane, le persone che conosce, i fatti che le sono rimasti impressi, il sogno della Sirena che lei forse pensava di avvertire sulle onde del fronteggiante Tirreno e che ben può rappresentarla.
Speriamo che tanto cuore le permetta di perdonare, di dimenticare
Aspettiamo soltanto che Amantea le chieda scusa, come deve.
PRIMA:
DOPO
Grazie all'intervento della giovanissima amanteana Elena De Vita, intervenuta tempestivamente nel segnalare la presenza di un bellissimo Gheppio, feritosi ad un'ala e presente nel giardino di famiglia
Probabilmente è l’urbanizzazione a non far bene agli animali selvatici, o comunque solo delle casualità, una cosa è certa, sistematicamente vengono recuperati animali selvatici in difficoltà, inciderà sicuramente anche la sempre maggiore sensibilità dei cittadini che segnalano, intervengono e comunque non si girano dall’altra parte. Pochi giorni fa la giovane Elena De Vita di Amantea ha recuperato un bellissimo Gheppio ferito ad un’ala nel giardino di famiglia, la ragazza senza esitazione ha contattato la Protezione Civile di Amantea che è prontamente intervenuta prendendo in consegna il piccolo rapace e provvedendo a farlo pervenire al locale C.E.A.M. WWF che, come avviene regolarmente, con la collaborazione della Polizia Provinciale di Cosenza ha assicurato il ricovero nelle mani esperte degli operatori del CRAS di Rende. Al cento diretto dal dott. Mauro Tripepi si accerteranno le condizioni, si provvederà alle cure e, solo dopo la completa guarigione, che dovrebbe portare al pieno recupero la funzionalità degli animali si provvederà alla rimessa nell’habitat naturale. Solo pochi giorni prima al WWF era arrivata la telefonata dei padri del convento di San Bernardino di Amantea, Padre Giuseppe con la semplicità ed il sorriso che lo contraddistinguono aveva riferito al Responsabile del WWF “….. quando la mattina sono venuto ad aprire la chiesa ho trovato lui in attesa ……..” il “lui” era uno stupendo pulcino di Allocco venuto giù dal campanile dove vi era il nido al completo. Anche l’anno scorso padre Giuseppe era ricorso all’intervento del WWF per aiutare un altro Allocco, probabilmente è proprio vero che i nostri piccoli fratelli e sorelle - gli animali - sentono di trovare apertura d’animo e disponibilità nella Chiesa…….
L’ultima telefonata al WWF è arrivata oggi dal Comune di Cleto, ad aver recuperato un piccolo gufo una ragazza volontaria del servizio Civile presso lo stesso Ente, si è subito attivata la catena di soccorsi, una staffetta della vita per tanti animali che il caso porta all’abbandono del nido dove, tante volte, li aspetta morte certa. Questa è la direzione giusta, tutti insieme con la collaborazione raggiungeremo sempre migliori risultati andando a garantire una piccola quota di Natura che ha bisogno di noi.
Il Responsabile del C.E.A.M. WWF “Scogli di Isca” - Francesco Saverio Falsetti
Ci scrive l’attento amico Nuvoletta :
Ieri l'ennesimo tamponamento di auto sulla S.S. 18 in prossimità della concessionaria tutto moto. No, non è colpa dei photored.
C'è chi si ferma sulla carreggiata per buttare il sacchetto della spazzatura nei bidoni.
C'è chi si ferma dai venditori ambulanti abusivi che nessuno vede, soprattutto la Domenica.
C'è chi parcheggia davanti alla banca con le 4 frecce di emergenza (sarà la crisi).
C'è chi usa la S.S. 18 come parcheggio 24h.
C'è chi parcheggia sui marciapiedi zona Ragioneria, zona Eurospar ecc.
Poi ci sono i mega tabelloni pubblicitari che posso distrarre gli automobilisti.
Insomma, tanti cittadini utilizzano il territorio comunale come se fosse di loro proprietà.
Pochi però conoscono l'art. 23 del c.d.s.
Lungo le strade o in vista di esse è vietato collocare insegne, cartelli, manifesti, impianti di pubblicità o propaganda, segni orizzontali reclamistici, sorgenti luminose, visibili dai veicoli transitanti sulle strade, che per dimensioni, forma, colori, disegno e ubicazione possono ingenerare confusione con la segnaletica stradale, ovvero possono renderne difficile la comprensione o ridurne la visibilità o l'efficacia, ovvero arrecare disturbo visivo agli utenti della strada o distrarne l'attenzione con conseguente pericolo per la sicurezza della circolazione
Ndr. Nuvoletta è sempre attento a quanto avviene ad Amantea e segnala con costanza le cose che non vanno.
A lui aggiungiamo noi:
-che le auto che viaggiano verso sud( dopo il semaforo di via Lava Gaenza) per svoltare nelle traverse ad est ( Via Ferrara, Via Vulcano, Via Etna, Via Staccia, ecc), se non nelle aree a parcheggio dei negozi, si fermano in mezzo alla strada come se si trattasse di una strada interna e non della più lunga Statale italiana ( collega Salerno con Reggio Calabria). Eppure c’è la striscia continua! Basterebbe vietare la sosta su Via Dogana e lasciare questa strada( l’unica che collega il nord ed il sud del paese) a doppio senso di circolazione per ridurre la fruizione della Statale. Ma questo riteniamo sarà molto difficile con questi amministratori.
-che i semafori bloccano il traffico che riparte da fermo e molto spesso con estrema lentezza, così che le auto no bloccate dai semafori arrivando a maggiore velocità è facile determinino i tamponamenti;
Certo che i cassonetti sulla Statale sono una prerogativa tutta amanteana e si preferisce questa ubicazione a quelle interna all’abitato proprio perché lontana dalle abitazioni ( così i cittadini non sentono la puzza)
Certo ancora che sulla statale il commercio ambulante può essere esercitato per una sola ora mentre nella nostra cittadina viene svolto per l’intera giornata
Se Nuvoletta voleva dire che siamo proprio a terra non si può contestare ,anzi forse siamo “sottoterra”