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Longobardi: La maggioranza vende il Verde Pubblico!
Mercoledì, 09 Novembre 2016 12:42 Pubblicato in LongobardiQuesto il comunicato della minoranza del comune di Longobardi:
“La legge nazionale impone censimenti, piani e regolamenti per lo sviluppo e la salvaguardia del verde pubblico, ma Longobardi lo vende.
E’ quanto affermano i consiglieri di opposizione del comune di Longobardi Francesco Cicerelli e Nicola Bruno.
Non è tollerabile –prosegue il capogruppo di minoranza Nicola Bruno- che la maggioranza, guidata dal sindaco Giacinto Mannarino, tra quantità minime, forse, non più garantite e proposto cambio di destinazione urbanistica dei lotti, oggetto di cessione, venda, previo pubblico incanto, il verde urbano.
E non solo perchè è lo spazio della comunità, ma anche perchè la normativa urbanistica vigente individua le quantità minime inderogabili di spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde pubblico o a parcheggi da osservare in rapporto agli insediamenti residenziali, nelle singole zone territoriali omogenee, mentre la cessione dei lotti, siti in località Acquavona, effettuata nei giorni scorsi, non garantisce più la suddetta quantità minima inderogabile di spazi, nè, ad oggi, la giunta Mannarino ha provveduto a reperirli nelle adiacenze immediate.
Peraltro, nelle more dell'aggiudicazione definitiva dei lotti in questione <<la giunta, con delibera n° 102 del 20/10/2016, ha assegnato ai lotti di località Acquavona la destinazione futura di "dep. mat. non molesti">> .
Chiara è, invece, la posizione del gruppo consiliare "Progetto Longobardi" sul verde pubblico: <<In linea di principio -conclude Bruno- siamo contrari alla cessione delle aree comunali, tuttavia, il comune, nel corso degli anni, può includere, nel piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, aree destinate a verde pubblico, ritenendole non strumentali all'esercizio delle funzioni istituzionali: noi siamo favorevoli alla monetizzazione delle suddette aree solo a condizione che si tratti di reliquati di aree comunali, prive di utilità pubblica e che le somme derivanti dalla eventuale cessione siano reinvestite sul territorio.
Ma la maggioranza, ormai, vende il verde e affida "in concessione il servizio segnaletica stradale, istituzionale, commerciale, cartellonistica pubblicitaria stradale, totem informativi e pubblicitari": ora anche il manifesto funebre costerà di più!>>.”
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Le inattese dimissioni di Sergio Tempo hanno creato un grosso problema, non solo per la necessità di sostituirlo ma anche di affidare le sue tante deleghe.
Fuori Sergio Tempo, il problema che si è presentato è stato triplice.
Il primo è quello che ovviamente Sergio Tempo per coerenza deve passare alla opposizione e dai nuovi banchi sarà attaccato ma potrà anche attaccare denunciando quanto fino ad ora non riferito per l’impegno di rispetto della “deontologia partitica”.
Impegno che ora è venuto meno allorchè i suoi ex colleghi lo hanno di fatto espulso dalla maggioranza solo per aver detto quanto finora taciuto!
Quasi a confermare che la verità non paga.
Il secondo è quello che le sue competenze dovranno essere affidate o meglio trasferite ad una persona con la quale lui ha un buon rapporto così che possa essere indotto per rispetto dello stesso ad evitare forti critiche al suo futuro comportamento.
E comunque ad un tecnico cioè a Cannata. Almeno per quanto riguarda il bilancio ed i tributi.
Il terzo è quello che sintanto che le bocce erano ferme nessuno entrava in campo, ma ora che, giunti a metà della consiliatura, si propone il rispetto dell’impegno al cambio radicale degli assessori resta anche il problema di conservare la stessa giunta.
Il problema in sostanza è chi scegliere al posto di Sergio Tempo?
Uno qualsiasi, certo, qualificato se possibile, ma anche migliore, più impegnato sulla strada, a contatto con la gente.
E questo nuovo assessore è ormai certo sia Caterina Ciccia che non ha mai nascosto l’impegno del sindaco nei suoi confronti.
Ma ci staranno gli altri?
Non è solo Ciccia ad attendersi il posto di assessore.
E basta un altro passaggio verso la minoranza ed avremmo una maggioranza di 8 consiglieri più il sindaco ed una minoranza di 8 consiglieri
Una fragilità inaccettabile.
Per questo è necessario che vengano rispettati altri consiglieri che non si ritengono certamente inferiori agli attuali assessori.
E poi c’è il problema di Campora San Giovanni che non può più accettare di avere un solo assessore peraltro scarsamente espressivo.
Non dimentichiamo infatti che Alessandro Salvatore è già passato con la minoranza
Ora restano in quel di Campora SG Elena Arone ed Adelmo Mannarino.
Ambedue scalpitano ed in particolare la prima.
In questo modo gli assessori camporesi sarebbero 2 sui sei componenti della giunta. Cioè un terzo e non un sesto come sono ora.
In caso contrario non sarebbe impossibile una forte reazione politica.
Già. Ma chi deve uscire ?
Antonio Rubino od Emma Pati?
Bella domanda.
Chiunque venisse tolto sarebbe intesa come una inaccettabile punizione.
Domani , però, sembra che il sindaco scioglierà le riserve.
E comunque restano altre fibrillazioni.
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Pescati ad Amantea due rarissimi Lobotes surinamensis
Martedì, 08 Novembre 2016 16:00 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiUn amico zoologo a giorni ci invierà le foto di due Lobotes surinamensis volgarmente detti Pesce Foglia.
Insieme ci invierà per la pubblicazione un suo articolo.
Intanto vi diamo notizia di questa straordinaria pesca evidenziando che si tratta della ennesima riprova del fenomeno di tropicalizzazione del Mediterraneo.
Scoperto nel Suriname nel 1790, da qui il nome, la presenza di Lobotes surinamensis in Mediterraneo è stata segnalata per la prima volta nel settembre del 1875 nelle acque del palermitano da Pietro Doderlein.
Successivamente un altro esemplare della stessa specie è stato catturato quasi un secolo dopo nelle acque di Pizzo (CZ) nell’ottobre del 1967 (Bini, 1968) e nel settembre 1996 nelle acque di Monte Argentario, Grosseto (De Pirro et al., 1997).
La mattina del 1 ottobre 2006 durante una battuta di pesca l’equipaggio del motopesca 4PA580, di proprietà dei fratelli Nevoloso di Isola delle Femmine (Palermo) catturava, con una rete di circuizione (cianciolo), a circa 25 miglia N da Punta Raisi (Palermo), un esemplare di L. surinamensis che nuotava all’ombra di un pattino.
Più recentemente un altro esemplare di oltre 6 kg di peso è stato catturato con una sciabica a Sciacca (Agrigento) nel settembre del 2014.
Ora la coppia di pesci pescati davanti alle coste di Amantea.
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