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Redazione TirrenoNews

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Diciamolo con chiarezza: la valanga di No è stata un voto per difendere la Costituzione unitamente a una critica esplicita alle politiche sociali messe in atto dal governo in questi anni”.

 

Questo è quanto dice Maurizio Landini il popolare segretario generale della Fiom, i metalmeccanici della Cgil, uomo di punta del sindacato nelle battaglie sociali e di questa, ultima, referendaria. Ora gira le fabbriche spiegando ai lavoratori il nuovo contratto delle tute blu, il primo unitario dopo anni.

 

Poi continua “ La vittoria referendaria dimostra che per i cittadini italiani la Costituzione è una questione molto importante. In dieci anni l’hanno difesa in ben due referendum con governi di diverso segno. Ma non solo conta il risultato, eccezionale, ma anche il fatto che sia andata a votare una quantità impressionante di persone”.

E fra poco, dopo il parere della Consulta che giorno 11 febbraio 2017 deciderà sull'ammissibilità delle richieste relative ai tre referendum popolari abrogativi in materia di lavoro e jobs act promossi dalla Cgil raccogliendo oltre 3 milioni di firme, tre nuovi referendum.

 

In caso di risposta positiva della Consulta, il governo dovrà fissare una data per il voto, tra il 15 aprile e il 15 giugno. A meno che in quel lasso di tempo non venissero indette le elezioni: in qual caso slitterebbe tutto di un anno.

I tre quesiti mirano sostanzialmente al ripristino dell'articolo 18, alla cancellazione dei voucher e al ritorno della responsabilità in solido di appaltatore e appaltante in caso di violazioni nei confronti del lavoratore.

Il primo quesito riguarda la materia degli appalti, e prevede che in caso di violazioni nei confronti del lavoratore rispondano sia la stazione appaltante che l'impresa appaltatrice.

Si tratta, sostanzialmente, di intervenire sulla legge Biagi, così come modificata dalla legge Fornero e ripristinare le garanzie per i contributi dei lavoratori delle aziende che subappaltano lavori.

Il secondo quesito, "Abrogazione delle norme che limitano le sanzioni e il reintegro in caso di licenziamenti illegittimi", chiede un ripristino dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori abrogando la norma del Jobs Act che ha liberalizzato i licenziamenti economici.

Il terzo e ultimo quesito, infine, riguarda la questione "voucher", ossia il lavoro accessorio, definito dalla Cgil la "nuova frontiera del precariato".

Volete voi l'abrogazione degli articoli 48, 49 e 50 del d.lgs. 15 giugno 2015, n. 81, recante "Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183"?

Il silenzio sulla operazione Nepetia

Mercoledì, 14 Dicembre 2016 15:37 Pubblicato in Comunicati - Sport - Giudiziaria

Che strana questa stampa e questo mondo del web!

Tutti prontissimi a scrivere e commentare della vicenda “Nepetia” quando occorse, quando ci furono gli arresti, tutti incredibilmente silenziosi ora

 

 

che si conclude con una serie sempre maggiore di sentenze assolutorie .

A distanza di un giorno salvo la Gazzetta ed il Quotidiano sul web troviamo( almeno sino a questo momento) qualcosa soltanto su “Il Velino”.

Cassazione ritiene inammissibile ricorso della Procura di Catanzaro su Tommaso Signorelli e altri tre finiti nell'inchiesta clan Gentile-Africano

Cosenza, 10:53 del 14 dicembre (AGV NEWS)

Ricorsi della Procura inammissibili.

In sintesi questa la motivazione con la quale la Cassazione ha posto la parola fine su un capitolo delicato dell’operazione ‘Nepetia’ e confermando l’assoluzione dell’ex assessore comunale di Amantea Tommaso Signorelli.

Prosciolti dall’accusa anche Concetta Schettino, Franco Berardone e Antonio Coccimiglio che erano finiti nella maxi inchiesta della Dda di Catanzaro sul clan Gentile-Africano che opera nella cittadina del Tirreno cosentino.

Nel corso di quelle indagini era emersa una serie di episodi delittuosi condotti dagli uomini della cosca che spaziavano dall’estorsione, all’usura passando al traffico di droga, alla turbativa d’asta e al riciclaggio.

Per questa inchiesta e' stato condannato in via definitiva il presunto boss del clan Tommaso Gentile Inoltre la Corte di Cassazione ha stabilito la prescrizione del reato per altre due persone coinvolte in quell’inchiesta (Angela Marano e Gianluca Coscarella) mentre ha accolto il ricorso della Procura di Catanzaro nei confronti di Giovanni Amoroso e Paolo Launi accusati di turbativa d’asta.

Perché questo silenzio?

I Giovani Democratici ed il carnevale 2017

Martedì, 13 Dicembre 2016 23:07 Pubblicato in Cronaca

I Giovani Democratici di Amantea parlano del domani di Amantea e lo fanno cominciando dal carnevale del 2017.

Ecco il loro pensiero:

 

“Sono trascorsi circa dieci mesi dall’ultima edizione, sicuramente non esaltante, del carnevale di Amantea.

 

Da allora eccetto qualche comunicato apparso sulla stampa e la pubblicazione del bando 2017 da parte del Comitato, la città non ha avuto effettive notizie sull’auspicata riorganizzazione della kermesse così come era stato prospettato dopo l’edizione 2016.

Spesso il tempo passa e sistema le cose, ma non crediamo che questo metodo possa essere utile per la rinascita di una splendida manifestazione e per la tutela del patrimonio culturale e sociale che rappresenta il carnevale di Amantea.

 

Ma siamo altrettanto convinti che “puntare il dito” e “criticare gratuitamente” non aiuta a costruire. Per tali ragioni è doveroso che tutti coloro che tengono alle sorti del carnevale di Amantea condividano insieme un percorso per la rinascita e lo sviluppo della manifestazione.

I GD Amantea hanno constatato che da molti anni, l’Ente Comunale oltre a mettere a disposizione dell’evento servizi e logistica, rappresenta anche la principale fonte di sostentamento economico della manifestazione, anche se provvede spesso con ritardo al saldo dei contributi stanziati. Crediamo però che proprio il Comune possa avere un ruolo fondamentale, non solo come “sostenitore economico dell’iniziativa”.

Infatti nell’ottica di una possibile ristrutturazione dell’evento, l’Ente, come avviene nelle principali città italiane dove si svolge un carnevale di altissimo livello, possa emettere un bando, con particolari requisiti e condizioni, in cui preveda il numero dei carri allegorici che possono essere sostenuti economicamente in base alle risorse disponibili, investendo dunque sulla qualità.

Inoltre, in base a quanto stabiliscono le eventuali convenzioni tra l’Ente e gli organizzatori, è opportuno per chi di dovere intervenire nei luoghi di aggregazione in cui si realizzano i carri allegorici assicurando la massima sicurezza.

La stessa sicurezza che deve essere assicurata durante lo svolgimento delle sfilate.

In quest’ottica gli organizzatori invece potrebbero curare tutta la gestione dell’evento.

 

Un organizzazione che sicuramente ha bisogno di nuovi impulsi, che guardi al futuro, che sia capace di reperire anche congrue risorse economiche in ambito privato e pubblico per sostenere la realizzazione dell’evento.

Un’organizzazione che tenga conto dell’anima del carnevale, ovvero i carristi, che operi ancor di più in sinergia con il mondo associativo e delle istituzioni scolastiche.

Che sappia comunicare al mondo intero la bellezza del carnevale di Amantea attraverso l’utilizzo strutturato e non improvvisato degli straordinari mezzi di comunicazione che il web sa offrire. Un’organizzazione che sia intraprendente, che operi anche a prescindere dalle risorse che può mettere a disposizione il pubblico, che non faccia diventare una manifestazione un’emergenza per le amministrazioni, che ami questa creatura 365 giorni all’anno.

Un’organizzazione che insieme all’Ente difendi l’unione territoriale e comprensoriale da inutili questioni campanilistiche e che sappia allargare i propri orizzonti per raggiungere obiettivi di lungo periodo, stabili e duraturi.

Non desideriamo entrare nei particolari della proposta in quanto è doveroso rispettare le prerogative dell’Ente nonché la sensibilità di chi in questi anni ha lavorato dietro le quinte del carnevale.

Ma crediamo che sia un gesto d’amore più che amministrativo ed organizzativo prendere spunto dalle realtà in cui il carnevale è una strepitosa vetrina di promozione turistica per risollevare le sorti dell’evento e soprattutto dargli il giusto slancio per il proseguo futuro.

I giovani amanteani da sempre protagonisti dell’arte della cartapesta meritano sicuramente maggiore attenzione, e siamo certi che messi (con poco) nelle migliori condizioni possano contribuire alla crescita sociale, culturale e turistica della propria terra.

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