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Amantea: Ancora una meravigliosa e rarissima creatura nel mare
Domenica, 18 Dicembre 2016 15:51 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiSi, è vero. Questa antica città quale è Amantea ha anche un mare straordinario, dove si trova di tutto.
Una ricchezza che meriterebbe un museo del mare ed una serie di progetti ed azioni atti alla sua conoscenza .
Potremmo parlarne a lungo e forse qualche giorno lo faremo insieme agli amici che ogni giorno ci offrono informazioni e spunti di attenzione.
Parliamo di Franco Gaudio, di Cenzino Giambra, di Bruno Gregorio, di Rocco Guido , di Santo Calisto, di Ottaviano Di Puglia e Dino Baldacchino, e tanti altri.
Ed ecco la riprova.
Ecco cosa scrive il dr Francesco Gaudio.
“Nei giorni scorsi ha attirato la mia attenzione una cattura effettuata da un peschereccio dedito alla pesca delle Lampughe.
La cattura effettuata dal peschereccio è stata di ben due esemplari di una specie di pesce alla quale il comandante del peschereccio non ha saputo dare un nome e ha dichiarato altresì di non aver mai visto niente del genere.
Giudicato di scarso valore commerciale il pescato è stato regalato ad alcuni fruitori del porto di Amantea, gli stessi però hanno apprezzato le carni del pesce foglia.
Introduzione – Specie cosmopolita, considerata ancora rara per il Mediterraneo occidentale (Bradai, 2000; Hemida et al., 2003), Lobotes surinamensis (Bloch, 1790) è stata segnalata per la prima volta in Mediterraneo nelle acque del palermitano da Pietro Doderlein nel settembre 1875. Successivamente è stata catturata nelle acque di Pizzo (CZ) nell’ottobre del 1967 (Bini, 1968) e nel settembre 1996 nelle acque di Monte Argentario, Grosseto (De Pirro et al., 1997).
La mattina del 1 ottobre 2006 durante una battuta di pesca l’equipaggio del motopesca 4PA580, di proprietà dei fratelli Nevoloso di Isola delle Femmine (Palermo) catturava, con una rete di circuizione (cianciolo), sotto un pattino alla deriva, a circa 25 miglia N da Punta Raisi (Palermo), un esemplare di L. surinamensis.
Quest’ultimo nuotava all’ombra del pattino insieme ad una trentina di individui di Naucrates ductor (Linneo 1758), 7 di Coryphaena hippurus Linneo 1758 e 2 di Schedophilus ovalis (Cuvier 1833). In questa breve nota si riportano i principali caratteri morfologici dell’esemplare catturato e alcune osservazioni sullo stato dell’arte dei nostri mari.
Risultati – Gli esemplari di L. surinamensis avevano un peso di 2500 gr., una lunghezza totale di 450 mm ed una lunghezza standard di 410 mm. (Raggi: D=XI-15; A=III-11; P=14; V=I-5; C=18). Colorazione: dorso bruno alternato ad aree giallastre, più scuro in prossimità delle pinne; fianchi e ventre grigio metallico, pinne pettorali gialle, caudale orlata di giallo.
Non avendo dati su un numero congruo di esemplari.
Si può ipotizzare che questa forma di vita sia presente nel mediterraneo meridionale già da un lasso di tempo più o meno lungo in relazione all’accrescimento della specie in questione e alla loro principale peculiarità ovvero l’essere eurialini (capacita di sopportare e quindi adattarsi agli sbalzi di salinità).
Conclusioni – Come precedentemente notato da De Pirro et al. (1997) tutte le catture di questa specie nelle acque italiane avvengono durante la stagione autunnale. Dati di letteratura riportano che L. surinamensis sia un predatore opportunista di crostacei e piccoli pesci (Sommer et al., 1996). Merriner e Foster (1974) sostengono che questa specie si nutre prevalentemente di clupeidi. Secondo Franks et al. (2003) la dieta di L. surinamensis è composta al 49.4% di crostacei e al 50.6% di osteitti. In particolare due specie pelagiche, il carangide Chloroscombrus chrysurus (Linneo 1766) e il clupeide Brevoortia patronus Goode, 1878, risultano essere maggiormente predate da L. surinamensis. Poiché non esistono dati sulla alimentazione di questa specie in Mediterraneo sembra interessante riportare in questa nota la predazione di L. surinamensis su N. ducato (pesce pilota) osservata in una precedente cattura di Lobotes surinamensis e quindi trovandosi in una situazione di competizione alimentare con la Lampuga che è l'unica specie che comporta un pericolo per i pesci pilota.
Ringraziamenti – Un doveroso ringraziamento è rivolto a Ottaviano Di Puglia e Dino Baldacchino che hanno permesso l’identificazione della cattura dei due esemplari di LOBOTES SURINAMENSIS.
Bibliografia
BINI G. (1968) - Un pesce perciforme raro per i mari italiani (Lobotes surinamensis Bloch, 1790). Atti Soc. Pelor. Sc. Fis. Mat. Nat., 14 (1-2): 49-53.
BRADAI M.N. (2000) – Diversité du peuplement ichtyque et contribution à la connaissance des sparidés du Golf de Gabès. Ph. D. Thesis, University of Sfax, Tunisia: 600 pp.
DE PIRRO M., TOSI G., VANNI S. (1997) - Terza cattura nei mari italiani di Lobotes surinamensis (Bloch, 1790) (Actinopterygii, Perciformes, Lobotidae). Atti Soc. tosc. Sci. nat. Mem., (B) 103 (1996): 113-114.
DODERLEIN P. (1875) – Descrizione di un specie del genere esotico Lobotes, presa nelle acque dei contorni di Palermo. Memoria del socio Prof. Pietro Doderlein. Palermo Tipografia Fraurentenfelder: 13 pp.
FRANKS J.S., VANDER KOOY K.E., GARBER N.M. (2003) – Diet of tripletail, Lobotes surinamensis, from Mississipi coastal waters. Gulf Caribb. Res., 15: 27-32.
HEMIDA F., GOLANI D., DIATTA Y., CAPAPÈ C. (2003) - On the occurence of the Tripletail, Lobotes surinamensis (Bloch, 1790) (Osteichthyes: Lobotidae), off the coast of Algeria (Southern Mediterranean). Annales Ser. Hist. nat., 13 (2): 145-148.
MERRINER J.V., FOSTER W.A. (1974) – Life history aspects of the tripletail, Lobotes surinamensis (Chordata-Pisces-Lobotidae), in North Carolina waters. J. Elisha Mitchell Sci. Soc., 90 (4): 121-124.
SOMMER C., SCHNEIDER W., POUTIERS J.M. (1996) – FAO species identification guide for fishery purposes. The living marine resources of Somalia. FAO, Rome: 376 pp.
Dott. Francesco Gaudio
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Carmela Franco ha scritto a Gesu'…ma ha sbagliato indirizzo.
Sabato, 17 Dicembre 2016 19:50 Pubblicato in Primo PianoQuesta è la nota che la signora Carmela Franco ha inviato a noi, a Webiamo ed a Rino Muoio.
Si tratta di una lettera che ha scritto a Gesù ma che noi siamo convinti Gesù non riceverà mai considerato che l’ha consegnata al Comune( e chi gliela porta?).
La nota che vi accludiamo a piè delle presenti righe è accompagnata dal seguente messaggio:
“Gentili signori, Vi mando la lettera che ho protocollato in Comune solo col timbro e data di ricezione a mano dato che non c'era linea ieri, in JPG per conferma della consegna e in word per Vostre esigenze tecniche.
Qualora Vogliate pubblicarla a beneficio dei più, ognuno nel proprio piccolo é portatore di pace che costruisce.
Vi auguro buon lavoro e sereno Natale perenne. GRAZIE Carmela Franco”
Speriamo che Gesù la legga.
Magari qualche Angelo di passaggio da Amantea in volo per un luogo di pace e bellezza potrebbe anche via web inviargliela. ( non siamo così presuntuosi da pensare che Gesù od i suoi Angeli leggano il nostro sito).
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Amantea: I vigili sanzionano chi non esegue correttamente la differenziata
Sabato, 17 Dicembre 2016 17:34 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaIeri venerdì 16 dicembre su sollecitazione del sindaco Monica Sabatino sono scesi in campo i vigili urbani sanzionando i cittadini che anno abbandonato la linea di una corretta raccolta differenziata annullando gli sforzi della maggior parte dei cittadini.
Un intervento necessario per ritornare alle altissime percentuali di raccolta differenziata che la città aveva saputo raggiungere e che fa onore alla civiltà che Amantea sa esprimere
Ci auguriamo che il comando della polizia municipale continui in questa direzione sanzionando anche per educare.
Ci sono pervenuti molti commenti positivi sul lavoro dei Vigili Urbani e due soli negativi.
Il primo è quello relativo alla episodicità degli accertamenti.
Il secondo che è quello che solo una parte del territorio è stata messa sotto la lente di ingrandimento così che le sanzioni sono state a macchia di leopardo…..
Questa la dichiarazione del sindaco Monica Sabatino.
«Lo avevamo anticipato – dichiara il sindaco Monica Sabatino – e manteniamo fede al nostro impegno.
Il sistema di raccolta differenziata deve poter operare a pieno regime se vogliamo che la città sia ancora più piacevole sul fronte del decoro urbano.
Metteremo dunque in atto tutte le misure possibili per raggiungere questo obiettivo, con onestà intellettuale e nel puro spirito di servizio che un’amministrazione deve avere nei confronti della comunità.
Partendo da questo presupposto abbiamo dato seguito, di concerto con il Comando di Polizia Municipale e con la collaborazione degli addetti ai lavori della Lamezia Multiservizi, ad un controllo capillare per verificare quale sia il riscontro tra il pattume raccolto e quello effettivamente da differenziare.
Prima di entrare nel merito dei risultati è bene chiarire le motivazioni di tale atto.
Abbiamo avviato un tavolo di confronto con i vertici della società impegnata nella raccolta dell’immondizia per comprendere quali siano le carenze del servizio e come è possibile rimediare ad essi( leggi esse).
Una delle problematiche si manifesta nella giornata di venerdì quando si dà seguito allo stoccaggio dell’indifferenziato.
Con questo termine si suole indicare quella categoria di rifiuti che non possono essere riciclati, ma un’ampia porzione dell’utenza amanteana utilizza il venerdì per gettare tutto ciò che non è umido, compreso vetro, plastica e carta che invece seguono percorsi di riuso completamente diversi. Abbiamo cercato di stroncare tale abitudine sul nascere, specificando in più occasioni non solo i turni di passaggio dei mezzi di raccolta, ma anche i metodi di riciclo, ma evidentemente le cattive abitudini sono difficili da modificare.
Ecco perché i Vigili Urbani, nel corso della giornata di venerdì 16 dicembre, hanno effettuato un controllo seguendo gli operatori ecologici e verificando alcune tra le principali vie della città, come via Margherita, via della Libertà, via Stromboli e parte di via Baldacchini.
E purtroppo gli illeciti non hanno fatto difetto: dal mancato uso dei mastelli ad un conferimento di indifferenziato che, per usare un eufemismo, risulta alquanto approssimato».
«Complessivamente – spiega Emilio Caruso, comandante della Polizia Municipale – abbiamo elevato una quarantina di verbali, sanzionando non solo singoli cittadini, ma anche interi condomini. In questi casi si configura un doppio reato: il primo riguarda il mancato uso del contenitore preposto, il secondo si riallaccia invece al mancato conferimento.
Sul fronte pecuniario il totale dell’infrazione è circa 150 euro.
Tale operazione segue il posizionamento delle microcamere nelle zone periferiche della città che ha già prodotto ottimi risultati sul fronte della repressione dell’abbandono selvaggio dei rifiuti».
«I controlli – conclude il sindaco – proseguiranno anche nelle prossime settimane: lo scopo è abituare la collettività al rispetto delle regole, soprattutto in casi di questo tipo che si riconnettono direttamente alla salvaguardia ambientale.
Rivolgo un invito a coloro che vivono ad Amantea e a Campora San Giovanni: impegniamoci tutti e meglio.
Il territorio che ci ospita è una risorsa che lasceremo ai nostri figli: impariamo dunque a perdere cinque minuti del nostro tempo per fare in modo che le nostre strade e le nostre piazze siano più pulite, ma facciamolo non perché la legge lo prescrive, ma per quel senso civico che vale la pena coltivare e incrementare».
NdR. Vogliamo segnalare al comune che le foto mostrano che nei grandi sacchi neri si conferisce anche umido!!