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Amantea: I dubbi di Enzo Giacco sul nuovo piano viario

Mercoledì, 04 Gennaio 2017 22:00 Pubblicato in Cronaca

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota del Segretario PD Amantea Enzo Giacco.

 

Ecco il testo:

“Sulla base delle notizie fornite dalla stampa locale, mi sento di esprimere fortissime perplessità in merito al piano viario che l’Amministrazione comunale di Amantea si appresta ad attuare in via sperimentale a partire dalla seconda metà del mese di gennaio.

Mi convince davvero poco questa osannata ricerca di veicolare tutto il traffico cittadino verso via Vittorio Emanuele II.

Se il tentativo è quello di “valorizzare” questa zona commerciale della città, non è solo così che sarà possibile.

Senza considerare il rischio di congestionare, soprattutto nei fine settimana, il traffico nel centro cittadino.

 

La soluzione studiata dall’attuale Amministrazione, inoltre, rischia di creare disagi anche ai cittadini che abitano nelle zone interessate dai cambiamenti; molti di questi, infatti, per rientrare nelle proprie abitazioni potrebbero vedersi costretti a fare il giro di tutta la città.

E, ancora, trovo che sia inconcepibile il fatto che i cittadini che risiedono a Nord di via Lava Gaenza per immettersi sulla ss18 in sicurezza, ovvero dalle zone con traffico regolato dai semafori, saranno costretti a circumnavigare Amantea.

Molti rinunceranno alla sicurezza con aumento del rischio di sinistri.

Devo rilevare, infine, che è alquanto curioso il fatto che chi annuncia di voler valorizzare le aree commerciali non si sia accorto che ce n’è una nella zona sud di via Dogana – che grazie all’impegno degli esercenti si sta sviluppando - che, con le modifiche annunciate, rischia di risultarne pesantemente penalizzata.

Suggerisco all’attuale Amministrazione di rinunciare a questa sperimentazione.

Tuttavia, già in altre occasioni abbiamo dovuto rilevare la sordità rispetto alle istanze poste nell’interesse della città.

Immagino che, al di là di una sterile replica (l’ennesima), nulla verrà fatto.

Spero di essere contraddetto!

Amantea 4.1.2017      Enzo Giacco   Segretario PD Amantea

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato di Sergio Tempo. Avvertiamo il lettore che si tratta di una nota che intende dare inizio alla pubblicazione di tante “pesanti” verità dalle quali potranno emergere elementi induttivi della fine anticipata di questa consiliatura .

 

“La dichiarazione congiunta dell’Esecutivo e della “loro” Sindaca, rilasciata all’indomani di un Consiglio comunale che ha registrato, ancora una volta, la disfatta dell’Amministrazione vigente, umiliata non tanto dalla migrazione di Assessori e Consiglieri verso i banchi dell’opposizione, quanto dalla pochezza dei contenuti del loro operato e dall’assoluta inesistenza di competenze specifiche nel settore della Pubblica Amministrazione, ha segnato un solco profondo tra il civile confronto politico e le barzellette puerili da Corriere dei Piccoli.

 

Le colorate metafore utilizzate nel comunicato: “sfrondare i rami secchi”, riferendosi anche al sottoscritto, denotano una distorta visione della realtà da parte della Sig.ra Sabatino che probabilmente confonde “i rami” con le “ radici”.

Nessun seme avrebbe prodotto folta vegetazione nel 2014 nel Comune di Amantea senza Sergio Tempo; al contrario, venendo meno le “fondamenta” del castello incantato in cui la Sig.ra Sabatino soggiorna, cimentandosi spesso in acuti da soprano, molte sono le foglie che stanno ingiallendo e i rami che stanno cadendo, e a breve, anche l’albero produrrà solo legna per i camini.

 

Il taglio dato al comunicato evidenzia , tra l’altro, la sovversione delle regole basi della politica che consegna alla minoranza l’azione di attacco.

Pare, quindi, del tutto evidente che, i residui dell’Amministrazione Sabatino, nel loro intimo, abbiano già percepito che non esiste più una maggioranza effettiva, ma solo un “club per pochi intimi” e che la loro permanenza all’interno della gestione pubblica del Comune di Amantea sottrae braccia preziose alla green economy.

La Sig.ra Sabatino confonde ancora, o forse da sempre, il ruolo politico, ovvero di indirizzo, che compete agli Assessori, e quello di Funzionario, che consiste nel dirigere l’attività gestionale dell’Ente.

E’ OPPORTUNO RICORDARE che negli ultimi decenni tale funzione è stata svolta legittimamente dal Dott. Sabatino e da oltre due anni, impropriamente ed abusivamente, dal “paterno volontario civico” .

Di fatto il vero DOMINUS del Comune di Amantea.

La presenza del sottoscritto all’interno dell’Amministrazione, nel difficile ruolo di Assessore al Bilancio, considerata la convivenza con tale responsabile dell’ufficio di Ragioneria, ha contribuito NON “…a tenere nascosto un vaso di pandora”, ma a sostenere un equilibrio vitale, bloccando sul nascere i tentativi di “oscurare” i conti dell’Ente.

Certamente MAI, l’Assessore Tempo avrebbe avallato l’idea malsana di portare in Consiglio variazioni di bilancio supportate da entrate palesemente non veritiere.

A tal proposito, rispetto a quanto penosamente dichiarato nel comunicato congiunto, è necessario evidenziare che la Sig.ra Sabatino ed il neo Assessore al Bilancio, purtroppo disconoscono anche le più minime nozioni della normativa sugli Enti locali.

Nello specifico il T.U. art 193 c.2, in merito alla salvaguardia degli equilibrio di bilancio recita: “ e comunque almeno una volta entro il 31 luglio di ogni anno…”, che nella lingua nazionale significa NON SOLO entro il 31 luglio, ma ogni volta che si dovesse presentare una situazione tale da creare squilibrio.

Nel Consiglio comunale del 30.11.2016 ho elencato una serie di debiti fuori bilancio, capaci di creare una situazione di squilibrio nei conti, risultanti da vari protocolli dell’Ente, datati 13 ottobre 2016 e trasmessi all’Assessore al bilancio pro-tempore, Dott. Sergio Tempo e al Responsabile di Ragioneria ovvero “il paterno volontario civico”.

Tra i diversi debiti fuori bilancio, certamente eclatante, quello nei confronti di una società ( circa 200.000,00 euro ) per la cui riscossione è stata nominata commissario ad acta, la Segretaria comunale, a conferma del fatto che sia il Consiglio, che l’Esecutivo non potevano NON RICORDARE la presenza di tali debiti, poi misteriosamente non più presenti al 30 Dicembre 2016, e quindi sono TUTTI consapevoli, in estrema sintesi,che il bilancio è falso.

Le dichiarazioni ultime della Sig.ra Sabatino e del neo Assessore al Bilancio sulla possibilità di maggiori entrate che “per un caso fortuito” sono emerse, hanno solo peggiorato la posizione dell’Amministrazione, soprattutto perché le entrate fortuite sarebbero collegate a ruoli Tari e servizio idrico.

In tali dichiarazioni hanno dato sfogo alla loro incompetenza profonda, visto che evidentemente ignorano che, se tali maggiori entrate dovessero essere vere, dovrebbero essere abbattute dal costo del servizio, andando quindi a beneficio dei cittadini, in caso contrario si potrebbe ricadere in “abuso di ufficio”.

Laddove invece tali maggiori entrate fortuite non dovessero essere vere, il loro inserimento ricadrebbe nel “reato di falso in bilancio”.

Ma la gravità dell’argomento sembra non sfiorare i pensieri dell’Esecutivo impegnato invece a screditare l’operato del sottoscritto, dimenticando che tutti i risultati positivi in termini di entrate, provenienti finalmente dall’Ufficio Tributi, sono il risultato della mia personale azione incisiva nel rivendicare maggiori risorse umane e maggiore dignità ad un settore nevralgico per l’economia dell’Ente.

La figlia del volontario civico, dovrebbe ricordare, che nel corso di un Consiglio Comunale, a sostegno di quanto richiesto per l’Ufficio Tributi, minacciai le dimissioni.

Ma l’ingratitudine è figlia di madre prolifera e l’umiltà non soggiorna nell’animo della Sig.ra Sabatino che costantemente “dimentica” l’operato della “precedente Amministrazione”, cioè quella in cui il Dott. Sabatino era il responsabile di Ragioneria, e anche il Vice Segretario, e la sig.ra Sabatino era la Presidente del Consiglio Comunale percependo illegittimamente lo stesso compenso degli Assessori.

Il ministero della Giustizia, su istanza del Comune, ha ripristinato l’Ufficio del Giudice di Pace che era stato soppresso e accorpato ad un altro a seguito della revisione della geografia giudiziaria in Calabria.

 

Immediata la reazione positiva del sindaco il quale ha dichiarato : “Sono estremamente soddisfatto per il risultato ottenuto, pur tra notevoli difficoltà di ogni ordine, soprattutto con riferimento al nostro personale comunale, notevolmente sottodimensionato.

 

Ma mantenere il Presidio ha costituito, per noi, una priorità.

Il Presidio del Giudice di Pace credo allevierà tale situazione e costituirà valido punto di riferimento per i cittadini, avvocati, tecnici e professionisti, i quali non dovranno più recarsi fuori zona per questioni di Giustizia attinenti la competenza del Giudice di Pace.

E’ doveroso, pertanto, ringraziare non solo il vice sindaco per avere seguito personalmente e direttamente tutto l’iter procedurale in uno con il referente comunale e il responsabile del settore Affari generali , ma anche e soprattutto i dipendenti comunali che si sono offerti, ciascuno con le rispettive qualifiche richieste dal ministero, a ricoprire i posti e le mansioni previste, partecipando con profitto al prescritto corso di formazione, garantendo, così, il conseguimento dell’ambito risultato che si unisce a quello dello Sportello di Giustizia”.

Il mantenimento delle strutture come è noto è da tempo a carico dei Comuni.

 

In prima battuta il Comune a causa del mancato reperimento di personale disponibile ad essere distaccato, non aveva partecipato alla manifestazione di interesse.

L'intervento si è avuto in seconda battuta con la riapertura dei termini.

Si attende, ora, di conoscere i nominativi dei tre Giudici che saranno designati dal Consiglio superiore della magistratura e che prenderanno possesso della sede.

In quella occasione, l’Amministrazione comunale inaugurerà ufficialmente il nuovo Presidio di Giustizia.

Nessuna paura , non è successo ad Amantea , ma a Corigliano.

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