Redazione TirrenoNews
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Sequestrata a Paola un'area demaniale occupata abusivamente
Venerdì, 06 Gennaio 2017 22:20 Pubblicato in PaolaPaola (Cosenza) - Il personale della Polizia provinciale di Cosenza ha sequestrato a Paola un'area demaniale che era stata occupata abusivamente.
L'area sequestrata é ubicata nell'alveo del torrente San Domenico.
L'intervento della Polizia provinciale é scattato dopo che é stata constatata la presenza sul posto di una recinzione in tavole di legno e di una rete metallica.
L'ingresso, all'altezza del quale era stato installato un cancelletto in legno, era chiuso con una catena in ferro dotata di lucchetto.
La persona che aveva occupato abusivamente l'area, M.F., di 73 anni, é stata denunciata in stato di libertà.
Il sequestro é stato convalidato dal pm di turno della Procura della Repubblica di Paola, Teresa Valeria Grieco
Venerdì, 06 Gennaio 2017
Comune di Amantea: La mia posizione nell’ultimo consiglio comunale. Sergio Ruggiero
Venerdì, 06 Gennaio 2017 21:47 Pubblicato inUn inizio d’anno tempestoso se si tiene conto dell’articolo di Sergio Tempo, della nota di Elena Arone, dell’intervento di Concetta Veltri e stasera di questo articolo di Sergio Ruggiero.
Ben 4 consiglieri di minoranza su otto che hanno da dire e dicono qualcosa sui problemi del paese e sui comportamenti dell’amministrazione comunale.
Strano, è anche il silenzio di Salvatore Alessandro, di Miriam Bruni , di Santino Mazzei e soprattutto di Francesca Menichino.
Ma siamo convinti che anche loro interverranno stimolati, come dice Sergio Ruggiero, dagli elettori.
Ma ecco la nota del consigliere Sergio Ruggiero che spiega la “posizione espressa nell’ultimo consiglio comunale”:
“Stimolato dagli elettori, ritengo doveroso spiegare la mia posizione in merito alla spinosa questione che ha surriscaldato l’ultima sessione consiliare, e che oggi sta caratterizzando il dibattito politico.
Proverò ad essere sintetico evitando il più possibile tecnicismi (pure necessari dato l’argomento) che non appartengono al mio mestiere e forse annoierebbero i lettori.
Anticipo che questa è la mia valutazione, e come tale confutabile.
1)Dopo l’illustrazione dell’Assessore Cannata circa il punto all’ordine del giorno, Sergio Tempo ha proposto una sospensione della seduta (ha specificato non più di 10 minuti) allo scopo di prelevare dagli uffici tabulati e documenti contabili afferenti le competenze idriche e consultarli insieme ai consiglieri.
Tempo ha spiegato che questo avrebbe consentito di verificare l’equilibrio tra entrate e uscite, e di evitare decisioni sbagliate e dannose sia per l’Ente che per quanti si accingevano a votare (Cannata e Tempo mi scuseranno per l’estrema sintesi e le eventuali imprecisioni).
Noi di Minoranza abbiamo votato per la sospensione, la Maggioranza ha votato contro.
E poiché non una Commissione era stata convocata per fornire spiegazioni e rendere chiarimenti, io ritengo politicamente censurabile il diniego opposto dalla Maggioranza, unita, allineata e coperta, ancorché residuale, dato che la Consigliera Arone era appena passata tra le nostre fila, dopo Alessandro e Tempo.
2)Altro punto di perplessità si riferisce ai residui attivi del 2013, 600.000 Euro ”portati” nel 2016 per il riequilibrio del bilancio.
Per quanto io ne sappia i residui attivi (crediti) dovevano essere destinati alla copertura dei residui passivi (debiti) dello stesso 2013, e, nel caso si fosse configurato nel 2013 un maggiore incasso, questo avrebbe dovuto essere portato come saldo attivo nel bilancio del 2014, cosa che non è stata fatta.
E’ questa la ragione per la quale in Consiglio ho definito “artificiosa” l’operazione che la Maggioranza si apprestava a compiere, e che di fatto ha poi compiuto.
Io non sono esperto di categorie giuridiche che sono state nominate in Consiglio e successivamente sulla stampa, quali “falso in bilancio”, “dolo” o “abuso d’ufficio”, e dunque non mi avventuro su questo scivoloso terreno.
Ciò che tuttavia credo, è che l’operazione compiuta nell’ultimo Consiglio sia inaccettabile per mancanza di due cose, chiarezza di dati e rigore nelle procedure, secondo un cliché tanto diffuso nella pubblica amministrazione quanto obsoleto, inadatto a mio parere a un Ente che voglia uscire dal pantano di una situazione economico-contabile quantomeno complicata.
Concluso con una considerazione che riguarda il passaggio di Elena Arone nelle fila della Minoranza.
La sindaca nel merito ha scritto: “Non un’iniziativa, non un progetto, non un idea. Le pochissime cose fatte hanno riguardato solo i propri interessi personali, tanto che non si può escludere che la stessa Arone abbia considerato il suo ruolo al pari di un posto fisso e di uno stipendio a fine mese con cui crescere la sua famiglia”.
Parole veramente forti!
A questo punto mi domando quale sia il collante che tiene insieme i pezzi di questa Maggioranza.
Dev’essere un collante molto scadente, visto peraltro che sta andando in frantumi, manchevole, a mio parere, di quella componente ideale necessaria ad innalzare la dignità della politica a un livello capace di promuovere l’emancipazione civile, sociale e culturale del nostro territorio, come sarebbe lecito auspicare.
A tutti, un augurio di buon 2017.
Amantea 06.01.2017 Sergio Ruggiero
Amantea: Grazie al TG3 l’amministrazione scopre l’arte presepiale.TUTTE LE FOTO
Venerdì, 06 Gennaio 2017 21:05 Pubblicato inI telegiornali locali in tutta Italia da anni colgono l’ occasione del Natale per riempire i loro programmi con notizie che rendano più sereni i giorni delle festività e forse ipoteticamente migliore l’anno che arriva, tentando di aiutare, così, la gente a vincere la disperazione della mancanza di lavoro, quella delle tasse che non si riescono a pagare, quella di una tavola vuota,ed in sostanza la paura di un domani incerto.
E così attraverso il presepe si presenta una società immutata nel tempo quasi a sostenere che il ci sarà un domani e che questo domani sarà lo stesso del passato.
Non si dimentichi che, come dice Neil Postman, notissimo docente USA esperto di comunicazioni fin dal cognome (che in inglese indica il Postino),la comunicazione audiovisiva sembra fatta apposta per intrattenere il cervello con suoni, colori e effetti speciali e impedirgli del tutto di svolgere il cosiddetto “ragionamento”.
Da qui la ben nota conclusione di Postman, e cioè che il popolo dei televedenti, la più recente umanità, sia diventata sempre meno capace di pratiche basate sull’intelligenza. Detto più brutalmente: più tempo passa e meno intelligenti diventiamo. In compenso siamo tutti molto più “sensitivi”. Cioè, andiamo a tentoni. Come le pecore.
Ma ecco il comunicato dell’amministrazione comunale:
“Difficile rendersene conto se non si visitano con l’occhio attento dell’osservatore e non del turista, cogliendone il particolare ed entusiasmandosi per il messaggio di pace che esprimono.
Dai tempi di San Francesco di Assisi, che nell’antica terra di Greccio diede vita alla prima rappresentazione della Sacra Famiglia, il presepe non è solo la rievocazione storica dell’inizio della cristianità, ma è anche arte allo stato puro, capace di emozionare e di rendere ancora più intenso questo particolare periodo dell’anno.
«La recente visita delle telecamere della Rai – spiega l’assessore al turismo Caterina Ciccia – ha consentito, anche a chi non conosce le peculiarità culturali di Amantea ed i suoi straordinari giacimenti artistici, di entrare in contatto con la passione dei maestri presepisti che, di anno in anno, riempiono i luoghi di culto, ma non solo, di magia e senso di partecipazione.
Alcuni di essi sono stati raffigurati nel servizio televisivo creato con maestria e sapienza dai giornalisti della più importante emittente televisiva regionale e nazionale, ma tanti altri sono racchiusi nella poesia del centro storico e di altre zone della città, tanto che possiamo parlare di un vero e proprio itinerario che fino al prossimo 2 febbraio sarà fruibile da chi vorrà concedersi un momento di riflessione e di serenità.
Sono tante le chiese che hanno aperto le proprie porte per consentire ai maestri della cartapesta, del legno e della scultura di rappresentare la propria idea della natività: la parrocchia di San Biagio (chiesa Madre), il complesso conventuale di San Bernardino da Siena, la parrocchia di Santa Maria La Pinta (Cappuccini), quella di San Pietro Apostolo a Campora San Giovanni, l’incantevole chiesa rupestre di San Giuseppe, quella del Carmine poco prima del palazzo comunale e la chiesa di Sant’Elia Profeta, meglio nota come chiesa del Collegio.
Da qui è possibile inoltre raggiungere l’area della chiesa di San Francesco, ai piedi del castello, restituita alla collettività nello scorso mese di aprile».
«L’arte presepiale amanteana – prosegue l’assessore – annovera, inoltre, tanti giovani artigiani che, tra mille sacrifici, portano avanti questa millenaria tradizione per regalare a grandi e bambini un sorriso.
Il proliferare di queste iniziative, unite alla storicità del presepe realizzato dal maestro Giuseppe Curcio, consente di vivere Amantea sotto una veste diversa che consente di percorrere le strade della città compiendo un viaggio nella memoria, apprezzando i particolari del paesaggio che la vita quotidiana, a volte troppo veloce, nasconde».
«Questa meritoria opera di conservazione della memoria – conclude l’assessore Ciccia – è portata avanti da tante persone che in maniera del tutto disinteressata e spinti dall’amore per la propria città consentono ai visitatori di amare Amantea in maniera del tutto spontanea.
A loro va il mio plauso. Questo è uno dei meriti di Antonio Cima, cui va il grazie dell’intera città. Egli è un conoscitore delle tradizioni locali e del borgo antico dove è nato e cresciuto.
Pronto a dispensare sapere a chi intende soffermarsi qualche minuto per ascoltare la storia non scritta, quella che non si trova sui libri, ma che prende forma e sostanza nei racconti del popolo. Amantea è anche questo e fino al prossimo mese di febbraio sarà facile rendersene conto».
NdR. E che sia Natale si rileva anche dal fatto che oggi si loda chi ieri veniva chiamato cancro dei Amantea!!
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