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Redazione TirrenoNews

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L’Emergenza idrica induce alla denuncia della Sorical . Ecco il testo della denuncia:

Illustrissimo Sig. Procuratore,

scrivo in qualità di consigliere comunale, a tutela dei diritti costituzionalmente garantiti, nonché di quelli di cui alla normativa specifica di settore, per segnalare e denunciare l'interruzione continua, costante e reiterata nel tempo, dell'erogazione di acqua per uso domestico e per uso igienico, in vaste aree della Città di Lamezia Terme, nessuna esclusa, in particolare nelle ore serali e notturne. Situazione venutasi a creare in modo allarmante soprattutto durante l'attuale periodo estivo, ma che è stata frequente anche negli ultimi mesi con enormi disagi per i cittadini.

Al di là dei continui proclami risolutivi, puntualmente disattesi, i cittadini (specie quelli virtuosi) ai nostri giorni non si vedono garantiti i servizi essenziali nonostante l'esosità delle bollette dell'acqua.

Questo vale per i cittadini e a maggior ragione per quanti tra loro appartengano alle categorie protette (anziani, malati e bambini, portatori di handicap) cosi come per gli operatori economici della ristorazione e della somministrazione di bevande e alimenti.

Da mesi la SORICAL Spa (Società concessionaria delle risorse idriche calabresi) continua a ridurre improvvisamente e senza alcun preavviso la portata idrica al Comune di Lamezia Terme arrecando notevoli disagi alla popolazione costretta a rimanere senza un goccio d'acqua talvolta intere giornate e ignara ad attendere il ripristino del pubblico servizio.

E' gravissimo e inestimabile il disagio che viene pedissequamente arrecato alla cittadinanza lametina per effetto dell'interruzione del servizio idrico e dal conseguente e pericoloso intorbidamento dell'acqua che, com'è noto, comporta rischi igienico sanitari per la salute pubblica e rilevanti danni economici ai cittadini e agli operatori economici.

Il servizio di erogazione idrica costituisce notoriamente un servizio pubblico essenziale e la sua improvvisa quanto ingiustificata interruzione da parte del concessionario o del gestore del servizio configura gli estremi del reato perseguibile penalmente.

Appare palese che l'interruzione della pubblica fornitura ha turbato la regolarità del servizio stesso: l'entità dell'interruzione peraltro, è stata oggetto di ridondanti articoli di stampa e forti lamentale sui social network e può essere verificata con chiunque sia residente nella città di Lamezia Terme; il turbamento nella regolarità del servizio non è stato in alcun modo né motivato né giustificato; l'interruzione è disposta con la perfetta consapevolezza degli effetti negativi che essi hanno sull'intera comunità.

Per questi motivi si chiede a Codesta Procura della Repubblica di voler accertare la sussistenza di eventuali responsabilità - ex art. 340 c.p. - nella vicenda innanzi descritta al fine di individuarne gli autori ed applicare le dovute, quanto necessarie, sanzioni penali.

Chiedo sin d'ora di essere informato, ai sensi dell'art. 408 comma 2 c.p.p. dell'eventuale richiesta di archiviazione, nonché ai sensi dell'art.406 comma 3 c.p.p. dell'eventuale proroga delle indagini”.

Una situazione, quella della carenza di acqua presente un po’ dappertutto, anche ad Amantea.

Ora aspettiamo che questa prima Procura , ed eventualmente le altre adite, accertino la ricadenza del reato, le ragioni ed i responsabili.

Oggi 20 agosto De Magistris al Cleto Festival

Sabato, 19 Agosto 2017 22:34 Pubblicato in Basso Tirreno

E’ partita la settima edizione del Cleto Festival.

Una iniziativa, che come ormai da tradizione si tiene nel borgo medievale di Cleto (CS) dal 19 al 21 agosto

Una occasione che come dicono gli organizzatori vuole essere un’occasione di incontro, di accoglienza, di confronto e dibattito, ma anche di musica e divertimento

Un programma ricco di eventi ambientati nel suggestivo patrimonio storico e architettonico del borgo antico di Cleto: dalla musica al teatro, dalla gastronomia a Km zero a incontri e seminari.

Ci sarà anche Luigi de Magistris, sindaco di Napoli.

L’iniziativa vuole essere l’occasione per approfondire la conoscenza delle dinamiche alla base della straordinaria rivoluzione che la città di Napoli sta vivendo, raccontando al contempo l’esperienza del sindaco di una delle città più importanti del Mediterraneo, unica città che ha messo al centro dell’agire politico la tutela e la promozione dei beni comuni ad esempio recuperando il patrimonio pubblico in disuso e tutelando l’acqua come bene fondamentale non privatizzabile.

Ma, soprattutto, si parlerà del ruolo dell’associazionismo per lo sviluppo delle comunità locali partendo proprio dall’esempio partenopeo.

Ad introdurre i lavori sarà Franco Roppo Valente della locale associazione La Piazza che ha ideato il Festival.

Come moderatore sarà presente invece l’ambientalista calabrese Francesco Saccomanno.

Il primo cittadino di Napoli rappresenta, per gli organizzatori del CletoFestival, un esempio concreto di come anche in città di grandi dimensioni si possa operare in difesa dei beni comuni come l’acqua e mantenerli pubblici per un progresso sostenibile ed equilibrato, per l’inclusione di tutti senza pregiudizi ed etichette, per la giustizia sociale e per la partecipazione sempre più allargata ,combattendo attivamente le cosiddette cricche di potere.

Inoltre de Magistris attraverso la sua azione sul territorio è tra i simboli più autentici del riscatto del Meridione degli ultimi decenni ponendo le basi per una “rivoluzione culturale “

Sempre nella stessa giornata non mancheranno spettacoli musicali e teatrali, mostre.

Il Viminale ha espulso un siriano che aveva dimora nel Vibonese.

Aveva esultato dopo gli attacchi di Manchester ed aveva tentato di avviare all’estremismo islamico l’operatrice di un Centro di accoglienza

La ragione della espulsione è stata la sua pericolosità sociale.

Il siriano utilizzava anche un alias di un cittadino tunisino.

Nel 2015 era stato tratto in arresto per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di dimora nelle serre vibonesi.

Precisamente a Brognaturo in un centro gestito dalla Cooperativa "Stella del Sud" dove in diverse circostanze è stato segnalato per condotte prevaricatrici nei confronti di altri ospiti e degli operatori.

In particolare, secondo il Ministero dell’Interno e la polizia, aveva espresso apprezzamento nei confronti degli autori dell'attentato terroristico di Manchester e tentato di avviare una operatrice del centro verso la conversione all'estremismo religioso islamico.

Successivamente aveva avuto un diverbio con un operatore della cooperativa d'accoglienza per motivi legati alla sua visione della religione islamica.

Già nel 2011 nei suoi confronti erano stati emessi due decreti di espulsione, ma era sempre riuscito a sottrarsi all'esecuzione degli stessi.

Che l’Italia abbia finalmente un ministro che comincia a fare sul serio?

Il Viminale sottolinea come con questi rimpatri, 70 nel solo 2017, salgono a 202 i soggetti gravitanti in ambienti dell'estremismo religioso espulsi con accompagnamento nel proprio Paese dal gennaio 2015 a oggi.

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