
Sei persone sono state denunciate per reati contro la fede pubblica e per lo smaltimento illecito.
Posti sotto sequestro 600 metri cubi di rifiuti edili.
E’ il risultato di un accurato controllo svolto dalla Stazione Carabinieri Forestale di Cosenza a tutela dell’ambiente.
L’attività, svolta nell’area urbana del comune di Cosenza ha accertato che sei persone, cinque di Cosenza e uno di Marano Marchesato, al fine di non consentire la tracciabilità di rifiuti provenienti da attività di demolizione onde consentire un illecita gestione e smaltimento degli stessi, con dichiarazioni ideologicamente mendaci in atti pubblici, dichiaravano quantitativi palesemente falsi e di molto inferiori a reali quantitativi di rifiuti prodotti.
I militari, dopo aver acquisito i titoli abilitativi presentati presso i competenti uffici comunali hanno proceduto alla verifica in un cantiere tra Viale Parco e Via Cesare Curcio.
Dopo aver effettuato i dovuti riscontri hanno contestato agli indagati i reati di falso e di illecita attività di gestione di rifiuti a carico del committente dei lavori, della ditta esecutrice e dei progettisti e direttori dei lavori.
Si è pertanto posto sotto sequestro il materiale rinvenuto proveniente dall’attività di demolizione di alcuni vecchi fabbricati e dei muri perimetrali dell’area in cui tali fabbricati insistevano, dei quali una parte era ancora depositata in un grosso cumulo e altra era stata illecitamente smaltita in violazioni di legge.
I sei sono stati deferiti alla competente Procura della Repubblica di Cosenza per reati contro la Fede Pubblica e per reati ambientali.
Tale attività rientra nei compiti istituzionali di controllo diretti alla regolare gestione dei rifiuti prodotti dalle attività imprenditoriali al fine della corretta tracciabilità e corretta gestione degli stessi secondo le previsioni normative vigenti, essendo questa attività di pubblico interesse, che ha, quale obiettivo primario, la promozione di alti livelli di qualità della vita umana, da realizzare attraverso la corretta salvaguardia dell'ambiente secondo i principi di prevenzione e precauzione.
COSENZA 23 ottobre 2017
Militari della Stazione Carabinieri Forestale di Montalto Uffugo hanno nei giorni scorsi denunciato all’autorità giudiziaria competente due uomini di Rota Greca per furto di piante in proprietà comunale e deturpamento e distruzione di bellezze naturali.
I due uomini sono stati sorpresi dai militari in località “Fontana del Piraino”, all’interno della proprietà del Comune di Rota Greca (CS), mentre trafugavano del materiale legnoso.
Le piante di castagno erano state tagliate e depezzate sul posto, una parte della legna, circa 10 quintali, era già stata caricata a bordo di due autocarri, mentre altri 30 quintali circa, già tagliati in tronchi di 150 cm, giacevano sul letto di caduta appena recisi e pronti per essere caricati.
Al momento dell’arrivo del personale, che stava da tempo monitorando la zona da tempo colpita da tagli furtivi con servizi mirati, a nulla è servito occultare la motosega usata per tale attività all’interno di alcuni residui di frasche, subito rinvenuta dai Carabinieri Forestali, insieme ad alcune taniche di benzina ed un ascia taglialegna.
Si è pertanto provveduto al deferimento dei due uomini, alla riconsegna del materiale al legittimo proprietario, il Comune di Rota Greca, e al sequestro degli autocarri e dell’attrezzatura usata per tale attività illecita.
COSENZA 19 ottobre 2017 - Nei giorni scorsi militari della Stazione Carabinieri Forestale di Cosenza, durante un servizio di controllo del territorio svolto in varie località del Comune di Marano Marchesato e mirato alla prevenzione dei tagli furtivi, hanno colto in flagranza di reato un sessantaduenne di Marano Principato intento a trafugare alcune piante da un bosco in località “Piano delle Quarte”.
I militari dopo aver udito il rumore della motosega, hanno individuato il luogo oggetto del reato ed hanno colto l’uomo mentre caricava la legna da poco prima tagliata con l’ausilio di una motosega, su di un camion per mezzo di una piccola pala meccanica con la quale aveva anche trascinato le piante oggetto di furto dall’interno del bosco.
La legna, circa 20 quintali di Cerro, è stata consegnata al Comune di Marano Marchesato quale Ente proprietario, l’uomo è stato deferito alla competente Procura della Repubblica di Cosenza.
L’attività di prevenzione posta in essere dai militari, tende a reprimere un fenomeno, che se pur limitato, mina l’equilibrio paesaggistico ambientale delle aree più pregiate della parte sommitale della Catena Costiera paolana, area che, per le sue caratteristiche floristiche ed ambientali, è fonte di biodiversità di notevole importanza. Il livello di attenzione dei Carabinieri Forestali a prevenzioni dei reati a danno dell’ambiente resta alto.