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I carabinieri della Stazione di Aiello Calabro hanno condotto un servizio coordinato di controllo del territorio a largo raggio, avente come riferimento i centri urbani di Aiello Calabro e Cleto.

Forte impulso è stato dato alle attività di repressione dei reati contro il patrimonio.

In tale contesto i militari hanno arrestato un 60enne del posto: l’accusa è di furto aggravato di energia elettrica.

 

Le attività di controllo, condotte dai militari con l’ausilio di personale accertatore della Società Enel Energia, hanno consentito di cristallizzare la presenza di un’anomalia sulla linea elettrica servente un magazzino, ubicato nel centro cittadino di Aiello Calabro, nella disponibilità dell’uomo ed al cui interno erano stati installati alcuni macchinari professionali per la lavorazione del ferro.

Il tutto attraverso il materiale innesto di un by-pass sulle cablature di connessione al contatore stesso.

L’estensione delle attività di verifica anche all’abitazione di residenza del 60enne ha consentito di accertare che, anche in quel caso, era stato installato un altro bypass per l’approvvigionamento di corrente elettrica da un diverso contatore.

Il personale della Società di erogazione, constatando la pericolosità dei dispositivi installati, sta procedendo a quantificare il valore del patrimonio energetico illecitamente sottratto.

L’uomo, terminate le formalità di rito, su disposizione del Sostituto procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Paola, Esposito è stato posto in libertà in attesa del giudizio di convalida dell’arresto.

L’arresto è stato convalidato dal Gip Elia.

Aiello Calabro.31 ott. 19

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Arrivederci, se non addio, all’ora solare

Ora solare 2019, oggi si cambia: quando bisogna spostare le lancette.

Le lancette dell’orologio devono essere spostate indietro di un’ora alle 3 della notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre.

Si dorme un'ora in più

L’ora legale resterà in vigore fino al 29 marzo 2020.

Forse.

 

Forse perché il Parlamento europeo ha infatti appoggiato apertamente la proposta della Commissione di abolire il cambio tra ora legale e ora solare, ma ha chiesto di spostare la data di entrata in vigore della novità dal 2019 al 2021.

In pratica gli Stati membri che decidono di mantenere l'ora legale dovrebbero cambiare le lancette dell'orologio per l'ultima volta l'ultima domenica di marzo 2021, mentre quelli che preferiscono mantenere l'ora solare dovrebbero farlo l'ultima domenica di ottobre 2021.

Tanti dubbi ed una sola certezza.

Quando cambia l’ora solare “arriva” l’inverno

Il pomeriggio il buio arriverà prima e sembrerà che stia arrivando l’inverno

A chiedere di rinunciare all'ora solare sono stati soprattutto Paesi nordici, secondo cui spostare le lancette un'ora avanti prima dell'estate e un'ora indietro prima dell'inverno, causerebbe alcuni problemi al nostro stato psico-fisico e alla nostra salute.

Secondo gli esperti citati da una commissione di esperti finlandesi sono accertati disturbi del sonno, anche insonnie prolungate in alcuni soggetti.

Lo spostamento delle lancette dell’orologio può effettivamente creare qualche difficoltà di adattamento, nulla di serio per la maggior parte della popolazione.

Buonsenso vorrebbe che i Paesi meridionali dell’Unione decidano di tenere l’ora legale per tutto l’anno, quelli del nord Europa l'ora solare per tutto l'anno. 

L’Italia deve ancora prendere una decisione.

Se doveste avvertire stanchezza, irritabilità, perdita di concentrazione e produttività sul lavoro, nausea e inappetenza considerate che sono sintomi comuni che non richiedono l’assunzione di farmaci.

Qualche giorno e passerà tutto.

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“La Regione, in attesa che si completi la riforma del servizio idrico con l’affidamento della gestione dal parte dell’Autorità Idrica, utilizza Sorical come braccio operativo per poter accelerare i tempi del progetto di ingegnerizzazione delle reti.

Progetti finanziati in un primo momento con il Por 2007-2013 e, a seguito dei ritardi attuativi, inseriti dall’attuale giunta regionale nella nuova programmazione comunitaria 2014/2020.

 

 

Ad oggi sono aperti i cantieri solo nei Comuni capoluogo di Cosenza, Reggio, Catanzaro e Vibo per un investimento di altri 35 milioni.

Questa seconda fase, per i Comuni sopra i 5000 mila abitanti, sarà Sorical a portare avanti il progetto che interesserà anche quei Comuni più piccoli che presentano evidenti criticità di sistema”.

“La Calabria è ricca di acqua – ha detto il presidente dell’Aic Marcello Manna – va gestita meglio, va garantito l’accesso ai cittadini con un servizio adeguato. Oggi paghiamo anni di investimenti non fatti per la mancata attuazione della riforma di settore e siamo tutti responsabili”. Sulla stessa linea il sindaco di Castrolibero, Giovanni Greco, che auspica un’accelerazione degli investimenti per poter assicurare ai cittadini un servizio di qualità e il completamento della riforma di settore che veda la sola regione Calabria maglia nera nel panorama italiano”.

Luigi Incarnato, commissario della Sorical, ha illustrato i benefici del progetto perché va ad incidere sulle due criticità che hanno mandato il sistema in tilt, la gestione delle reti e la gestione amministrativa delle utenze, allo stato inefficiente e non in grado di garantire i flussi per la copertura dei costi di gestione del servizio idrico integrato.

Nel dettaglio l’ingegnere Giuseppe Viggiani della Sorical ha illustrato l’attuazione del decreto dirigenziale del 17 settembre scorso con la quale la Regione ha assunto tutte le determinazioni: l’attività di ingegnerizzazione delle reti idriche di distribuzione urbana, inclusi i più rilevanti lavori di manutenzione straordinaria ed gli interventi di riordino delle reti, funzionali al miglioramento della gestione del servizio di distribuzione idrica e concorrenti alla riduzione delle perdite; censimento e gestione amministrativa delle utenze per giungere, così come prescrive la legge alla bollettazione bimestrale attraverso misuratori elettronici.

La Regione, è stato sottolineato, utilizza Sorical come braccio operativo dell’intervento perché la normativa nazionale vieta il finanziamento pubblico di interventi nel settore idrico direttamente ai Comuni.

Nel corso della riunione è stata illustrata la normativa di settore, sempre più stringente, che obbliga Comuni e Regione ad una assunzione di responsabilità ed a adempiere ad obblighi di legge e a superare le gestioni in economia non conformi, già decadute il 31 dicembre 2014.

NDR Stiamo parlando della dichiarazione del fallimento delle gestioni comunali

Ma sarà in grado la Sorical di fare meglio? Noi riteniamo di no!

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