Non c’è pace a Serra d’Aiello.
Prima la magistratura paolana invia avvisi di garanzia alla “maggioranza” ed oggi invia ai domiciliari il consigliere di minoranza Giovanni De Lorenzo.
Ed in questo momento il pensiero non può non andare a Antonio Cuglietta, sindaco del paesino collinare alle spalle di Amantea,
per 10 anni, fino al 2013, l’uomo che ha vissuto sulla propria pelle la vicenda della chiusura del papa Giovanni XXIII del suo triste epilogo.
Un amministratore ed uomo di alto impegno politico e di grande onestà che non è stato mai scalfito da avvisi di garanzia.
Ma riandiamo alla vicenda attuale.
Gli amministratori serresi sono, per la lista La Svolta, Giovanna Caruso, sindaco, Fabio Innocenti, vicesindaco, Guerino Mendicino, assessore , Vincenzo Paradiso, Walter Pirillo, per la lista “Uniti per Serra” Giovanni di Lorenzo, Ianni Palarchio Italo(subentrato il 4 gennaio 2017 a Fascetti Massimiliano, primo eletto tra le due liste).
Ricordiamo che quasi esattamente un mese fa a Serra d’Aiello vennero notificati avvisi di garanzia al sindaco Caruso Giovanna, a Innocenti Fabio, vicesindaco, a Mendicino Guerino, assessore.
Ed oggi è stato posto agli arresti domiciliari il consigliere di minoranza Giovanni di Lorenzo.
Parliamo di 4 politici su sette .
Ad effettuare gli arresti i carabinieri di Amantea su disposizione del GIP Maria Grazia Elia.
La vicenda ha preso le mosse dalla relazione della direzione territoriale del lavoro di Cosenza .
Le indagini invece sono state aperte dal PM Maria Camodeca e completate dal PM Maria Cerchiara.
Giovanni di Lorenzo ed Antonietta Spina , residenti a Campora San Giovanni, entrambi titolari della società in accomandita Speed, che effettuava la raccolta e lo smistamento privato della posta, costituita nel 2007 ed in liquidazione dal 2013, “mediante minaccia” avrebbero costretto i propri dipendenti a consegnare loro mensilmente il 50% dello stipendio.
Ben 6 sarebbero stati i dipendenti interessati a questa violenza.
In sostanza le accuse sarebbero quelle di truffa ai danni dello Stato e di tentata estorsione.
Ne parlano l’assessore al bilancio Gianluca Cannata ed il delegato all’urbanistica Adelmo Mannarino.
Accompagna la nota stampa uno strano silenzio dell’assessore ai lavori pubblici Giovanni Battista Morelli e dell’ assessore allo sport ed alle infrastrut ture sportive Emma Pati,
come se non avessero competenze su Campora SG come se fosse o stesse per diventare una enclave.
Campora San Giovanni avrà un nuovo campo di calcetto, creato( per intervento divino?) appositamente non solo per rispondere alle esigenze della collettività, ma anche per garantire quella giusta miscela di aggregazione e condivisione: elementi imprescindibili in una comunità moderna, attenta alla salute e alla forma fisica.
«Nei giorni scorsi – spiegano all’unisono l’assessore al bilancio Gianluca Cannata ed il delegato all’urbanistica Adelmo Mannarino – abbiamo portato a compimento l’iter procedurale per l’ottenimento di un mutuo da parte del Credito sportivo che consentirà di trasformare in realtà uno dei progetti presentati agli elettori alla vigilia della competizione per il rinnovo del consiglio comunale.
L’intera opera costerà complessivamente 325 mila euro e permetterà alle associazioni sportive di poter programmare corsi ed attività nel lungo termine, favorendo il benessere e la cultura dello sport».
«Siamo consapevoli – proseguono i due esponenti dell’esecutivo guidato dal sindaco Monica Sabatino – della centralità di Campora San Giovanni e dei residenti della frazione nell’ambito del processo di sviluppo armonico del territorio.
Amantea è una realtà complessa che necessita di tutte le sue componenti per poter affrontare le sfide che, dal punto di vista amministrativo e gestionale, si presenteranno nel prossimo futuro. Siamo concentrati su questo.
La costruzione del campo di calcetto programmata in via Mauri, in un’area che continua ad ampliarsi dal punto di vista demografico supporterà la crescita complessiva del quartiere, valorizzando ulteriormente un’area urbanisticamente già di per sé interessante».
«Procediamo dunque nel nostro lavoro – concludono Cannata e Mannarino – a testa alta. Raccogliendo le istanze della popolazione, coniugando le stesse con le esigenze di bilancio. Le cose da fare sono tante e non ci tireremo indietro, assumendoci tutte le responsabilità che derivano dall’amministrare la cosa pubblica volgendo lo sguardo al solo interesse collettivo».
Il nostro articolo su politica ed elezioni, invero simil-provocatorio, ha colto nel segno.
Ci giunge voce, infatti, che stamattina qualche politico, finora rimasto in ombra, con la scusa di dare i saluti di Buon Anno, ha adunato il suo modesto esercito e si è recato in quel di Campora San Giovanni dove ha preso i primi contatti elettoral-augurali.
Contatti vari e saluti vari. Con giovani e meno giovani.
E’ stato interessato anche un grande vecchio che non ha ( pensiamo) una grande voglia di ritornare in politica dove apparirebbe troppo “zombie”
Ma sono stati sentiti anche giovani e collaudate promesse.
Insomma, qualcuno crede che si sia ad un punto di svolta e che le elezioni siano in vista. Od almeno possibili a breve.
Qualcuno non ci crede ma fa finta di crederci.
Ed in questa Amantea stagnante sappiamo che c’è da aspettarsi di tutto.
Ed allora perché no?
Qualcuno ha notizie che potrebbero rendere tutto possibile.
Qualcuno è stanco di aspettare che Amantea muoia di inedia e vorrebbe fare qualcosa per salvarla.
Qualcuno vuole cambiare il padrone perché quello attuale non ha rispettato gli impegni assunti.
Addirittura qualcuno sussurra che la azione di recupero dei tributi da parte dell’amministrazione Sabatino abbia toccato poteri forti che cominciano a reagire.
Insomma di tutto e di più.
Due i problemi.
Il più grosso è chi è capace di essere così rappresentativo da candidarsi a sindaco potenziale in un panorama difficile come quello di questa Amantea piena di debiti e sull’orlo del dissesto?
Chi sarà capace di mandare avanti una macchina comunale con un apparato tecnico ed amministrativo precario ed inefficiente e con un organico di Polizia altamente insufficiente?
Chi sarà capace di fare davvero il sindaco per la città e non per se stesso e la propria vanagloria?
E chi sarà capace di perdere le elezioni senza mancare al patto elettorale con una comunità che ha bisogno di verità, di giustizia, di equilibrio sociale, ma anche di sviluppo e di futuro?
Tutti, dirà il lettore. Tanto ad Amantea nessuno paga per i propri errori e nessuno ha mai responsabilità! E se non fosse più così?
Già bella domanda!