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funeraliL’ASSOCIAZIONE RIVOLGE UN APPELLO AI COMUNI, ALL’ANAS SPA ED AL GOVERNO: BISOGNA INTERVENIRE PER EVITARE ALTRE VITTIME E FERITI GRAVI SULLA S.S.106

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende evidenziare, con estrema rabbia ed immenso dolore, che negli ultimi 3 mesi sulla strada Statale 106 in Calabria, sono otto le persone che hanno perso la vita ed il bilancio diventa ancora più grave se consideriamo che sono tutte molto giovani.

Il 22 ottobre 2017 a Cirò (KR), abbiamo perso Grazia Cittadino di 6 anni, il 17 novembre a Villapiana (CS), Lucrezia Brunacci di 30 anni, il 26 novembre ad Ardore (RC), Emanuele Todarello di 16 anni, il 26 dicembre ad Isola di Capo Rizzuto (KR), Sapron Y. di 18 anni, il 31 dicembre a Portigliola (RC), abbiamo perso Balde Aly di 17 anni, il 6 gennaio Vincenzo Gatto di 46 anni deceduto a Villapiana (CS), l’8 gennaio a Condofuri (RC), Antonella Tripodi di 34 ed, infine, il 20 gennaio a Locri (RC), abbiamo perso  Pasquale Sgotto.

L’Associazione sottolinea che questa drammatica e tragica evidenza non è assolutamente da considerare una novità. Tutt’altro. Basti pensare che nel 2016 furono otto le vittime nel solo mese di agosto: Herde Yanosch di 30 anni, Fabio Capalbo di 27 anni, Lorena Lopilato di 24 anni, Pasquale Papaleo di 25 anni, Vittoria Lopilato di 23 anni, Roberto Santini di 51 anni, Rossana Sardiell di 46 anni e Marco Santini di 19 anni.

Rispetto all’enormità di quanto accade ormai da sempre sulla strada Statale 106 vogliamo altresì rimarcare che l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” svolge ormai da anni una grande funzione di educazione stradale e di rispetto delle regole del codice della strada, sia nelle scuole che sui social network. Tuttavia, riteniamo che sia necessario ben altro.

I Comuni non possono continuare a considerare la strada Statale 106 nelle tratte di loro competenza come delle aree estranee e quindi soggette a non essere pulite, illuminate e adeguatamente tenute in sicurezza. Basta alle logiche di immobilismo sempre legittimate dall’idea che su queste aree di S.S.106 debba necessariamente intervenire l’Anas Spa. Ai Sindaci che peraltro gravano in condizioni economiche non indifferenti rivolgiamo un appello: o provvedete oppure se non siete in condizione unitevi, recatevi dai rispettivi Prefetti e rassegnate in blocco le dimissioni!

All’Anas Spa chiediamo un maggiore impegno: sono necessari interventi di messa in sicurezza precisi e puntuali dove serve. A tal proposito ricordiamo che solo nel 2017 l’Associazione ha inviato oltre 30 segnalazioni e tra queste più della metà si riferiscono a criticità evidenti e pericolose.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, infine, rivolge un accorato appello al Governo: non è più il tempo delle inutili e sterili discussioni nei tavoli tecnici. È venuto il tempo di agire: è necessario avviare l’ammodernamento della S.S.106. L’Associazione è certa che questo appello, ormai riproposto da anni, possa essere soddisfatto al più presto altrimenti sarà evidente una responsabilità politica e morale da parte di quanti hanno male operato al fine di legittimare quanto avviene sulla S.S.106 in Calabria da sempre ed è da sempre immutato. 

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 23 Gennaio 2018

Associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106"
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A Cosenza in queste ultime settimane si è ritornato a parlare dei famigerati fondi ex Gescal, che dovevano essere destinati alle case popolari e che invece sono stati utilizzati per altro. A Cosenza, come tutti sapete, sono stati “investiti” nella costruzione di un nuovo ecomostro (come se non ne avessimo già abbastanza) ovvero il ponte di Calatrava.

Ma la magistratura sta indagando sui fondi ex Gescal anche in quel di Vibo Valentia e mai come adesso tornano di attualità le notizie che erano state diffuse nel mese di luglio dello scorso anno.

Un ex assessore regionale, un direttore generale della Regione Calabria, un ex commissario dell’Aterp, funzionari ed imprenditori. C’è di tutto nell’elenco dei sedici indagati dell’inchiesta portata avanti dalla Procura di Vibo Valentia a seguito delle articolate indagini messe a punto dalla Guardia di Finanza. Secondo l’accusa sarebbe stato costruito con i fondi ex Gescal a seguito di un bando regionale costruito ad hoc. Da qui il sequestro di beni per un valore complessivo di quasi 800 mila euro.

Il provvedimento è stato notificato all’ex assessore regionale ai Lavori pubbliciGiuseppe Gentile, al direttore generale della Regione Calabria Domenico Pallaria, all’ex commissario dell’Aterp di Vibo Antonino Daffinà, all’imprenditore di Stefanaconi Nazzareno Guastalegname e a quello di San Calogero Antonino Stagno e all’ingegnere Antonio Capristo.

Tra gli indagati figura anche l’ex direttore generale dell’Aterp di Vibo Giuseppe Maria Romano.

I NOMI DEGLI INDAGATI

1) Antonino Daffinà, 56 anni di Vibo Valentia, ex commissario Aterp

2) Nazzareno Guastalegname, 67 anni di Stefanaconi, imprenditore

3) Antonino Stagno, 46 anni di San Calogero, imprenditore

4) Giuseppe Maria Romano, 68 anni di Tropea, ex direttore generale Aterp

5) Emilio Minasi, 64 anni di Cosenza

6) Giuseppe Raffele, 49 anni di Soverato

7) Luciano De Pascali, 59 anni di Vibo

8) Domenico Maria Pallaria, 58 anni di Curinga, direttore generale Regione Calabria

9) Antonio Capristo 58 anni di Rossano

10) Giuseppe Gentile 73 anni di Cosenza, ex assessore regionale

11) Nicola Concetto Barbuto, 70 anni di Vibo

12) Vito Caglioti 76 anni di Soriano Calabro

13) Nicola Bosco 76 anni di Catanzaro

14) Giuseppe Pepe, 71 anni di Vibo Valentia

15) Michele Montagnese, 72 anni di Vibo Valentia

16) Serafino Fiamingo, 41 anni di Zungri

Da Iacchitè

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La domanda si impone dopo la lettura dell’appassionata lettera pubblicata da Il Corriere della Calabria, scritta da un gruppo di docenti, dirigenti e operatori della scuola calabrese, dl titolo «Un errore l’esonero di Federica»

 

La rimozione dell’assessore Federica Roccisano, che tra le sue tante pesantissime deleghe aveva anche quella della scuola, pesa come un macigno sui destini della scuola calabrese.
Mai come in questi anni noi docenti avevamo finalmente potuto sentire una presenza così sinceramente vicina.

Capace di ascoltare, di mettersi veramente alla pari con tutti: dirigenti, operatori, docenti, alunni!

Sì, proprio così: Federica (per questo era per noi, senza titoli e sottotitoli) era riuscita a svelare un volto nuovo, un volto veramente umano del fare scuola e del fare politica. Come lei amava ripetere, la centralità della formazione, della lettura, dell’istruzione e dell’educazione alla cittadinanza stavano finalmente prendendo spazio, riuscendo a dare fiducia a chi ormai si aspettava ben poco dalla politica regionale.

Questa è stata la prima irrinunciabile lezione che Federica Roccisano ha saputo dare a noi tutti: “restiamo umani”! Poi, solo dopo, vengono le “cose”, i fatti, le iniziative, i finanziamenti, le opportunità. Mezzi, mai semplicemente fini, della sua azione politica.

Federica ha saputo in questi anni riconoscere con indipendenza il merito, le responsabilità, la qualità.

Ha saputo dare spazio a quel tanto di buono, di propositivo e di bello, che la scuola calabrese sa offrire e mettere in campo ogni giorno, in termini di inclusività, accoglienza, dialogo, cittadinanza. Valori fondanti della nostra società, che il suo modo gentile ed accogliente di operare e di “essere” ha saputo alimentare e incoraggiare. Le sue sollecitazioni erano costanti: nella creazione di reti, di progettualità, di idee. Una gestione competente e “creativa” che si era fatta spazio anche a livello nazionale, in occasioni importanti, con la presenza delle più alte istituzioni scolastiche e di grandi personalità. Con Federica Roccisano la scuola calabrese stava faticosamente imparando ad uscire dal letargo, a proporsi: a partire dalle “positività”, ma senza nascondere mai al contempo le criticità e gli affanni.

Ma evidentemente non è bastato il consenso e l’entusiasmo che la presenza di Federica aveva saputo generare, nei più diversi contesti in cui operava instancabile, non risparmiando viaggi, trasferte, entusiasmo, partecipazione sempre sincera e attiva, mai di circostanza. Non è bastata la sua autenticità umana e professionale…

E il suo triste “esonero” ci dice l’amarezza di questa breve ma bellissima “utopia” che ha attraversato - come un’anomalia, come uno strano “errore” diceva qualcuno - i cieli sempre grigi della politica regionale calabrese.

Un’utopia feconda, che ha saputo aprire spazi davvero infiniti, di dialogo, di speranza, di energie positive, che sarà veramente dura soffocare con una fredda e insensata nota stampa.

Gli attestati di stima che da più parti della scuola calabrese sono venuti fuori sui media e sui social e che si susseguono instancabili stanno a testimoniare che, laddove il bello e il buono emerge, anche in politica, alla fine sarà sempre e comunque destinato a vincere, nonostante tutto.

È questo ciò che ogni giorno ancora ci impegniamo a insegnare ai nostri figli e ai nostri alunni. E in questo, cara Federica, sappiamo di poter contare ancora, sempre e comunque, su di te.

Seguono le firme:
Maria Salvia (Dirigente scolastico)
Massimo Iiritano 
Evangelos Alexandris
Antonella Rotundo
Francesco Bevilacqua
Francesco Cuteri
Felice Foresta
Valentina Femia
Raimonda Bruno
Maria Vittoria Avolio
Luna Renda
Chiara Milano
Cristina Iannuzzi
Andrea Mamone
Elisa Calascione
Rosarina Anello
Maria Rosaria Russo
Silvana Amodeo
Sandra Barberi
Monica Abussi
Maddalena Scolieri
Annunziata Volpe
Angela Petrassi
Angela Tramontana
Barbieri Angela
Marisa Catania
Carmela Riso
Maria Cavallaro
Marina Dedeo
Cristina Falcomatà
Saveria Scordamaglia
Costanza Maria La Gamba
Isabella Puntoriero
Lidia Pullella
Iolanda Mustacchio
Mario Muscia
Carmela Campisi
Maria Rosa Porretta
Antonella Rubino
Domenico Stella
Adriana Barbi
Massimo Campisano
Simone Gentile
Patricia Musco
Valeria Tredici

NdR Non conosciamo chi ha redatto la lettera, né chi l’ha sottoscritta, né le ragioni, né crediamo che in tal modo si pensi di far tornare Oliverio sui suoi passi.

Ed allora è facile credere che si voglia fare una lista per le prossime elezioni regionali, a capo della quale porre proprio Federica Roccisano e tanti dirigenti, docenti, personale vario e magari genitori di alunni.

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