Il Maestro Riccardo Muti è quel legame sempre vivo e crescente con la Calabria, un sentimento che lo riporta a distanza di due anni ad un evento di musica classica organizzato a Roccelletta di Borgia (Catanzaro).
Questi gli Amanteani che verranno diretti dal Maestro Muti: Samuela Guido (Oboe), Daniel Ibarra (Tromba), Domenico Guido (Clarinetto), Chiara Giampà (Clarinetto), Mirko Suriano (Eufonio), Eufrasia Marina Scudiero (Sax), tutti provenienti dalla Banda Musicale "Francesco Curcio" di Amantea
AMANTEA (CS) – Dopo appena due anni, sempre a titolo gratuito, il noto maestro regalerà domani sera alle 20,30 presso il parco archeologico “Scolascium” a Roccelletta di Borgia (CZ), un concerto intitolatato “La musica non solo forma ma salva”.
L’evento vedrà coinvolti centinaia di giovani musicisti provenienti dalle più prestigiose bande e orchestre di fiati dell’intera regione.
A rappresentare nuovamente la provincia di Cosenza saranno solo XX elementi, tutti provenienti dall’Associazione Banda Musicale “Francesco Curcio” di Amantea (CS).
Questi i nomi dei giovani amanteani scelti: Samuela Guido (oboe), Daniel Ibarra (tromba), Domenico Guido (clarinetto), Chiara Giampà (clarinetto), Mirko Suriano (eufonio), Eufrasia Marina Scudiero (sax).
La scelta ricaduta ancora sui giovani della Curcio entusiasma l’intera associazione e premia i sacrifici del maestro Alfonso Perri Altomare e del direttivo presieduto da Vittorio Politano.
Nota Stampa dell'Associazione Banda Musicale - “Francesco Curcio” - Città di Amantea (CS)
Questo è il comunicato del PD nazionale Area Renzi:
“La riunione di ieri, giovedì 24 luglio, presso la sede nazionale del Pd, alla presenza del vicesegretario nazionale del pd Lorenzo Guerini, del segretario regionale del pd calabrese, Ernesto Magorno, del sottosegretario sen Marco Minniti, di parlamentari, consiglieri regionali e dirigenti del pd calabrese, ha preso atto, con forte rammarico, dell'insuccesso della candidatura dell' avvocato Massimo Canale alle primarie per la presidenza della Regione Calabria.
Candidatura unitaria, forte e vera, proposta dai vertici del pd calabrese e condivisa dal vicesegretario nazionale Lorenzo Guerini che l'ha fortemente sostenuta fino all'ultimo momento.
La candidatura è stata poi condivisa da altre aree della minoranza pd, ma respinta dalla parte dell'ex area-Cuperlo che sostiene la candidatura di Mario Oliverio.
La candidatura unitaria di Massimo Canale avrebbe potuto rappresentare un momento di straordinaria unità e compattezza del pd calabrese, secondo gli auspici della segreteria nazionale del partito.
Preso atto di tutto ciò, e ringraziato l'avv. Canale per la disponibilità e la sensibilità dimostrate, è stato deciso di convergere sul sindaco di Pizzo Calabro, Gianluca Callipo, quale candidato alle primarie del centro-sinistra per la presidenza della regione.
Si tratta di una scelta giovane e di fortissimo rinnovamento, capace di dare vita ad una vera e propria svolta generazionale, programmatica e culturale, come mai si era visto prima in Calabria.
Pd- Area Renzi Calabria .”
NdR. Vi chiederete perché parliamo di due Calabrie, vero? Stiamo ricordando la Calabria Citra flumen Nhetum e di Calabria Ultra flumen Nhetum.
Sotto il dominio francese la Calabria citra era suddivisa nei seguenti distretti:
- Distretto di Cosenza dal 1806;
- Distretto di Castrovillari dal 1806;
- Distretto di Rossano dal 1806;
- Distretto di Paola istituito nel 1816 in sostituzione del distretto di Amantea (istituito l'8 dicembre 1806).
E guada un po’ tutto il resto era la Calabria ulteriore.
Anche oggi sotto il dominio renziano la calabria ha due potenziali governatori simbolo di due distinte Calabrie
La calabria della montagna l’uno e la calabria del mare l’altro
La calabria del caciocavallo il primo e la calabria del tonno il secondo
La calabria stanziale l’uno e la calabria del viaggio e dell’avventura l’altro
La calabria del passato il primo e la calabria del futuro il secondo
Ma forse non è così; forse sono soltanto due facce del potere.
Però una forte differenza c’è .
Il primo ha già la sua corte i suoi vassalli, i valvassori, i valvassini ed al di sotto tutti noi gli schiavi a lavorare e produrre.
Il secondo ancora no e non sappiamo se li vuole
W la Calabria libera e democratica.
Caricat! Puntat! Fuoco!
Il gruppo di fuoco di Legambiente, ogni anno, puntuale come la mano fredda della morte che si allunga scarna ed ossuta per ghermirti, si prepara e fa fuoco sul mare calabrese.
E la Calabria, posto che sia stata o sia ancora viva, muore sotto la gragnola di colpi.
E come se non bastasse Legambiente, ci sono i “legambientisti” che riportano integralmente queste informazioni , percentuali comprese.
Nessuna analisi critica, nessuna riflessione, come è abitudine in Calabria per una stampa che si definisce “libera”.
Né parla chi rappresenta la regione , e soprattutto i comuni .
La storia è sempre la stessa.
Legambiente dice la “sua” verità, Arpacal dice la “sua” verità. La regione Calabria tace, i comuni non sanno nemmeno la notizia, i Calabresi storditi non sanno a chi credere e se sono vicini vanno a vedere il mare , se sono lontano parlano di un mare gravemente inquinato.
Di cosa parliamo?
Del fatto che ogni anno la Goletta di Legambiente scende in Calabria e preleva campioni di acqua di mare e li trova sempre terribilmente inquinati al punto che i titoli di alcuni siti web ( parliamo di http://www.calabriapage.it) esemplificano con il seguente titolo: “I calabresi possono “scordarsi” del mare: la depurazione in forte crisi. Monitoraggio Lega Ambiente, 80% fuorilegge”.
Insomma Legambiente effettua 24 prelievi di cui ben 19 alla foce di fiumi, fiumare e canali così ripartiti
7 in provincia di Reggio Calabria, due dei quali positivi Melito di Porto Salvo e Motta San Giovanni e 5 negativi di cui 2 nel comune di Reggio, 1 a Villa San Giovanni , 1 a Gioia Tauro , 1 a San Ferdinando .
5 tutti inquinati in provincia di Cosenza, Diamante , Bonifati , Guardia Piemontese , Paola Villapiana
5 in provincia di Vibo Valentia tutti inquinati Pizzo Calabro ,Vibo Valentia , Nicotera , Joppolo , Ricadi,
3 in provincia di Crotone inquinati a Crotone, Isola Capo Rizzuto e 1 positivo a Cutro
4 in provincia di Catanzaro inquinati a Sellia marina Catanzaro e 2 positivi a Gizzeria e Cropani
Non solo ma Legambiente forte di tale risultato divide 19 per 24 ed ottiene non 79,16% ma 80 % di mare inquinato
Insomma un mare da buttare secondo Legambiente ed i legambientisti.
Eppure in Calabria ci sono centinaia di comuni costieri
Ed in ogni comune ci sono km e km di spiagge nelle quali magari il mare è pulito.
Ma questo poco importa la Calabria abbia solo il 49,9% di popolazione servita da un servizio di depurazione efficiente mentre tutti i comuni chiedono ai cittadini la tassa per la depurazione!.
Ma che fanno le associazioni dei consumatori? Dormono?
Ahimè ormai da noi la notizia fa notizia solo se è uno scandalo!
E per noi lo scandalo è:
- Una stampa che copia ed incolla senza analizzare la notizia
- Un Arpacal che non parla ( od una stampa che non riporta la notizia)
- Un assessorato regionale all’ambiente che non contesta Legambiente
- Cento e passa comuni che sversano fogna negli alvei fluviali e torrentizi e che fanno gli “gnorri” preoccupati che prima o dopo saranno scoperti dalle competenti Procure
- Una legislazione che proibisce di controllare le acque fluviali lungo il corso dei fiumi e dei torrenti per evitare di accertare la gravità degli sversamenti
- La scelta oculata dei punti di prelievo da parte di Legambiente ( per legge-guarda caso- tutti i fiumi e torrenti sono inquinati) .