L’Assessore regionale all’Agricoltura, Foreste e Forestazione Michele Trematerra rende noto che mercoledì 9 luglio 2014, alle ore 17.30, presso la sala conferenze “Candiano” del Centro di Ricerca Cra-Oli di contrada Li Rocchi a Rende (Cs), si terrà la pubblica audizione per il riconoscimento della Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.) "Olio di Calabria", ai sensi del Reg. (UE) n. 1151/2012.
L’Indicazione Geografica Protetta "Olio di Calabria" è riservata all’olio extravergine d’oliva ottenuto da olive prodotte esclusivamente da oliveti Calabresi.Si tratta di un importante passaggio che arriva a conclusione delle procedure nazionali dell’iter di riconoscimento. L’Indicazione Geografica Protetta "Olio di Calabria" è riservata all’olio extravergine d’oliva ottenuto da olive prodotte esclusivamente da oliveti Calabresi.
Alla riunione sono invitati tutti i portatori di interesse (istituzioni, organizzazioni professionali e di categoria, produttori, operatori economici ecc.).“Colgo l’occasione per rivolgere un sentito ringraziamento – ha affermato l’Assessore Trematerra - per l’ottimo lavoro sin qui svolto nell’interesse della nostra olivicoltura, al Comitato Promotore dell’IGP, al Ministero dell’Agricoltura per il prezioso e qualificato supporto tecnico ed amministrativo, e a tutte le figure che ancora contribuiranno al felice compimento di questo progetto”.
dr. Rosario Franco
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Gli 8 artisti vincitori e la prima tappa espositiva al MACA di Acri
Giunto alla sue terza edizione, il progetto Young at Art, promosso dal MACA (Museo Arte Contemporanea Acri), in collaborazione con l’associazione culturale Oesum Led Icima, presenta anche quest’anno delle importanti novità rispetto alle annualità precedenti.
We Art Calabria – questo il sottotitolo scelto per il progetto, dove Art (Arte) va a sostituire tanto il verbo essere (Noi siamo la Calabria), quanto Heart, traduzione inglese di Cuore (Noi amiamo la Calabria) – esplicita l’intenzione di trovare nei giovani artisti il volto e l’anima di un territorio che sta vivendo un profondo cambiamento. I talenti Under 35 che prenderanno parte al progetto espositivo itinerante suddiviso in tre mostre sono: Cristina Comi (fotografia), Maria Rosaria Cozza (fotografia), Antonio Cugnetto (scultura), Rocco Mortelliti (video-arte), Davide Negro (installazione multimediale), Francesca Procopio (fotografia), Paolo Scarfone (opere su carta autoprodotta) e Francesco Votano (pittura). I curatori Massimo Garofalo e Andrea Rodi hanno deciso di premiare la dimensione progettuale dei lavori selezionati, evidenziando la capacità di ciascun artista di portare avanti un discorso maturo e in grado di evolversi nel tempo, pur mantenendo un’importante coerenza concettuale.
Per la prima volta, oltre alla partecipazione alle tre tappe espositive, gli artisti vedranno le loro opere pubblicate su di un catalogo che, assieme a quelli dell’edizione 2014, presenterà i lavori degli artisti selezionati nelle annualità 2012 e 2013 di Young at Art. Altra importante novità è la prestigiosa sede della seconda mostra del progetto espositivo itinerante: dopo la mostra del MACA, che inaugurerà sabato 12 luglio 2014, in contemporanea con l’importante mostra Vasarely – Fontana, le opere degli 8 artisti faranno tappa al MAM (Museo delle Arti e dei Mestieri) di Cosenza, dove verranno esposte dal 27 settembre al 18 ottobre e dove verrà presentato il catalogo delle prime tre edizioni del progetto. L’ultima tappa, come lo scorso anno, si terrà all’inizio del mese di novembre nell’ambito della manifestazione Paratissima, la fiera d’arte contemporanea più visitata d’Italia, dove i giovani artisti avranno la possibilità di incontrare un pubblico stimato in oltre 100.000 unità (fonte: Il Giornale dell’Arte).
Ecco cosa capita quando si pretende di eliminare le province!
Il minimo che ti può capitare è che ti trovi in giro gli ex presidenti che devono trovare una nuova occupazione politica.
Ma non una occupazione minimale quale fare il sindaco di una piccola città pur se con la supponenza della grande città ma con infiniti debiti.
No! .Occorre una occupazione che rispetti il detto latino “ amoveatur sed promoveatur”
Che farebbero diversamente ( a parte le varie presidenze dei grandi enti fallimentari?)
E questo tanto più quando si tratta di una provincia come quella di Cosenza che sembra una regione per abitanti e dimensione territoriale .
Parliamo di quel “Convitato di pietra” che è Mario Oliverio che si è già annunciato come candidato del PD alla carica di Governatore della regione ed a cui tutti vorrebbero dire no perché ingombrante , perché rappresenta il vecchio potere, perché avrebbe sempre ragione non per averla ma perché non ci sarebbe nessuno capace di contestarlo, e che pertanto fa paura al punto da dovergli dire di no ma esserne incapaci.
Né lui fa nulla per smentire il suo diritto divino alla candidatura , anzi. Il suo entourage amplifica i suoi poteri e le sue capacità, fino a mitizzarlo, anzi fino a divinizzarlo e farlo apparire come “colui che tutto sa, colui che tutto può, il salvatore della Calabria e dei calabresi”.
Ma se fosse vero perché mai non si è proposto prima?; perché mai non si è ricorsi prima a lui?; perché mai il PD ( salvo che non significhi il Partito del Dopo) non lo abbia proposto prima?; e come mai oggi i renziani ed i diversamente renziani lo osteggiano?.
E che gioco è quello di blaterare teoremi che hanno bisogno di essere sempre verificati prima; prima che si scopri se l’effetto Renzi vale anche per Oliverio che non è renziani, anzi che sembra antirenziano e che raccoglie tutti gli altri alti renziani.
Già il vero problema( o meglio uno dei veri problemi ) è quello di sapere se i calabresi che hanno portato tanti voti a Renzi vedranno anche in Oliverio il nuovo con il rischio che se così non fosse il PD perderebbe di nuovo la Calabria!
Ma che serve blaterare anche dei nuovi candidati antioliveriani come si è sentito dire a Lamezia nei giorni scorsi in un incontro nel quale sono emersi i potenziali candidati da contrapporre al bersaniano Mario Oliverio.
Demetrio Naccari Carlizzi che ha detto «io ci sto»;
Mario Maiolo che non si è pronunciato sul tema, ma in passato aveva detto «sono a disposizione»;
Peppino Vallone (assente alla riunione), sindaco di Crotone, presidente regionale dell’Anci nonché presidente dell’assemblea regionale del Pd, proposto dal segretario provinciale Arturo Crugliano Pantisano;
Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo, proposto dall’ex presidente della provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi.
E poi ci sono voci che parlano altri due nomi segreti :
un nome segreto, ovvero l’agognato “candidato di superamento”,
un nome segretissimo, “il candidato di superamento del candidato di superamento”.
E per fare questo ci vogliono le primarie?
Possibile che nessuno si renda conto che le primarie non diranno come salvare la Calabria ma solo come continuare a mangiarsela?
E possibile infine che nessuno di questi grandi pensatori politici non venga preso dal sospetto che i calabresi si siano stancati ( un eufemismo) e che di fronte allo stantio, all’usato, al necrotico, e scelgano l’unico nuovo che è il M5S se solo sapranno scegliere buoni candidati?