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In Calabria non si sa più a che santo votarci.

Dopo il fallimento infinito della politica e delle sue derivazioni, ecco che si scopre che la crescita sociale, cultuale e turistica della Calabria “passa” per le Pro Loco.

E per parlarne viene promosso un seminario informativo dal titolo emblematico “Le Pro Loco opportunità di crescita per la Calabria”, per giorno 17 gennaio a Lamezia terme.

Una speranza da non sprecare.

Anzi ci chiediamo come mai non si sia scoperto prima questo nuovo filone capace di dare sviluppo alla nostra disperata terra di Calabria

Appuntamento allora al Grand Hotel Lamezia domenica 17 gennaio alle 10 per sentire insieme ai “ volontari il ruolo strategico di questi sodalizi associativi che grazie al loro buon funzionamento possono rappresentare un valore aggiunto per la crescita sociale, culturale ma soprattutto turistica della regione Calabria.

 

Il programma del seminario è suddiviso in due momenti di dibattito.

Il primo, a partire dalle ore 10, sarà intitolato “Le Pro Loco e le Istituzioni”.

Ad introdurre i lavori Il presidente regionale Unpli calabria, Vincenzo Ruberto. Intervengono: Paolo Mascaro Sindaco di Lamezia Terme, il consigliere regionale Domenico Bevacqua, il consigliere regionale Antonio Scalzo ed il presidente del consiglio Regionale della Calabria Nicola Irto.

 

A seguire la seconda parte del seminario formativo, a partire dalle ore 11, incentrerà l’attenzione sull’incontro con il mondo Unpli.

Introdurrà i lavori Pino Maiuli vicepresidente Unpli Calabria.

Relazionano: Bernardina Tavella responsabile del Sc Unpli Nazionale sul Servizio Civile,

Massimo Cogliandro responsabile SC Unpli Calabria e

Stefania Schiavelli responsabile ufficio stampa Unpli Calabria.

Concluderà i lavori il presidente nazionale dell’Unpli Claudio Nardocci.

Modera Soccorso Capomolla, segretario generale Unpli Calabria”

Nessuna notizia ( ancora) sulla presenza della pro Loco di Amantea .

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Abbiamo letto che Magorno darà vita alla consulta del Pd sulla legalità.

Abbiamo anche letto che l’incarico per la costituzione dell'organismo è stato affidato a Cesare Marini.

 

Cesare Marini è sindaco del comune di San Demetrio Corone dove è nato il 27 marzo 1938. Pochi mesi per 78 anni.

Parliamo del “giovane” Cesare Marini che recentemente insieme a Peppino Petronio, già senatore ai tempi di Bettino, Leopoldo Chieffallo, mitico sindaco di San Mango d'Aquino, Sandro Principe, sottosegretario al Governo Amato nell'anno che segnò la svolta della storia d'Italia, il 1992 e, dulcis in fundo, Saverio Zavettieri, deputato socialista dal 1983 al 1994 ed assessore regionale nella giunta Chiaravalloti, ha costituito e presieduto il "Forum Riformista" nato dal gruppo storico del vecchio Psi craxiano calabrese.

 

Magorno ha sostenuto che «L'intento programmatico e progettuale sarà potenziato dallo svolgimento di una due giorni di confronto e approfondimento sulla legalità che chiamerà a raccolta dirigenti, amministratori locali, forze sociali ed esperti del settore che sarà conclusa dall'on. David Ermini, responsabile nazionale del Pd con delega alla Giustizia».

 

Alcune domande a Magorno . Parla di legalità infra od extra PD?

La consulta cioè controllerà la sussistenza della legalità negli atti e nei comportamenti degli amministratori del PD negli enti di ogni livello provvedendo alla necessaria denuncia?

E Marini presterà solo la sua faccia di galantuomo od avrà reali poteri, correggendo chiunque sbagli nelle funzioni nelle quali rappresenta il Patito democratico?

Perché questa consulta? Ha avvertito forte questo bisogno o si tratta di uno specchietto per le allodole?

 

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Abbandonato al pascolo e allo sterco delle mucche il sito archeologico di “Jure Vetere sottàno”, sulla Sila cosentina, dove ci sono i resti della prima abbazia di Gioacchino da Fiore, risalente alla fine del XII secolo.

 

La denuncia arriva dai deputati M5s Dalila Nesci, Paolo Parentela e Federica Dieni, che con un'interrogazione al governo hanno chiesto «iniziative per la piena e naturale fruizione da parte di fedeli e turisti del complesso architettonico dell'Abbazia florense e del sito archeologico di 'Jure vetere sottàno', anche, eventualmente, secondo un percorso di unificazione volto, profittando dell'anno giubilare in corso, alla valorizzazione culturale della figura e dell'opera dell'abate cattolico Gioacchino da Fiore», sotto causa di beatificazione.

 

Nell'atto i parlamentari hanno sottolineato che «il sito archeologico in argomento è stato del tutto abbandonato, la recinzione è in larga misura mancante e i resti dell'antico edificio religioso non risultano coperti, per cui sono esposti a intemperie, vandalismo e ruberie».

Inoltre i deputati M5s hanno ricordato che nella vicina «Abbazia florense di San Giovanni in Fiore, nel tempo oggetto di una grave sottrazione di beni e di spazi, si trova una residenza sanitaria assistita accreditata, benché i locali utilizzati siano di proprietà del Comune di San Giovanni in Fiore, che, pur avendo agito presso il Tribunale di Cosenza per il rilascio, non ha mai ritenuto di revocare in autotutela il certificato di agibilità».

A riguardo, nell'interrogazione i 5 stelle hanno chiesto al ministro della Giustizia se «non ritenga opportuno accertare le cause della lentezza» del «suddetto procedimento» di rilascio e ai Ministri della salute e dell'Economia «se non intendano, per il tramite del commissario per l'attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario della regione Calabria, disporre una revoca delle autorizzazioni regionali alla suddetta residenza sanitaria assistita che fossero in contrasto con le norme e il piano di rientro».

 

Per Nesci, Parentela e Dieni, «il vergognoso abbandono del sito archeologico di Jure Vetere sottàno e la rsa nell'Abbazia florense di San Giovanni in Fiore sono l'esempio dell'ignoranza, dell'indifferenza e dell'incapacità di gran parte della classe politica, a partire dal governatore regionale Oliverio, muto e fermo benché originario del posto».

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