
X agosto, la chiesa festeggia San Lorenzo.
Noi mortali ricordiamo questo giorno famoso perché è il giorno delle stelle cadenti.
Ma di stelle cadenti ce ne stanno tutto l’anno, solo che durante l’inverno e le altre stagioni è difficilissimo vederle.
Alziamo quindi, amici di Tirreno News, oggi 10 agosto, in questa notte magica,lo sguardo verso il cielo per assistere allo spettacolo delle stelle cadenti ed esprimiamo ad occhi chiusi dei desideri.
Si avvereranno? Non lo so di sicuro.
Io, quando ero bambino, guardando le stelle che cadevano ho espresso tantissimi desideri.
Alcuni si sono avverati, altri no.
Anche oggi ogni anno milioni di persone si organizzano e si danno appuntamento sulle spiagge, in collina, in montagna, lontani dai luoghi luminosi, per assistere come facevo io quando ero un bambino allo straordinario spettacolo delle stelle cadenti.
Ma non sono stelle che cadono ci dicono gli astronomi ed è bene precisare.
Quelle che si vedono sono uno sciame di detriti originato da una cometa che penetrando nell’atmosfera a grandissima velocità bruciano e nel cielo lasciano quella caratteristica scia.
Questo giorno del 10 agosto lo ha reso famoso un grande poeta italiano, Giovanni Pascoli, il quale per ricordare il padre Ruggero, ucciso quando ancora lui era piccolino, da una persona rimasta ignota, mentre tornava a casa della sua famiglia con il calesse portando in dono alle figlie due bambole e che ora lo aspettano invano, ha intitolato una delle sue poesie più belle proprio 10 agosto.
Il poeta paragona la morte del padre a quella di una rondine, uccisa senza motivo, mentre tornava al suo nido portando nel becco un insetto, la cena dei suoi rondinini.
Il padre portava in dono due bambole alle due figlie che lo stavano aspettando e venne ucciso, la rondine portava nel becco un insetto ai suoi rondinini che pure loro la stavano aspettando perché avevano fame e venne uccisa.
Il poeta prende spunto dalla notte di San Lorenzo quando le stelle cadono più abbondantemente e lo trasforma in un pianto del cielo che vuole ricordare ogni anno la morte del padre.
Per Giovanni Pascoli le stelle che cadono non sono altro che lacrime del cielo sulla malvagità degli uomini. San Lorenzo, io lo so perché tanto / di stelle per l’aria tranquilla/ arde e cade, perché sì gran pianto / nel concavo cielo sfavilla.
In questi giorni si sono formalizzate, attraverso apposite delibere, la rinuncia delle indennità di carica per un importo pari a 2.578 euro.
Il Sindaco Enzo Scanga, il Vicesindaco Ilaria De Pascale e l’assessore Antonella Mazzotta hanno donato la somma delle indennità delle rispettive cariche amministrative, finalizzate al recupero di monumenti storici, al decoro urbano, alla viabilità comunale ed a tutto ciò che riguarda anche piccole spese economali.
Un importante segnale, in un momento di particolare affanno economico, di chi vuole rendere un servizio al cittadino diminuendo la spesa pubblica.
Non è la prima volta che la giunta guidata dal Sindaco Scanga, compie questi atti verso il proprio territorio ed i propri cittadini in attività e progetti di interesse pubblico.
Abbiamo molte idee, molti progetti da realizzare ma le esigue risorse economiche non ci consentono di far fronte alle tante esigenze che il territorio richiede.
Infatti, nell’ultimo consiglio comunale, tenutosi il 31 luglio 2018, siamo stati obbligati a riconoscere dei debiti fuori bilancio pari a euro 216.137,91 (tra cui la restituzione alla Regione Calabria della progettazione della discarica per 160.000,00 mai realizzata) di debiti fuori bilancio, che si aggiungono ad altri 213.577,06 di un pagamento per azione esecutiva, entrambi relativi alla definizione di vecchi procedimenti legali.
Sicuramente, in futuro, a queste somme si aggiungeranno altre sentenze che metteranno in seria difficoltà le casse dell’Ente.
Nonostante le tante transazioni che sono state stipulate in questi due anni di amministrazione con un successivo risparmio di spesa, nonostante il recupero di somme che si vantavano da altri Enti, nonostante questa amministrazione abbia istituito un “fondo rischi” pari a 100.000, nonostante i tanti risparmi di gestione e di spesa non si riesce a colmare l’emorragia finanziaria.
Non è nel nostro stile indicare un colpevole, ma è palese che questo è il risultato di oltre vent’anni di cause su cause che ora stanno trovando una sentenza definitiva, pertanto a noi resta il cerino in mano di trovare una non semplice soluzione conclusiva per la copertura finanziaria.
Che questo risultato non sia dipeso dall’Amministrazione Scanga è ben chiaro a tutti, ma al contempo si ha la responsabilità politico/amministrativa di cercare ogni alternativa per scongiurare il peggio.
Senza, poi, considerare che non c’è niente di più squallido e squalificante di chi tifa spudoratamente per il dissesto del proprio Ente, sforzandosi di trovare supporti normativi per ostacolare il tentativo dell’amministrazione di evitare il fallimento e sapendo, perfettamente, che il dissesto sarebbe enormemente gravoso per i cittadini, costringerebbe l'ente a ridurre l'organico entro i parametri di legge (max 17 dipendenti e meno servizi), e, comunque, non sarebbe imputabile a questa amministrazione, bensì alle precedenti ed in particolare a quella precedente.
Tutto questo solo per il deplorevole desiderio di poter danneggiare l'immagine di questa amministrazione e, magari, domani, provare a ritornare in carica a moltiplicare i danni già fatti.
La nostra, è un’amministrazione che ha inseguito e raggiunto molti risultati e tanti altri sono in cantiere. Molto presto partiranno tanti lavori relativi a finanziamenti regionali per l’edilizia scolastica, per la depurazione, per il miglioramento della raccolta differenziata, pubblica.
La volontà di rinunciare legittimamente alle nostre indennità nasce anche da questa esigenza, in quanto la voglia di “fare” supera ogni difficoltà e si farà di tutto pur di raggiungere i nostri obiettivi.
Nel centro storico di San Pietro in Amantea domenica 29 luglio ore 19.00 presso la Sala Polifunzionale Museo Arte Orafa si terrà la premiazione del primo premio letterario Ines Nervi Carratelli
L’evento è organizzato dalla pro Loco San Pietro di Amantea, con il patrocinio del comune di San Pietro in Amantea, la Fidapa sezione di Amantea, l’Unione nazionale delle pro Loco d’Italia
Il programma prevede i saluti :
-di Francesca Guido Presidente della pro loco San Pietro di Amantea
-di Gioacchino Lorelli sindaco di San Pietro in Amantea
-di Antonello Grosso La Valle consigliere nazionale UNPLI e presidente provinciale Cosenza
-Franca Santelli presidente Fidapa sezione di Amantea
Seguono gli interventi di:
-di Francesco Gagliardi Scrittore/storico
-di Franca Dora Mannarino. Fidapa distretto sud/ovest
Le conclusioni sono affidate a Giusy Porchia
Saranno presenti:
-Angela Napoli già onorevole della repubblica
-Silvana Ferrentino giudice del tribunale di Cosenza che premierà i vincitori del premio di poesia.
Si terranno , inoltre:
-Una mostra fotografica dal titolo “Donne di un tempo” a cura di Antonio Cima;
-La consegna di una targa di merito ad una donna del nostro tempo;
-Lo spettacolo di danza Kalavris del gruppo Al Mantiah Ballet.