BANNER-ALTO2
A+ A A-

Sabato mattina presso l'Istituto Comprensivo Statale di Belmonte Calabro, in particolare presso i plessi di Belmonte paese e Fiumefreddo Marina, tra l'entusiasmo degli alunni, alla presenza del Maggiore Angela Polillo del Reparto Carabinieri Biodiversità di Cosenza , sono state affidate le ultime due testuggini del Progetto di Educazione ambientale "la tartaruga va a scuola" promosso dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Cosenza

, guidato dal Ten Colonnello Gaetano Gorpia, dai Club Lions di Castrovillari e Cosenza Rovito Sila grande.

Conclusa la prima fase, quella relativa agli affidamenti, il progetto, che vede il coinvolgimento di 7 istituti, 22 classi e circa 370 alunni, dal tirreno allo ionio, dal Pollino alla città di Cosenza, ripartirà a pieno ritmo con l'arrivo della primavera e con il risveglio dal letargo delle testuggini, quando i militari Forestali congiuntamente ai Lions del territorio faranno attività di Educazione ambientale presso le scuole che hanno aderito al progetto.

Belmonte Calabro 3 dicembre 2018 –

Leggi tutto... 0

Dopo i 650 mila euro ottenuti per il rifacimento delle scuole medie elementari e materne del Centro storico, i cui lavori sono iniziati ad ottobre, Longobardi beneficia di un altro congruo finanziamento, questa volta per le scuole elementari e materne del plesso di Longobardi Marina.

 

L’importo è di 546 mila euro.

La richiesta dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giacinto Mannarino, era stata fatta ad inizio 2017, rispondendo ad una manifestazione d’interesse regionale del 2016, con un certosino lavoro propedeutico che aveva preceduto tale richiesta, il cui progetto era stato approvato dalla Giunta comunale.

Il progetto, ritenuto valido dalla Regione Calabria, era stato approvato con delibera di Giunta comunale n. 24 del 30 marzo 2017, e recava come oggetto “Adeguamento sismico e degli impianti tecnologici della Scuola dell’Infanzia e Primaria di Longobardi Marina”.

Fin dai primi anni in cui si è insediata questa amministrazione comunale (giugno 1999), si è dato sempre priorità all’accesso ai finanziamenti regionali ed europei.

Longobardi è uno dei comuni calabresi che più ha realizzato opere pubbliche beneficiando di entrate terze, cioè non gravanti sul bilancio comunale.

Sono oltre 10 milioni di euro, infatti, le somme spese per opere pubbliche realizzate in questi anni, di cui più della metà provenienti da “enti terzi”.

Un’altra nota positiva e molto importante, è che il progetto è stato realizzato dall’Ufficio tecnico comunale (Ing. Carnevale), per cui il costo della progettazione è notevolmente ridotto e saranno, quindi, maggiori le somme rimanenti per i lavori.

Leggi tutto... 0

Riceviamo e pubblichiamo:

Ai lettori di Tirrenonews che hanno aperto le mie precedenti lagnanze vorrei far loro conoscere, attraverso la missiva del 19.12.2017 e posta in visione, il singolare linguaggio che solitamente adotta il sindaco di San Pietro in Amantea verso le persone non di suo gradimento.

Della prima, contrariamente a quanto il sindaco afferma, lo scrivente è stato solo recentemente soddisfatto. Sulla seconda parte ecco cosa ha risposto il cittadino Ferruccio Policicchio.

“Nella seconda parte della nota n. 2989 del 19 dicembre 2017, tentando di rispondere a degli interrogativi relativi alla delibera di Giunta n. 45/2017, così si è espresso:

(…) «Anche un cieco si sarebbe reso conto che si tratta o di un refuso o di un copia e incolla sbagliato. Può capitare a chi “fa”. E può sfuggire la correzione. L’atto è pero in sé è inoppugnabile atteso che(…)».

La sottolineatura nella citazione è stata inserita per evidenziare un altro “refuso”.

Si dia una regolata: o si tratta di un refuso o di un copia e incolla sbagliato. I “refusi”, anche se non ha idea di cosa siano, come lei l’intende, negli atti emanati da codesta amministrazione si susseguono, da rigo a rigo, da atto in atto, rincorrendosi uno dietro l’altro. Ed è proprio vero che: «Non è la solita pagliuzza. È peggio». Anzi, È MOLTO PEGGIO!!!

In ogni caso, eccellente giustificazione per un amministratore, ma non altrettanto per chi non è cieco. Quindi, stando al suo modo di esprimersi: «Tutto perfetto. Ottimo. Grazie. Aspettiamo, gradevolmente, altri interventi del genere». (nota del 23.2.2016 protocollo n. 285)

Sarebbe bastato una banale richiesta di scuse. Di un gesto di umiltà non è morto mai nessuno, nemmeno chi «FA» e che viene pagato perché «FACCIA» BENE!!!!!!!!!!

Purtroppo l’ignoranza, i cui sintomi sono: cattiveria, presunzione, invidia e cattiva educazione, è una patologia che colpisce molti.

Invece ha ancora osato scomodare, parlando al plurale e non capendo s’è un plurale maiestatis o sta scrivendo in compagnia sotto dettatura (ancora un refuso!!!???), un capolavoro della nostra letteratura dicendo: «il personaggio che più ci ha colpito e che ci ispira non è esattamente “Azzecca Garbugli”. E nemmeno le “Donna Prassade”. Da cui preferiamo stare alla larga.»

Curioso: due personaggi secondari del romanzo. (Piace ricordare che il marito di donna Prassede non credendo alla peste morì di peste).

Vuole cortesemente essere più chiaro ed esplicito sul chi e quante sarebbero le «Donna Prassade» a cui fa riferimento?

Io, invece, tra i personaggi del noto romanzo, sono stato colpito da don Rodrigo e dai suoi “bravi”. Personaggi che l’etica personale impone di non condividere, ma di respingere e combattere come fece, al contrario di don Abbondio, fra Cristoforo. Ed ecco perché!

Don Rodrigo, come lei sa (o loro sanno), era un signore/tiranno.

Il signore/tiranno è un personaggio spietato che prende tutto ciò che vuole. Assetato di ricchezza e di gloria. Inesorabile con gli altri ma indulgente con sé stesso. Un personaggio tipicamente italiano, soprattutto nelle contraddizioni. Oltre che rozzo, è ignorante uomo d’armi o di governo. È spesso un mecenate che si vanta di possedere una cultura che non ha, ma che trova sempre qualcuno ad adularlo e a lasciare ai posteri un suo falso ritratto inzuccherato di lusinghe e di lodi. La sua empietà è tale da non rispettare neppure la santità delle Chiese. Basti dire che i “bravi” della famiglia Baglioni di Perugia (cosa certamente a lei-loro nota) ridussero il duomo di quella città a una specie di caserma dove dormivano, bivaccavano e ricevevano donne di malaffare. Per le stesse funzioni (cosa certamente a lei-loro nota) adibirono anche il palazzo del governo.

Il debole comune a tutti i signori/tiranni sono le donne. Gli piacciono tutte.

Il Nostro preferiva le donne del popolo, odiava i lunghi preamboli e nelle conquiste amorose andava per le spicce, naturalmente non intendeva trovarsi tra i piedi mariti o innamorati gelosi, per cui: “Questo matrimonio non s’ha da fare”.

Il signore/tiranno è detestato per i suoi ordini spietati che, facendosi scudo della legge, esige una ubbidienza totale, immediata, pena la vita. I sudditi lo temono e ne desiderano la morte. Quando muore, il più delle volte, è di crepacuore o per avvelenamento.

Una efficace descrizione dei “bravi” fu data, dallo scrittore e poeta che lei si è preso il lusso di scomodare, all’inizio del noto romanzo, correndo l’anno 1628, quando don Abbondio fece quel brutto incontro per fargli avere la notizia che: “Questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai”.

Purtroppo, ahimé, la descrizione manzoniana di quei due loschi figuri potrebbe benissimo essere applicata a due loro simili del tempo che stiamo vivendo.

I “bravi” furono personaggi di fondamentale importanza nelle grandi famiglie del Rinascimento e oltre, strani servitori pronti, per ordine del padrone, a rischiare in ogni momento la galera o la forca. Questi malviventi che, ponendosi al servizio di un signore/tiranno si assicuravano impunità e sostentamento, erano il prodotto più autentico della società repressiva di quei secoli. Il popolo non soltanto era costretto a sopportare i soprusi dei padroni, ma anche quelli dei loro sgherri. L’arma preferita dei “bravi” era generalmente il pugnale, manovrato con estrema destrezza nell’oscurità, per non essere scoperti. La loro alleata era la vigliaccheria. Colpivano preferibilmente alle spalle e non si ponevano certe limitazioni dell’onore. Il loro nome sottintende ironicamente la stima che di costoro avevano i padroni/tiranni. Non agivano soltanto e sempre per conto dei loro padroni, ma potevano essi stessi spadroneggiare nei domini dei signori/tiranni di cui erano alle dipendenze, senza che alcuna colpa venisse loro addebitata. L’impunità faceva parte della ricompensa.

Si resta in attesa di riscontro.

Se vuole può esporre la presente nell’albo on-line del comune. da parte mia sarà inviata al giornale on-line Tirrene New.

Per brevità e una più facile comprensione, si allega copia della nota sopra citata.

San Pietro in Amantea 20.9.2018. ....................................Ferruccio Policicchio

                                                             

Leggi tutto... 0
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy