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Serra d’Aiello.La ingloriosa fine dell’Istituto Papa Giovanni.
Giovedì, 28 Giugno 2018 09:19 Pubblicato in Basso TirrenoIl tribunale collegiale di Paola ha emesso sentenza di non doversi procedere nei confronti di don Alfredo Luberto e Fausto Arcuri.
Finisce così ingloriosamente il processo nel quale i due amministratori dell’Istituto Papa Giovanni XXII erano accusati di appropriazione indebita.
Secondo il pubblico ministero Maria Francesca Cerchiara della procura di Paola, i due avrebbero intascato un importo complessivo di 1 milione e 822 mila euro, soldi frutto di donazioni rilasciate in loro favore dagli ospiti dell’istituto e circoscrivibili ai ratei delle pensioni.
Il lavoro di annotazione contabile, sostenne l’accusa, era da riferire proprio ad Arcuri che avrebbe messo a bilancio spese di vario tipo delle persone ospiti dell’istituto di Serra d’Aiello.
Per questo aveva chiesto 5 anni di carcere.
Il capo di accusa era stato riqualificato dopo l’iniziale contestazione di peculato.
I legali di don Luberto, Angelo Pugliese ed Emilio Rilangi, hanno dimostrato al collegio giudicante come l’accusa di peculato per il presidente dell’istituto Papa Giovanni XXIII non fosse fondata.
Secondo loro essendo l’istituto una fondazione di diritto canonico essi non rivestivano gli incarichi di pubblico servizio.
Anche per questo, probabilmente, sono scattati i termini della prescrizione.
Finisce così davanti agli organi giudicanti di primo grado , per i due imputati, l’ esperienza giudiziaria.
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Riceviamo la seguente nota partecipataci dall’architetto Filippo Vita ed ovviamente la pubblichiamo senza assumere responsabilità su quanto dichiarato:
“DISGRAZIA AMANTEANA
Nel 1976 vivevo in tempi universitari a Firenze.
In periodi post esami mi dedicavo a vendere a Piazzale Michelangelo, ma anche a Ponte Vecchio o in rare occasioni al mercato del Porcellino, insieme a tanti nostri amici di nazionalità e culture diverse, piccole produzioni manuali.
Se devo essere onesto ( e anche un pò in colpa) ho condiviso parte della mia vita con un indecente mediorientale che si chiama Adib Naimet Allah Fateh Ali che faceva piu soldi di me da commesso ai banchi sotto gli Uffizi.(ognuno ha i suoi peccati).
Prendevamo spunti ognuno dell'altro.
La sinistra povera e creativa.
Una di queste sere in cui noi con le nostre "bagattelle" da caricare sull'autobus, che erano valigette, borse di plastica , zaini contenenti il nostro lavoro quotidiano ci mettevamo sul nostro autobus é successo qualcosa mi ha insegnato dignità e decenza.
Un anziano disabile dopo aver bacchettato con la sua stampella il mezzo il cui conduttore non si era fermato (secondo me non lo aveva visto) rifiutava il passaggio in automobile di un signore che si era offerto di accompagnarlo a casa.
Aspettando oltre un'ora affinche' arrivasse il medesimo conduttore, prendere i suoi dati e denunciarlo. Esempio di sofferenza associata a dignita'.
Anno 2018 sud Italia Amantea
C'e' un assesore comunale, predisposto a questo ruolo, che chiama un operatore culturale e gli chiede semmai quest'anno hanno intenzione di fare qualcosa.
Costui , l’operatore arrogante gli chiede: ma tu che mestiere fai? Possibile che da settembre scorso non hai manco letto le carte protocollate che ti ho mandate? Che mestiere fai?
Il tipo non particolarmente simpatico incalza la nostra assessora e gli chiede: ma insomma ci date il permesso di usare per quei giorni questo parco o no?
Te le vuoi leggere queste carte te ti ho inviate fin dal mese di settembre?
A questo punto interviene il nostro sindaco che anzichè chiamare il suo assessore e chiedere spiegazioni come un buon padre di famiglia, con metodi diciamo… meridionali contatta personalmente l'antipatico, magari pure un pò extracomunitario.
Lo offende e gli dice di andarsi a fare il suo festival a Belmonte.
Come si era permesso di offendere la sua collaboratrice.
Stamattina poi il suggello. La replica del segretario del PD.
La risposta di un giovanotto partitico che come al solito non si sa bene di cosa si occupi. Che si indigna e addirittura si sente offeso. Ma non da risposte.
Ma a grutta cià dati o no. Ehhh ma tu china si? Ti vo litigare.
TU HAI BISOGNO DI LITIGARE CON ME! Fine giugno.
La premessa era funzionale alle esperienze, gli errori (tanti) della nostra vita. il divertirci su quello che siamo riusciti a costruire su questo prato che è la nostra vita e che l'amministrazione comunale di Amantea ha pensato bene di proporre come nuovo modello di verde urbano. Erba dappertutto.
E quanto la gioventu' sia regredita.
DISGRAZIA AMANTEANA”
NdR. Ovviamente se l’amministrazione comunale intendesse rispondere il sito è disposizione.
Giuseppe Marchese
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Belmonte Calabro ed i Borghi della Calabria. Lettera aperta al sindaco
Mercoledì, 27 Giugno 2018 19:36 Pubblicato in Belmonte CalabroRiceviamo e pubblichiamo la seguente lettera aperta dei consiglieri di minoranza Pellegrino, Suriano e Furgiuele al sindaco di Belmonte Calabro:
Al Sindaco
e.p.c. Presidente Pro-Loco
a tutte le Associazioni operanti sul territorio
a tutte le attività produttive ed imprenditoriali del territorio Comunale
Comune di Belmonte Calabro
Oggetto: Bando regionale sulla valorizzazione turistica e culturale dei borghi della Calabria
Determinazione.
La Regione Calabria, in linea con la strategia nazionale sulla valorizzazione dei borghi antichi ha inteso promuovere un Bando di eccezionale importanza con cui si vuole investire sui borghi come “luoghi” di fruizione responsabile e di sperimentazione di nuove forme di ospitalità, di intrattenimento e di socialità unitamente al recupero delle tradizioni, usi e consumi, produzione, enogastronomia e fruizione del paesaggio e dei contesti naturalistici e produttivi.
Sfruttare al meglio detto bando potrebbe rappresentare, per il nostro favoloso borgo antico, una spinta eccezionale e di alto respiro nel rispetto e nel recupero dei luoghi, tradizioni ed in prospettiva di una proposta turistica in linea con i tempi moderni.
L’eccezionalità e l’importanza della proposta, presuppone un’autentica ed allargata partecipazione di tutte le forze politiche e produttive del nostro paese, in primis la PRO-LOCO con il coinvolgimento di tutte le forze sane e con l’aiuto dell’associazionismo locale, evitando, in tal caso, di perseguire sulla vecchia e stantia scia del progetto fine a se stesso e, forse e senza forse, per l’interesse di pochi anzi pochissimi, ma incominciando a pianificare proposte per uno sviluppo armonico e propositivo del nostro territorio.
Non più idee singole e obsolete bensì proposte compartecipate e di spessore che vedono un coinvolgimento ampio del nostro tessuto sociale.
A tal proposito, alla luce di quanto evidenziato, siamo qui a proporre una Assemblea Pubblica con il coinvolgimento di tutti, per incominciare a studiare il bando, individuare nuovi orizzonti e, tutti insieme, proiettare il nostro pregiatissimo borgo antico in circuiti turistici internazionali, nell’intendo di far apprezzare quanto di meglio esiste nella nostra terra calabra, terra amara ma da amare.
Certi che questa nostra richiesta non sia lasciata nel più tetro oblio, sperando che un nuovo modo di impostazione e di programmazione ,con la partecipazione collegiale di tutti i belmontesi, rappresenti l’inizio di una collaborazione utile e produttiva, porgiamo deferenti saluti, con la certezza di incontrarci presto.
Belmonte Calabro li 22/06/2018
I consiglieri Pellegrino, Suriano, Furgiuele
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