Cosenza - Una Squadra del nucleo NBCR regionale specializzata in travasi LPG è intervenuta a Torremezzo di Falconara Albanese frazione del comune di Falconara Albanese in provincia di Cosenza per un serbatoio di GPL rinvenuto sulla battigia.
Il serbatoio della capacità di 3000 Lt e contenente all'interno una cospicua quantità di GPL, trasportato probabilmente dal mare, si era arenato sulla spiaggia.
Allertati dalla guardia costiera e dal Sindaco di Falconara per il tramite del comando provinciale dei vigili del fuoco di Cosenza, il nucleo Nbcr/Lpg di Catanzaro, supportato dalla squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Paola ha provveduto a mettere in sicurezza la zona, eliminare il pericolo dovuto alla presenza del GPL che è stato bruciato in torcia ed infine ad effettuare le operazioni di bonifica del serbatoio.
Quest'ultimo, al termine delle operazioni di intervento che si sono protratte per cinque ore circa, è stato consegnato al personale del comune di Falconara per lo smaltimento.
Non risultano danni a persone o cose.
Arrivano tempi duri per l’Italia.
Ancora una aggressione nelle carceri.
La segnalano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale del sindacato
Solo l’intervento di alcuni colleghi ha evitato conseguenze più gravi. Secondo la ricostruzione dei fatti, un assistente capo della Polizia penitenziaria è stato aggredito da un detenuto nella casa circondariale di Paola dove, al 30 settembre, erano ristretti circa 219 detenuti la metà dei quali stranieri.
Il detenuto di origine albanese si sarebbe scagliato contro l’assistente capo mentre si stava recando nell’apposito locale per fare una telefonata.
Sul posto era presente un altro collega che è intervenuto per cercare di fermare l’aggressore.
Nel frattempo, un altro detenuto, connazionale dell’aggressore, è uscito dalla saletta dove si trovava dirigendosi con aria minacciosa verso gli agenti.
Solo l’intervento dell’ispettore di sorveglianza e di altri agenti hanno riportato la calma.
“Diciamo basta – afferma Durante – a questa situazione inaudita nelle carceri dove, per uno stipendio mediocre, il personale di polizia penitenziaria deve subire violenze quotidiane”.
Ndr E’ gente che deve essere isolata od inviata nel suo paese.
La Compagnia della Guardia di Finanza di Paola (CS) ha scoperto un evasore, che dal 2012 non ha presentato alcuna dichiarazione dei redditi pur avendo conseguito ricavi per oltre 250 mila euro.
I finanzieri hanno smascherato la società “fantasma”,
operante nella provincia di Cosenza ed attiva nel settore della “fabbricazione di porte e finestre in legno”, grazie all‘individuazione “mirata“ del soggetto economico attraverso l’attività di controllo del territorio e l’utilizzo delle banche dati a disposizione della Guardia di Finanza, che complessivamente hanno consentito di sviluppare una specifica analisi di rischio e di rilevare significativi elementi di pericolosità sotto il profilo fiscale, originando una preordinata attività di controllo.
L’attività ispettiva è stata resa particolarmente difficoltosa a causa della parziale esibizione e consegna della documentazione contabile, da parte del contribuente sottoposto a controllo.
Ciononostante, anche attraverso riscontri effettuati nei confronti di numerosi operatori commerciali del settore, le Fiamme Gialle calabre hanno ricostruito la reale posizione fiscale della società, le vendite effettuate e gli utili conseguiti.
Nel corso del controllo, inoltre, è emerso che la società aveva svolto anche l’attività commerciale di “vendita di prodotti per la casa, l’igiene intima, detersivi, etc.”, la quale però non era stata dichiarata al Fisco.
Le fatture di vendita acquisite hanno consentito di calcolare anche i ricavi derivanti da quest’ultima attività “nascosta”.
Al termine del controllo fiscale è stata rilevata, quindi, la mancata dichiarazione di ricavi per 250 mila euro e sono state calcolate imposte evase per circa 67 mila euro. Inoltre, l’amministratore e legale rappresentante della società è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria, per la commissione del reato di “Occultamento o distruzione di documenti contabili” ed ora rischia anche la reclusione fino a sei anni.
Prosegue l’attività da parte della Guardia di Finanza calabrese a tutela dei cittadini e degli imprenditori onesti, al fine di evitare sleali ed illecite concorrenze che sfruttano e si basano su comportamenti illeciti per avvantaggiarsi sul mercato a scapito degli operatori corretti.