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Restano associati alla misura cautelare applicata al momento degli arresti tredici delle quattordici persone finite nella rete dell’operazione Merlino. Unica eccezione, l’imprenditore paolano Salvatore Montanino che – assistito dagli avvocati Vincenzo Fedele

e Pier Francesco Perri – s’è visto commutare gli arresti domiciliari in una meno afflittiva misura consistente nell’interdizione, per 10 mesi, dell’attività imprenditoriale presso la pubblica amministrazione.

Dietro le sbarre, per quanto concerne l’amministrazione comunale del comune tirrenico, rimangono il sindaco Gianfranco Ramundo, il vicesindaco Paolo Cavaliere, l’assessore Paolo Ercole Fuscaldo e il “Merlino”, Michele Fernandez, i cui “magheggi” non hanno assolutamente convinto la Giudice per le Indagini Preliminari (Gip) Maria Grazia Elia.

Malgrado lo sciopero della fame e la volontà a rimanere formalmente alla guida del comune per dimostrare la propria innocenza, la posizione del primo cittadino fuscaldese – difeso dagli avvocati Giuseppe Bruno, Nicola Carratelli e Armando Sabato – resta quella cristallizzata nelle 160 pagine dell’ordinanza sottoscritta dal capo della Procura di Paola, Pierpaolo Bruni, e dai sostituti Antonio Lepre e Teresa Valeria Grieco.

Come già anticipato, l’intenzione di tutto il collegio difensivo dei vari reclusi, sarà quella di rivolgersi al Tribunale del Riesame di Catanzaro, perlomeno per tentare di calmierare le misure applicate sinora, tramutandole in misure più lievi come – ad esempio – gli arresti domiciliari.

Ovviamente, se dal Palazzo di Giustizia Paolano è stata assunta questa decisione, vuol dire che è stato attentamente valutato il rischio di reiterazione del reato e la possibilità di inquinamento delle prove, che i soggetti arrestati – non essendosi dimessi dalle loro cariche – avrebbero potuto mettere in atto.

In cella quindi rimangono

RAMUNDO GIANFRANCO, n. a Fuscaldo (CS)., il 12.11.1956, Sindaco Comune di Fuscaldo (CS);

CAVALIERE PAOLO, nato a Fuscaldo (CS) il 14.2.1974, Vice Sindaco Comune di Fuscaldo (CS);

FUSCALDO ERCOLE PAOLO, nato a Vibo Valentia l’1.5.1973, Assessore Comune di Fuscaldo (CS);

FERNANDEZ MICHELE, nato a Cosenza il 16.04.1958, funzionario del Comune di Fuscaldo (CS) e del Comune di Cosenza;

FIDOTTI SALVATORE, nato a Napoli il 23.07.1970, imprenditore;

PERRI ROBERTINO, nato a Cosenza 13.05.1966, imprenditore;

CAPUTO FRANCESCO, nato a Rossano (CS) il 07.11.1962, imprenditore;

CAPUTO ANTONIETTA, nata a Rossano (CS) il 29.07.1986, imprenditore;

RISULEO GIOVANNI, nato a Rossano (CS) il 21.05.1954, imprenditore;

GIOIA SERGIO, nato a Cosenza, il 14.09.1958, professionista;

DE SIMONE LUIGI, nato a Paludi (CS), il 03.10.1965, imprenditore;

MIRABELLI GIANFRANCO, nato a Rende (CS) il 24.12.1954, imprenditore.

Mentre ai domiciliari resta associato DE SANTO MASSIMILIANO, nato a Castrovillari (CS), il 28.05.1965, imprenditore

Da Iacchite - 15 novembre 2018 Gianfranco Ramundo e Paolo Cavaliere

di Francesco Frangella Fonte: Marsili Notizie

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Cosenza - "A seguito della recente operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Paola che ha disposto l'adozione di misure cautelari nei confronti di 14 persone, tra cui il sindaco ed altri amministratori del comune di Fuscaldo, il prefetto di Cosenza,

Paola Galeone, ha nominato un commissario prefettizio per assicurare la funzionalità dell'ente al quale sono stati attribuiti i poteri del sindaco e della giunta comunale".

Lo rende noto un comunicato stampa della prefettura.

"Il prefetto di Cosenza - prosegue la nota - ha altresì adottato i provvedimenti di sospensione dalle cariche elettive ricoperte, ai sensi del decreto legislativo n. 235/2012 (Legge Severino), nei confronti degli amministratori del Comune di Fuscaldo coinvolti nell'inchiesta della Procura della Repubblica di Paola".

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Corruzione: 14 arresti nel Cosentino, anche sindaco e vicesindaco di Fuscaldo

Quattordici persone sono state arrestate, tra le quali il sindaco, il suo vice e un assessore del comune di Fuscaldo,

 

nell'ambito per reati contro la pubblica amministrazione nel Cosentino.

Contestati, a vario titolo, i reati di corruzione, tentata concussione, indebita induzione a dare o a promettere, peculato, turbative d’asta e di procedimenti di scelta dei contraenti della p.a. e falso ideologico.

Disposto il sequestro di beni ed interdette 2 società dalla contrattazione con la p.a.

Impegnati oltre 100 militari del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Cosenza che hanno eseguito i provvedimenti emessi dal Gip di Paola, Maria Grazia Elia, su richiesta del Procuratore capo della Repubblica Pierpaolo Bruni e dei Antonio Lepre e Teresa Valeria Grieco.

Nel 'mirino' molti appalti pubblici ed affidamenti diretti sia del Comune di Fuscaldo che del Comune di Cosenza, per “lavori, servizi e forniture” di valore complessivo di oltre euro 7,5 milioni.(agi)

In aggiornamento

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