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Grillo è tra i pochi “politici” capace di raccogliere migliaia di persone nei suoi comizi. Molti altri ne hanno poche decine raccolte in stanze più o meno grandi.

Una folla di persone a Catanzaro dove arringa su Monte dei Paschi, confermando, libero di farlo , certo di quanto dice, che si tratta del « più grande scandalo italiano», altro che Parmalat!

Poi promette che appena il Movimento 5 stelle arriverà in Parlamento chiuderà Equitalia; ed è ben capace di farlo. Non altri, visto che tra i loro candidati hanno dipendenti ed altri di Equitalia.

Poi snocciola alcuni passi della sua agenda Tra questi il ” reddito minimo garantito “, cavallo di battaglia della calabrese Enza Bruno Bossio e del PD cosentino!

Ed ancora “ via i rimborsi elettorali” ed anche in questo è coerente visto che “impone” ai suoi di fare politica come si faceva un tempo, per il dovere di aiutare la nazione e gli italiani ; una cosa incomprensibili e alla quasi totalità dei politici di ogni schieramento o partito che dir si voglia, dal parlamento al più piccolo comune, dove vivono resistendo al tempo i professionisti della politica e delle prebende.

Ed ancora si impegna a sopprimere le inutili province, ad eliminare i vitalizi e l'Imu.

E non basta. Parla della giustizia, affermando che «i processi non possono durare anni e gli atti devono essere informatizzati».

E poi sostiene che «più informazione sanitaria e più alti tenori di vita abbassano le spese sanitarie». Il pubblico apprezza, sottolinea con applausi, interviene.

Poi affronta il problema del lavoro e grida che :«Bisogna reinventarlo, ai call center ci vadano i figli della Fornero».

E via di seguito strappando un applauso dopo l’altro

Forse qualcosa sta cambiando anche qui da noi in Calabria. Un mese fa ad accogliere Grillo c’erano manco un centinaio di persone , a Catanzaro oltre mille e sfidando il freddo vento del capoluogo.

E bastano due ore ed un centinaia di km, a Reggio Calabria sono oltre 4.000, nella centralissima piazza Duomo!

E’ ancora caldo delle emozioni di Catanzaro ed attacca subito Monti che definisce “ Bin Loden” italiano sostenendo che “È diventato furbo e lo fa per stroncarmi la carriera. Pensate che parla bene di me. Per questo ho deciso di denunciarlo per diffamazione al contrario. Stanno copiando il nostro programma come, per esempio, la nostra idea del limite di due mandati parlamentari e poi a casa”

E poi Berlusconi sostenendo che “Non bisogna processare il puttaniere per eccesso di puttane, bisogna processarlo per i reati veri”

Poi si scatena e grida vulcanico più che mai ( e come potrebbe essere il contrario avendo di fronte l’Etna e Stromboli) “ Siamo diventati la prima forza politica in Sicilia, e lo saremo anche in Calabria. Abbiamo fatto un miracolo. Questo non è più un movimento. Siamo qualcosa di più. Siamo una comunità. Siamo in guerra, pieni di macerie. Bisogna prendere il paese e ricostruirlo. Ma non ce la facciamo da soli. Ce la faremo solo se stiamo assieme. Dicono che dietro Grillo c'è la massoneria, Casaleggio, c'è la Cia. Ma chi c'è dietro Grillo? C'è solo uno che ha ricevuto tantissimo da persone come voi per 40 anni e vuole contraccambiare un attimo. Questa gente non riesce a capire che qualcuno può fare qualcosa per gli altri senza avere un ritorno economico. Non riescono a capirlo perché non ce l'hanno nel dna. Abbiamo selezionato i candidati con il voto online. Ma quando mai avete visto i vostri rappresentanti? Questi non sono candidati che arrivano da un'altra regione. Sono calabresi. Non abbiamo speso un euro e sono tutti incensurati. Probabilmente metteremo dentro il 55% di donne in Parlamento. E non sono donne con i culi di silicone e le labbra di polistirolo. Sono donne che lavorano, che hanno dei figli. Donne normali, persone perbene e oneste».

Poi fa una promessa ai reggini e scatena l’applauso “Alle prossime elezioni comunali li manderemo a casa. Te lo prometto “. Foto Corriere della Calabria Grillo a Reggio

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Il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa , capolista in Calabria ,nel corso di un incontro politico nella sala Nicholas Green di palazzo Campanella a Reggio Calabria, davanti a simpatizzanti e allo stesso governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha ribadito che l’alleanza tra Udc e Pdl continuerà anche dopo le elezioni.

«Abbiamo iniziato quest’avventura insieme e vogliamo terminarla insieme, ci sono molte cose ancora da fare, sono state fatte cose molto buone, ci sono da affrontare ancora numerosi problemi che noi sappiamo esattamente drammatici. Abbiamo sempre dato una mano a questa regione anche come partito nazionale attraverso interventi al governo, continueremo a farlo con forza perché crediamo che ci sia bisogno di dare una mano alla Calabria e ai calabresi»

«Abbiamo sempre dato una mano a questa regione anche come partito nazionale attraverso interventi al governo, continueremo a farlo con forza»

«Siamo persone serie abituate a rispettare i patti. Abbiamo un accordo con il presidente Scopelliti che vogliamo onorare fino in fondo e questo lo dobbiamo non tanto a Scopelliti quanto ai calabresi».

Guarda un po’!

Sfortunata Calabria che viene perfino derisa dalla politica! Siamo disperatamente ultimi in ogni cosa e dovremmo ringraziare i politici e perfino l’UDC. Ma davvero il signor Cesa vorrebbe farci credere che senza il suo ( e gli altri ) aiuto politico staremmo ancora peggio? Davvero vorrebbe farci credere che l’UDC onorerà il patto assunto con Scopelliti nell’interesse della Calabria ? Signor Cesa ma davvero lei pensa che i calabresi siano stupidi a tal punto?

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L’architetto Bruno Labate, compagno della dirigente del Comune di Reggio Calabria Orsola Fallara morta suicida nel dicembre 2010 dopo essere finita sotto inchiesta per essersi autoliquidata consistenti somme, e’ stato condannato oggi dal gup di Reggio Calabria Tommasina Cotroneo a cinque anni di reclusione.

Doveva rispondere di peculato e truffa per avere intascato i mandati firmati dalla Fallara a fronte di prestazioni professionali non veritiere. Il suo avvocato Pasquale Foti aveva chiesto il patteggiamento ma la procura si era opposta. La difesa aveva quindi optato per il rito abbreviato. Labate dovra’ risarcire il Comune per una somma che supera i cinquecentomila euro

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