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E’ ormai entrata la stagione estiva sulle splendide coste del Vibonese e gli uomini e donne della Guardia Costiera, della Guardia di Finanza del Reparto Operativo Aeronavale e dei Carabinieri di Vibo, continuano incessantemente ad operare in sinergia sotto il coordinamento della Prefettura di Vibo lungo le coste della Provincia, per la verifica del rispetto delle norme sul demanio marittimo, sulle attività da pesca, sugli impianti di depurazione.

Oggi, infatti, le tre pattuglie impegnate in attività di vigilanza lungo la fascia costiera compresa tra Vibo Valentia e Zambrone hanno sottoposto a controllo un chiosco e relativo stabilimento balneare.

All’esito del controllo eseguito dai Militari, il proprietario dello stabilimento balneare non ha fornito la concessione demaniale prevista per l’occupazione di suolo, rilasciata dal Comune competente.

Il medesimo soggetto titolare veniva quindi denunciato per abusiva occupazione di suolo demaniale marittimo di circa 180 mq, con il conseguente sequestro di tutta l’attrezzatura balneare (32 ombrelloni, lettini e sedie a sdraio).

L’esecuzione del Sequestro ha, pertanto, consentito lo sgombero dell’area demaniale marittima abusivamente occupata, tornata nuovamente libera per la fruizione da parte dei bagnanti dello splendido tratto di costa.

Continueranno nei prossimi giorni, i controlli congiunti tra Guardia Costiera, Guardia di Finanza e Carabinieri lungo il litorale di Vibo a tutela del bene pubblico per evitare che cittadini ed imprenditori onesti possano essere danneggiati da comportamenti illegali che agevolano economicamente chi decide arbitrariamente di violare le regole. Le irregolarità riscontrate producono effetti negativi per l’economia locale, già di per sé sofferente, ed ostacolano la normale concorrenza tra le imprese, alterando le regole del mercato.

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Reggio Calabria Terremoto giudiziario al consiglio regionale: L'inchiesta travolge il Consiglio regionale della scorsa legislatura.

Secondo quanto emerso ci sarebbe stata una gestione irregolare dei fondi per i Gruppi consiliari.

Tre gli arresti domiciliari, cinque gli obblighi di dimora e 27 indagati

I Finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno eseguito, su provvedimento emesso dal Gip, tre ordinanze di custodia cautelare degli arresti domiciliari, cinque ordinanze di divieto di dimora nei confronti di altrettanti consiglieri regionali della precedente legislatura della Regione Calabria e il sequestro per equivalente di beni per complessivi 2,5 milioni di euro nei confronti di 27 indagati.

Agli arresti domiciliari, sarebbero finiti l’assessore ai trasporti della passata legislatura, Luigi Fedele e l’attuale assessore al lavoro della Regione Calabria Nino De Gaetano.

Chiesti gli arresti domiciliari per il senatore Giovanni Bilardi del Nuovo Centrodestra, ma la procura dovrà ottenere l’autorizzazione del Parlamento prima di procedere all’esecuzione del provvedimento.

I cinque provvedimenti di divieto di dimora sono scattati nei confronti di un ex autista di Bilardi e di altri quattro ex consiglieri regionali.

Sono accusati di falso e peculato.

In totale sono 27 gli indagati.

Le indagini sono state effettuate anche a mezzo intercettazioni telefoniche e accertamenti bancari,ed hanno consentito di individuare diverse discrasie tra le movimentazioni ed i saldi in conto corrente dei Gruppi Consiliari Regionali degli anni 2010/2011/2012 e quanto documentato mediante le presentazioni del rendiconto” annuale”, celando il corretto impiego istituzionale per cui i fondi pubblici erano stati destinati.

In alcuni casi è stata riscontrata anche la presentazione di una doppia documentazione di spese al fine di ottenere dall’Ente Regionale un doppio rimborso

I dettagli dell’operazione, denominata "Erga Omnes", saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10.30, presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, alla presenza del Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Reggio Calabria Cafiero de Raho.

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Si susseguono i rinvenimenti di residuati bellici inesplosi a causa delle piogge copiose e diffuse sulla nostra Regione.

Il giorno di Pasquetta si è verificato uno “sconcertante” evento nel Comune di Motta San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria.

Le locali Forze dell'Ordine hanno rinvenuto, apparentemente abbandonato casualmente, un residuato bellico, ai piedi del Monumento ai Caduti, nella Piazza a loro dedicata.

L'ordigno non era sporco di terra ma in pessime condizioni di conservazione.

E’ stato subito transennato il Monumento e piantonato dalla Polizia Locale di Motta e dai Carabinieri di Lazzaro.

Attivate le misure urgenti, è stato richiesto l'intervento degli Artificieri dell'Esercito, che sono prontamente intervenuti nei giorni scorsi e con la collaborazione di tutte le Autorità locali, hanno provveduto a mettere in sicurezza l'ordigno.

La munizione inesplosa era una granata d'artiglieria tedesca del secondo conflitto mondiale, da 88 mm, pesante oltre 9 Kg e contenente oltre un chilogrammo di alto esplosivo, una miscela di Tritolo/T4.

Il Capo Team Artificieri del Genio Guastatori caserma “Manes” di Castrovillari (cs) , il Primo Maresciallo Cipriano, coadiuvato dall'Operatore, Sergente Maggiore Aversa, hanno rimosso la stessa granata e ne hanno curato la distruzione per brillamento, in Contrada Pagati, con la collaborazione preziosa del proprietario di un fondo agricolo un Agente della Polizia Locale di Motta.

Le operazioni sono state ostacolate dal forte vento ma con l'assistenza sanitaria della Misericordia di Melito Porto Salvo (RC) e dei Carabinieri di Lazzaro (RC) che hanno curato la sicurezza della zona di brillamento, gli Artificieri Esercito della Caserma "Manes" di Castrovillari, hanno portato a termine il tutto in tempi rapidi.

Il sopraggiungere della primavera e la conseguente ripresa delle attività agricole ed umane , porterà ad un fisiologico aumento dei rinvenimenti di residuati bellici , già previsto dagli Artificieri dell'Esercito Italiano che sono pronti a supportare, con la loro opera, le Autorità territoriali, nel mantenimento della sicurezza dei territori e dei cittadini.

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