Sono anni che cerchiamo di raccontare la verità; tutta la verità. Quella positiva e quella negativa.
Oggi siamo felici di raccontare una verità che incomprensibilmente la giunta Sabatino ha tenuto tutta per sé, senza diffonderla e quindi senza vantarsi di un risultato che le porta onore.
Un risultato del quale avrebbe potuto vantarsi a tutti i livelli, non solo regionali.
Oggi, grazie alla presenza dei commissari prefettizi, la verità è venuta a galla; tutta intera
Parliamo del servizio di Raccolta urbana gestito dalla Multiservizi spa.
Eccovi i dati della RSU del 2016 partecipati dalla Multiservizi.
Amantea ha prodotto:
- 2.577.800 kg di Organico;
- 41.420 kg di cartoni;
- 736.620 kg di carta;
- 972.840 kg di multi materiale ;
- 348.280 kg di Ingombranti
Parliamo quindi di un totale di 4.676.760 kg di rifiuti differenziati
Inoltre ad Amantea sono stati raccolti
- 2.486.760 kg i rifiuti indifferenziati.
I rifiuti totali raccolti ad Amantea sono stati 7.163.520 kg all’anno.
Amantea produce 19.626 kg di spazzatura per ogni giorno dell’anno
La produzione per abitante residente al giorno è quindi di 1,40 kg di spazzatura
Parliamo di 511 kg annui per abitante residente.
I Rifiuti differenziati hanno raggiunto la percentuale altissima del 65,29 % nell’anno, con punte del 71,31 %
Un vanto per gli amante ani, un vanto per la Multiservizi ed un vanto per l’amministrazione comunale.
E non basta . Se si sommano gli sfalci, gli oli, le scarpe ed i vestiti la percentuale sale ancora.
I dati sono meglio apprezzabili se li rapportiamo a quelli generali riportati sul report pubblicato dall’Arpacal il 28 novembre 216:
Tra le province più virtuose, continua a rimanere:
- in testa Cosenza con il 35,61% ( 24,95% nel 2014),
- seguita da Catanzaro con 22,24% (16,17% nel 2014) e
- Vibo Valentia con 18,54% (15,18% nell’anno precedente);
- seguono ancora la provincia di Reggio Calabria con 11,51% (11,34% nel 2014) e
- Crotone con il 11,90% ( 9,97% nel 2014).
La Calabria, nel suo complesso, segna un +7,08 % di raccolta differenziata, passando dal 17,26 % del 2014 al 24,34% del 2015.
Il dato migliore della Calabria nel 2015 è quello della provincia di Cosenza con il 35%.
E non è il massimo che Amantea può fare.
Basta volerlo! Tutti insieme.
Mille le variabili per comporre una lista che partecipi credibilmente alle elezioni.
Mille le regole che sovrintendono alla sua formazione.
La prima è la più importante.
Parte dall’assunto ,molto presente e molto creduto, che tutti potremmo essere politici e non solo locali (un po’ come tutti crediamo di poter essere allenatori della nazionale), perché gli altri, quelli che hanno già fatto il sindaco o l’assessore, non sono certo più intelligenti di noi.
Tutto nasce dal fatto che la politica ti mette in mostra, e chi vuole apparire deve candidarsi.
Il problema della candidatura è che o ti metti a formare, e magari guidare, una lista o aspetti che qualcuno ti chiami nella sua.
Una attesa spesso inutile o quantomeno lunga. Peraltro non puoi nemmeno proporti se prima non ne conosci almeno la sua composizione iniziale.
Per candidarsi e, quindi, per definire la lista c’è un tempo opportuno ed è quello degli ultimi giorni prima delle elezioni; giorni ,ed ore concitati .
E così in quei momenti o sali o resti a terra, sei disponibile a quasi tutto, non guardi nemmeno i nomi e tantomeno chiedi quale sia il programma politico.
Il programma, infatti, normalmente, si copia o si scopiazza.
Questa è la prima parte della regola.
Mai , però, fare liste anticipatamente perché subirebbero gli attacchi di chi ne resta fuori e di tanti altri.
Ovviamente sfuggono a questa regola i partiti ed i movimenti.
Nel caso di Amantea parliamo del PD, l’unico partito, e del M5s. l’unico movimento.
Ed allora la domanda.
Ma il PD avrà una lista ad Amantea?.
Parliamo di quel PD che governa l’Italia, che governa la regione Calabria e che, da pochi giorni, governa anche la provincia di Cosenza.
Parliamo di quel PD che ha tenuto ad Amantea la Festa provinciale 2016.
Quel PD che invita ad “Essere, non ad apparire”
Quel PD che recentemente ha scritto “È emblematico come l’entusiasmo per l’avvio dell’ esperienza della “lista Rosa Arcobaleno” - con una giovane donna alla guida della città e tanti volti nuovi presenti in Consiglio - in due anni e mezzo si sia tramutato in foga per l’epilogo!”
Può questo partito restare fuori dall’agone politico?
Certamente no. Sarebbe uno scherzo atroce fatto alla città!
Oh. In verità, sappiamo che in politica è tutto possibile, anche il contrario di quello che è logico.
Ma se il PD non facesse una sua lista (magari con qualche candidato aggiunto non iscritto al PD ma che ne sposa valori e programma) continuerebbe il gioco dei politici che si nascondono dietro le liste civiche, e soprattutto nessuno più crederebbe a questo partito che non fa una sua lista locale pur avendo tra i suoi iscritti politici che hanno chiesto al partito e dallo stesso hanno avuto.
Ma soprattutto il PD mancherebbe al confronto con in M5s.
Il vero problema sembra quello che i portatori di voti, iscritti al PD o comunque di sinistra, vengono “ricercati” dai capi delle liste civiche
Sapranno resistere agli allisciamenti, alle adulazioni, alle lusinghe?
E se accetteranno il PD regionale e provinciale faranno finta di essere distratti, autorizzando una storia di continui mercimoni, così autorizzando a credere che il PD come partito non esiste?
Una cosa sembra certa e cioè che chi pensa di “acquisire” uomini del PD dovrà attendere prima il fallimento del PD.
Ma sembra che non ci sia “trippa per gatti”!
Vogliamo ricordare ai commissari che ad Amantea( forse anche altrove, ma questa non è una giustificazione) il gioco peggiore che fa la politica( e non solo!) è quello di scaricare le responsabilità sulle giunte precedenti.
Parliamo in particolare di debiti.
Ed in specie dei debiti lucciola, quelli cioè che si accendono e si spengono , cioè compaiono e scompaiono, a seconda delle condizioni di bilancio.
Facile, infatti, far scomparire i debiti per avere il pareggio di bilancio.
Tanto è ben difficile che i revisori dei conti se ne accorgano.
Ma ora ad Amantea ci sono i commissari.
Nessuno li giustificherebbe se non cercassero la verità sulle finanze dell’ente gestito.
E tra le verità più cercate ci sono i debiti fuori bilancio.
Più che sperare ,noi crediamo che loro vogliano sul serio essere attendibili.
Una supposizione indotta non solo dall’obbligo del rispetto della legge, quanto dalla loro professionalità ed anche dalla mancanza di responsabilità su quanto successo.
I commissari sanno, inoltre, che, se non cercassero attentamente i debiti fuori bilancio, farebbero una ben magra figura se essi uscissero allorquando ad Amantea giunga una amministrazione senza responsabilità passate.
Ed infatti ci giunge notizia che i commissari hanno chiesto ai funzionari di comunicare i debiti fuori bilancio.
Ovviamente questa richiesta ha creato molto allarme e la domanda “ Ma questi, allora, fanno sul serio?”
Come potrebbero non fare sul serio ben sapendo i commissari del nostro articolo “Quanti debiti fuori bilancio” del 3 dicembre 2016 scrivevamo che potrebbe darsi luogo ad una vera e propria omissione di atti d’ufficio, un reato che comporta una pena che va da 6 mesi a 2 anni .
Ed avranno anche letto (Né lo possiamo, e tantomeno vogliamo, dimenticare) l’articolo “Andrea Ianni Palarchio ed il coraggio di essere un cittadino onesto” nel quale abbiamo esordito sostenendo che “ Fare politica, nel senso di stare attenti a quello che succede nella tua città, nel tuo Paese, è un dovere ineludibile” e ringraziato il dr Ianni per aver trattato l’argomento partendo dal fatto che l’ex assessore “. Tempo ha ipotizzato persino il reato di falso in bilancio o abuso d'atti d'ufficio in quanto sembrerebbe che l'attuale maggioranza stia votando un bilancio corredato da entrate sovrastimate ed improbabili” .
Ed infine avranno letto l’articolo “Amantea: Tutte le “pesanti” verita' di Sergio Tempo. E non finisce qui! “ ed al quale rinviamo e con il quale ha rimpallato le accuse rivoltegli dalla maggioranza in carica “al vero DOMINUS del Comune di Amantea” precisando che lui “ ha contribuito NON “…a tenere nascosto un vaso di pandora”, ma a sostenere un equilibrio vitale, bloccando sul nascere i tentativi di “oscurare” i conti dell’Ente”
Un difficile, ma non impossibile, compito quello dei commissari e del nuovo revisore che, insieme al nuovo ragioniere, si avvicinano “lindi e pinti” al problema e con la sola responsabilità di sapere e far conoscere la verità sullo stato delle finanze del comune.
E comunque non sarebbe male se chiedessero ai creditori di precisare i loro crediti.