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Redazione TirrenoNews

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Riceviamo e pubblichiamo quanto pensa Giovanni LISCOTTI

“sono d’accordo affinchè qualcuno dia spiegazioni agli utenti e/o cittadini di Amantea, senza fargli fare code kilometriche ed intasare l’ufficio tributi dell’ente Locale;

basterebbe che uno dei nostri amministratori preposti (sindaco e/o assessore al bilancio) prendesse l’iniziativa per spiegare quali siano stati i motivi che abbiamo portato a deliberare gli ulteriori canoni, specificati nella bolletta che ognuno di noi ha ricevuto in questi ultimi giorni.

Io un’idea me la sono fatta e spero di non sbagliarmi:

•          probabilmente si è in qualche modo applicato il nuovo tributo denominato TARES (Tassa Rifiuti e Servizi o meglio Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi) introdotto dal governo Monti con Decreto Legge 6.12.2011, convertito in Legge 22.12.2011 nr. 214 (c.d. Decreto Salva Italia) il quale ha sostituito quei tributi come la TIA (Tariffa Igiene Ambientale) e TARSU (Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) e considerato che il consumo dell’acqua, la depurazione ecc. rientra nei servizi che il cittadino riceve, ECCOCI LE NUOVE TARIFFAZIONI.

La TARES è entrata in vigore dal 01.01.2013 e consiste in un'imposta basata sulla superficie dell'immobile di riferimento, il numero dei residenti, l'uso, la produzione media dei rifiuti nonché i servizi che l’Ente locale fornisce, ed ha come obiettivo la copertura economica per intero del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti del comune ed interessa chiunque possieda o detenga locali suscettibili di produrre rifiuti, ma pesa in modo particolare sulle famiglie numerose e sulle imprese. Il pagamento previsto in 4 rate annuali, a partire dal mese di gennaio 2013, è slittato secondo un emendamento alla legge di stabilità, prima al mese di aprile ed poi al mese di luglio 2013 (ex art. 1 bis del D.L. 1/2013).

Tale tributo, rispetta nuovi parametri che aggraveranno i costi dei cittadini:

dovrà coprire il 100% del costo del servizio sostenuto dai comuni, per finanziare anche i “servizi indivisibili” forniti dall’ente locale come l’illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, la polizia locale (Vigili Urbani), le aree verdi, la fornitura dell’acqua potabile e le risorse per coprire tali spese, verranno dall’aumento di 30/40 centesimi al metro quadro di ogni immobile.

Vale a dire che, il corrispettivo per i servizi indivisibili peserà sulle “tasche” dei cittadini per circa il 14% per una famiglia di tre componenti ed in caso di approvazione dell’aliquota massima (da parte del comune) può arrivare anche al 19%.

In pratica se nel 2012 fra acque reflue (fognatura) e rifiuti si spendeva ad esempio in media 44,00 euro mensili, mentre nel 2013 con l’entrata a regime del nuovo Tributo (TARES) vi sosterrà (ad esempio) una spesa pari 60,00 euro mensili.

Inoltre, se ben ricordo, per le scadenze della TARES relativa l'anno 2013, è lasciata ai singoli Comuni la facoltà di stabilire la tariffa da applicare, il numero delle rate e le scadenze della stessa, con propria deliberazione da pubblicare almeno 30 giorni prima della data di versamento, a cui il sicuramente il nostro Ente locale avrà ottemperato.

ORBENE:

se così fosse, dove sarebbe stato il problema a deliberare il pagamento in 6 rate per il 2013 e magari 12 per il successivo anno. Da un calcolo personale effettuato, sommando entrambi i tributi dell’acqua e quelli dei rifiuti di ogni famiglia Amanteana, la spesa media ammonta con le nuove tariffe, presumibilmente a circa 60/65 euro mensili, che sicuramente tutti potrebbero pagare, salvo eventuali verifiche dei dati comunicati (letture) da parte dell’Ente impositore.

Cav. Giovanni LISCOTTI

No! Non si tratta di una guerra di confini, come qualcuno potrebbe istintivamente essere portato a supporre, trattandosi di comuni!.

Si tratta di soldi. Cioè del costo di un dipendente transitato dai ruoli del comune di San Pietro in quelli del comune di Amantea.

Il dipendente S.C. già dipendente del comune di San Pietro in Amantea era transitato per mobilità nell’organico del comune di Amantea.

Si trattava di un dipendente della legge 285.

Il comune di Amantea pretendeva i fondi per il suo pagamento come erogati dal ministero dell’interno.

Ma una domanda si impone: perchè mai il comune di san Pietro in Amantea avrebbe dovuto provarsi di un dipendente che non gli costava nulla? Ed a favore di un comune che acquisiva un dipendente qualificato senza pagarlo nulla? Salvo che il trasferimento per mobilità fosse un diritto del dipendente!

Amantea portava in giudizio San Pietro dinanzi al Tribunale di Paola che riteneva la competenza appartenente al tribunale amministrativo.

Ma il Tar Calabria sollevava il conflitto di giurisdizione dinanzi alla Corte di Cassazione, dinanzi alla quale si costituiva il Ministero dell’Interno chiedendo che la competenza fosse afferita al Tribunale ordinario

E la Cassazione ,infatti, ha riconosciuto la competenza del Tribunale ordinario e non di quello amministrativa.

Per questo il comune di Amantea ha riassunto presso il Tribunale di Paola la causa contro il comune di san Pietro ed il Ministero dell’Interno. A difendere il comune il noto avvocato Giacomo Carbone del foro di Catanzaro

Forse si avvia a soluzione la lunga vertenza tra i due comuni. Sembra ben corretto il tentativo del comune di Amantea di recuperare le somme che a giudizio dello stesso ente sarebbero dovute. Se il TO desse ragione al comune di Amantea quello di san Pietro si troverebbe nei guai e non solo economici. Se al contrario il TO desse torto al comune ei Amantea sarebbe questo ente a trovarsi nei guai e non solo economici.

A breve ( previste per il 24 e 25 luglio) le prove orali del concorso per 6 posti di vigile urbano. La commissione infatti ha dichiarato che intende completare le operazioni concorsuale entro il 30 luglio.

Nelle more, però, il comune ha ritenuto di dover prorogare al 31 dicembre 2013 i contratti in essere degli 8 agenti di polizia urbana in servizio al 31 dicembre 2012.

Lo ha fatto con la delibera n 109 del 9 luglio 2013 per 7 delle 8 unità e con delibera n 110 per la ottava unità.

Il comune ha ritenuto infatti la cittadina non governabile, sotto il profilo della viabilità e dei controlli generali del territorio, in particolare durante la stagione estiva e quindi pur pendente il concorso ha ritenuto di rinnovare il contratto pendente ai sensi dell’art 1 comma 400 della legge 24 dicembre 2012 n 228 e del Decreto legge 21 maggio 2013 n 54 articolo 4.

Per quanto non espressamente evidenziato nella illeggibile delibera giuntale la proroga è fino al 31 dicembre 2013.

Speriamo che questo non significhi il rinvio della assunzione dei vincitori del concorso che potrebbero in tal caso iniziare un conflitto giudiziario .

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