
Redazione TirrenoNews
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Di Pietro a Cosenza inaugura la nuova sede Idv.
Domenica, 28 Luglio 2013 11:57 Pubblicato in CosenzaTra gli altri erano presenti il commissario cittadino Antonio Ciancio, il commissario regionale Mario Caligiuri e l'ex consigliere regionale Maurizio Feraudo.
Un Di Pietro che arriva a Cosenza con la propria auto( ha anche sbagliato strada)
Un Di Pietro che dichiara di considerarsi un militante
Un Di Pietro che non accusa ma si accusa di tanti errori.
“Essere fuori dal parlamento non vuol dire essere fuori dalla politica”
“Oggi ricomincio”.“Italia dei valori ricomincia dall'anno zero”
Abbiamo subito un salasso elettorale di cui responsabilmente e umilmente prendiamo atto”
“Siamo orgogliosi di quel che abbiamo fatto in questi anni con referendum e leggi di iniziativa popolare, con l'azione di governo che abbiamo svolto”
“Abbiamo fatto il nostro dovere di opposizione sia con il governo Berlusconi che con il governo Monti. Ne abbiamo pagato le conseguenze e siamo stati isolati”.
“Ho detto a Beppe Grillo stai attento non sbagliare come ho fatto io: prima sperimentali e poi mandali in parlamento perchè quando diventi forza politica importante, come siamo diventati noi solo qualche anno fa ci sono tanti avvoltoi. Ti girano intorno, si presentano mettendosi il vestito immacolato ma sotto la sottana fanno il mestiere più antico del mondo. Si vendono al primo offerente. Ho sbagliato a fare alcune scelte”
Foto GazzettadelSud
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Camion guidato da un Bielorusso travolge un pullman di italiani: morti e feriti
Domenica, 28 Luglio 2013 11:53 Pubblicato in CalabriaVillapiana. Un camion condotto da Valiantisin Skramblavich, bielorusso di 33 anni, positivo all'alcoltest travolge sulla strada statale 106, nei pressi di Villapiana, un pullman di emigranti italiani provenienti dalla Svizzera e diretti a Mesoraca per trascorrere alcuni giorni di vacanza.
L’autista subito dopo l’incidente si è chiuso nella cabina del mezzo per evitare il linciaggio. Ora è in stato di fermo .
Immediati i soccorsi ma non c’è stato nulla da fare per Clelia Andali, di 57 anni, e Leonardo G., un bambino di 12 anni.
Gravissima Lucia Castorino, di 57 anni, la quale è stata trasportata dall'elisoccorso nell'ospedale di Catanzaro dove i sanitari si sono riservati la prognosi.
E poi ci sono altri 11 feriti
Le indagini della polizia stradale sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Castrovillari, Maria Sofia Cozza.
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Minculpop o Giornalisti scorretti: Fare luce Scopelliti, Pollichieni, Carlo Parisi.
Domenica, 28 Luglio 2013 11:13 Pubblicato in Reggio CalabriaScopelliti: “C’è una informativa della Squadra Mobile di Reggio Calabria, che è stata depositata, sulla gestione dell’informazione da parte di alcuni giornalisti, credo cinque o sei, che fanno informazione in maniera poco corretta”. Lo ha detto il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, stamane a Reggio Calabria.
“Probabilmente – ha aggiunto – si tratta, si dice, di una informazione manipolata o condizionata da non so che cosa. Io ho detto che vorrei tanto sapere, intanto chi sono i «pupi», se ci sono questi soggetti, e ovviamente se ci sono anche i «pupari».
Ho chiesto di sapere – ha detto ancora Scopelliti rivolto ai giornalisti – se anche voi avete carte, visto che avete sempre carte ed informazioni, perché la cosa strana che abbiamo appreso, è che l’indagine è a Catanzaro. Non so se l’indagine è chiusa o è ancora aperta. Non ho idea di nulla. Però proprio in quel contesto, un’iniziativa pubblica della Lista «Scopelliti Presidente», ho voluto fortemente dire queste cose perché ritengo che sia giusto e doveroso capire tutti quanti noi, ed i reggini, che cosa succede in questa città e se veramente c’è una cosa così inquietante”.
“Avevamo captato – ha proseguito Scopelliti – in questi anni qualcosa. Però se c’è veramente una indagine, una informativa, indipendentemente da come andrà, noi vorremmo sapere, perché già il fatto stesso che ci sia stata un’indagine su queste vicende è una cosa forte.
Vuol dire che c’è una parte dell’informazione che riguarda un gruppo di persone impegnate a manipolarla. Io lo ritengo un fatto grave. Si spiegherebbero tante cose. E anche i reggini, un giorno, potrebbero comprendere molte cose di questi ultimi anni.
Siamo tutti interessati a capire chi sono, perché, se è vero, e tutto il resto. Che è vero, mi pare di capire, è sicuro perché uno degli interessati lo scrive pure, da qualche parte. Io l’ho appreso così. Quindi anch’io sono molto curioso”. (Ansa)
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Pollichieni. Sulla vicenda, resa nota dalle agenzie di stampa Agi e Ansa, il direttore del Corriere della Calabria, Paolo Pollichieni, chiama in causa il Sindacato Giornalisti della Calabria, affermando che “Scopelliti denuncia un fatto molto grave e fa bene a chiedere che venga fatta chiarezza. A questo punto – aggiunge Pollichieni – è inevitabile, prima che auspicabile, che il Sindacato e l’Ordine dei giornalisti si attivino al più presto per verificare quanto, ribadiamo, giustamente denunciato dal presidente della Regione”.
“Anche il procuratore capo di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, e quello di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, dovranno fare in modo – conclude Pollichieni – che le indagini e i riscontri siano rapidi quanto più possibile”.
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Carlo Parisi. Il segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, vicesegretario nazionale Fnsi, sulla vicenda ricorda che “mezze informazioni, ma soprattutto allusioni non fanno altro che alimentare il già avvelenato clima di sospetto che caratterizza una regione che non ha certo bisogno di ulteriori dubbi, ma di certezze”.
“Il ragionamento di Scopelliti è, ovviamente, condivisibile in tema di ricerca della verità, ma evidenza chiaramente una palese contraddizione. Il presidente della Giunta regionale, infatti, usa senza remore un presente categorico sia per annunciare che «c’è una informativa della Squadra Mobile di Reggio Calabria, che è stata depositata, sulla gestione dell’informazione da parte di alcuni giornalisti, credo cinque o sei, che fanno informazione in maniera poco corretta», sia per concludere «che è vero, mi pare di capire, è sicuro». Ma, insomma, l’ha letta o non l’ha letta? E, se non l’ha letta, come fa ad avere tante certezze? Nomi, infatti, non ne fa e, quanto ai fatti, li affida al condizionale ipotizzando un complotto ordito ai danni della città di Reggio Calabria, con tanto di “pupi” e “pupari”.
“E’ davvero singolare – osserva Parisi – che chi riferisce con certezza l’esistenza di un’informativa “depositata”, non ne conosca il contenuto e gli eventuali soggetti coinvolti. La regola aurea delle cinque W non può rappresentare un obbligo per i giornalisti ed un optional per chi se ne serve quantomeno per veicolare ipotesi”.
“In ogni caso, – sottolinea Parisi – il ruolo rivestito dal soggetto che l’ha pronunciata, il presidente della Giunta regionale della Calabria, impone la massima e, soprattutto, immediata chiarezza. Da parte della Squadra Mobile di Reggio Calabria e delle Procure di Catanzaro e Reggio Calabria. Per confermare la notizia che – se vera – impone immediati provvedimenti nei confronti di quanti utilizzerebbero la professione giornalistica per scopi, oltre che eticamente e deontologicamente scorretti, di rilevanza penale; o – in caso contrario – per smentirla seccamente. In quest’ultima ipotesi, naturalmente, usando lo stesso metro invocato nei confronti dei presunti «manipolatori dell’informazione». La legge è uguale per tutti”.
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