I dati sono in costante aumento e coinvolgono in particolare la frazione di Campora San Giovanni.
È quindi necessaria, per la nostra redazione, una scelta decisa e rapida a protezione della popolazione da parte delle istituzioni, che sia la Terna Commissariale o i vertici dell’Asp di Cosenza.
L’analisi aggiornata dei dati regionali, con le indicazioni tecnico-scientifico per il contrasto della crescita epidemiologica, è indiscutibile risulta necessaria, soprattutto nelle province di Cosenza e Catanzaro il rafforzamento della zona rossa.
La pressione sugli ospedali è costante, e sono in aumento i casi gravi.
Il vulnus è sotto gli occhi di tutti, ma nessuno vuol vederlo.
Un po’ perché i numeri lo giustificano, troppi i contagi in città, per cui è matematicamente impossibile ricostruire le reti del contagio.
Un po’ perché l’attenzione del sistema sanitario e delle istituzioni è tutta concentrata sui vaccini.
E allora, ecco che sul tracciamento la Calabria arranca.
O, meglio sarebbe dire, latita.
A livello nazionale l’’attività di ricostruzione delle catene di trasmissione si ferma al momento al 29,8% dei casi: cioè a meno di 3 su 10 rilevati, in Calabria siamo all’8%.
L’ identificazione dei contagi dei casi passa in Calabria solo attraverso la comparsa dei sintomi: cioè troppo tardi, quando la malattia si è già fatta largo nel corpo dei pazienti, con i rischi che ormai sappiamo esservi correlati.
I dati non ufficiali, in nostro possesso, per il nostro Comune, mostrano un costante aumento dei casi di contagio, sia ad Amantea che a Campora, gli stessi sono esclusivamente effettuati con i test rapidi su base volontaria, ovvero quei test che sono meno affidabili dei molecolari classici, questi ultimi richiedono almeno una giornata per essere processati, non in Calabria dove siamo ad una settimana o più, ma anche più versatili e quindi più utili sul piano dello screening.
Oggi, i dati pubblicati sul sito del Comune di Amantea sono che i soggetti positivi al virus con esecuzione di tampone e in isolamento obbligatorio sono 49, mentre i cittadini sottoposti a "quarantena" sono 113.
Preoccupa la previsione di crescita in linea con i dati Regionali.
Attualmente la Regione Calabria è area rossa e segue quindi i protocolli previsti dal Ministero.
Questo non ci deve allarmare ma rendere maggiormente consapevoli della complessa convivenza con il virus.
Invitiamo la cittadinanza a continuare le quotidiane azioni di autodifesa e controllo, applicando tutte le procedure e le regole che ci sono state indicate dalle Autorità sanitarie regionali e nazionali.
Per responsabilità verso la collettività, sottolineiamo l’importanza dei comportamenti individuali, di ognuno di noi nel avvisare i propri medici di famiglia (anello comunicativo importante dell'emergenza sanitaria) o le utenze di emergenza, in ogni caso di manifestazioni di sintomi".
Moderiamo ai casi strettamente necessari gli assembramenti nei luoghi all'aperto e soprattutto al chiuso, come raccomandato dalle disposizioni di legge.
Gli Istituti scolastici sul territorio di Amantea, per ogni ordine e grado, stanno seguendo le disposizioni previste per l'emergenza sanitaria, anche se quasi la totalità dei genitori sta evitando di mandare i propri figli a scuola, segno che la percezione del pericolo è molto alta.