Erano centinaia le persone che si sono avvicinate al luogo dell’incidente, guardando i particolari, discutendo anche animatamente del finissimo filo che ci lega alla vita e che talvolta si spezza distruggendo vite giovani ancora nel fiorire della loro esistenza.
Ognuna di esse aveva la propria ricetta per evitare fatti similari.
Ognuna cercava se non la ragione quantomeno la causa ed ognuno scopriva la propria verità
Tutte discutibili, tutte da provare.
Una cosa però ha attratto la attenzione di molti che sono giunti vicino alla moto. La moto, una TMAX 530 della Yamaha, era distrutta , spezzata, al punto che la ruota anteriore era verticale e quella posteriore quasi orizzontale. Ci voleva un miracolo perché il povero giovane si salvasse e non c’è stato.
Un’altra giovane vita spezzata, una famiglia distrutti da una incredibile angoscia, tanti parenti ed amici addolorati , tanti estranei rattristati per fatti che non dovrebbero succedere
A tal punto forse poco importa di chi sia la colpa ed in quale concorso.
Siamo di fonte ad un ennesimo incidente, di fronte ad una ennesima vittima della strada. Forse dovremmo tutti pensare un po’ più alla bellezza della vita di ognuno di noi e comportarci in modo tale da poterla vivere il più serenamente ed a lungo possibile.