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Ecco cosa dice nella lettera protocollo 20231 del 19 dicembre 2014 spedita però il successivo 9 gennaio 2015 ed appena trovata nella cassetta delle lettere dalla consigliera Veltri Concetta .

“Riscontro interrogazione a risposta scritta -Utilizzo voucher.

Dice il sindaco:

“In merito all'interrogazione da Lei partecipata ed emarginata in oggetto appare utile preliminarmente ricordare che la giunta comunale con proprio atto deliberativo del 22. 07.2014 numero 109 ha proceduto ad approvare le Linee Guida relative all'utilizzo di prestazioni di lavoro occasionale da retribuire mediante l'emissione di buoni lavoro (voucher) e contenenti altresì i requisiti richiesti per I'ammissione nonché i criteri di selezione “.

E successivamente chiarisce che :

“……..l'ufficio risorse umane dando seguito al deliberato sopracitato provvedeva alla pubblicazione di un avviso volto alla raccolta di manifestazioni d'interesse inoltrate da parte di cittadini e successivamente procedeva ad approntarne la relativa graduatoria di merito”

E poi continuando chiarisce che :.

“Successivamente e precisamente per i periodi 14.08.2014/31.08.2014 ; 04.09.2014/30.09.2014 ;19.10.2014/18/11.20l4 ; 10.12.20l4/09.01.2015 , sentito I'ufficio tecnico manutentivo nella

persona del responsabile di settore Ing. Domenico Pileggi che ne ha curato e coordinato i lavori , si

è proceduto ad avviare al lavoro, in attività occasionali, i candidati collocati in posizione utile nella

graduatoria di merito dal numero 1 al numero 63”.

Insomma il sindaco chiarisce che dal 14 agosto al 9 gennaio sono state avviate 63 persone.

Inoltre la nota chiarisce che :

“Le attività a cui sono adibiti questi lavoratori sono: quelle di pulizia delle strade, operazioni di risanamento ambientale, cura del verde pubblico , piccoli lavori di manutenzione e riparazione” .

Ma non finisce qui, insiste il sindaco e :

“.. segnala che ulteriori 20 unità verranno avviate al lavoro appena dopo la scadenza di quelle attualmente in servizio”

Siamo allora ad 83 persone.

Infine i chiarimenti sui costi.

Si legge nella risposta che :

“La relativa liquidazione delle prestazioni rese da parte dei lavoratori per un totale di 4500 ore

lavorate ha importato I'acquisto di voucher per una cifra totale pari ad € 45.000,00 stante la contropartita economica di €10,00 per l ora lavorata”.

Ed è qui che non si comprende più cosa sia stato scritto:

“Appare altresì utile precisare che , ad oggi , sono stati avviati al lavoro n" 50 lavoratori i cui primi

venti per esigenze di servizio sono stati utilizzati per numero 100 ore ciascuno mentre i restanti trenta

sono stati utilizzati per n. 50 ore cadauno come per le ulteriori 20 unità.”

Ma allora gli avviati al lavoro sono stati 70 non 83! ( 20 da 100 ore = 2000; 30 da 50 ore = 1500; 20 da 50 ore= 1000. Totale 4500!)

Ma chi gliele scrive queste lettere al sindaco?

E poi perchè i primi venti a 100 ore e gli altri 50 a50 ore?

Che vuol dire “ per esigenze di servizio”?

Poi la conclusione:

“Si segnala che i lavoratori di che trattasi non sono stati dotati di indumenti volti al riconoscimento

degli stessi quali dipendenti comunali , stante altresì la particolare natura occasionale d'utilizzo

degli stessi e il fatto di non impiegare le poche risorse per fini diversi dall'occupazione”.

Ma davvero sig sindaco trenta pettorine con scritto Comune di Amantea-Ufficio Manutentivo” sarebbero stata una spesa rilevante e non praticabile?

Insistiamo: ma chi scrive queste lettere al signor sindaco?

Infine la nota dice :

“Da ultimo si segnala che l'avviamento di questi nostri concittadini, poiché sono inseriti nella

graduatoria solo residenti nel comune di Amantea, oltre a soddisfare esigenze di servizio dà una

risposta parziale alla grave crisi economica e alla stato di disagio delle nostre famiglie. L'intervento

del Comune di Amantea se proiettato su scala nazionale darebbe un risultato di interventi a sostegno

dell'occupazione per circa4-6 miliardi di reddito”

Ed è qui che si impone di sapere chi ha scritto il testo della lettera del comune per chiedergli come abbia fatto i conti.

Allora sappiamo la spesa sostenuta è stata di 45.000 euro.

Somma che divisa per 13850 abitanti residenti in Amantea da una spesa individuale di euro 3,25 pro capite

Ora se moltiplichiamo questa spesa individuale per tutti gli abitanti italiani otteniamo una spesa di 195 milioni di euro. Non di 4 od addirittura di 6 miliardi?

E possiamo fare la riprova.

Se infatti dividiamo 6.000.000.000 per 60.000.000 di abitanti in IOtalia otteniamo 100 euro e se moltiplichiamo per 13850 abitanti otteniamo 1.385.000 euro, importo ben diverso dai 45 mila spesi!

Ma forse sarà un altro refuso!

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C’era mezza Amantea a Catanzaro ieri 19 gennaio presso il Dipartimento Lavori Pubblici della Regione Calabria, per trovare una soluzione al problema di Coreca.

Parliamo del sindaco di Amantea Monica Sabatino, degli assessori Tempo, Cannata, Rubino e Pati, del consigliere comunale Giusi Osso, dei rappresentanti del consiglio di frazione di Campora San Giovanni e delle associazioni ambientaliste.

Anche a Catanzaro è continuato lo scontro di posizioni

Da un lato il progettista Borsani “forte” dei risultati tecnici della indagine che confermano la proposta della barriera emersa , alta 2 metri sul livello del mare, quasi a chiudere la linea dell’orizzonte, ed il rimpolpamento della spiaggia con addizione di inerti dell’Oliva.

Dall’altro le associazioni ambientalistiche ed i portatori di interessi locali che cercano una soluzione che non offenda l’immagine dei luoghi.

Terzium non datur

Ed invece Fare Ambiente suggerisce una soluzione. Ecco il comunicato stampa:

”Esistono soluzioni efficaci, economicamente sostenibili e quasi del tutto prive di impatto ambientale per contrastare in maniera pressoché definitiva il fenomeno dell’erosione costiera lungo il litorale di Amantea ed in particolare nell’area di Coreca, dove la scogliera rappresenta un tesoro da difendere e valorizzare, e non da violentare”.

E’ quanto ha affermato Antonio Iaconetti, responsabile del Movimento ecologista europeo FareAmbiente, che ha partecipato a Catanzaro alla riunione operativa convocata presso il Dipartimento Lavori Pubblici della Regione Calabria, con l’obiettivo di individuare le strategie migliori da adottare per salvaguardare il litorale del basso tirreno cosentino. All’incontro, oltre ai funzionari regionali Siviglia ed Iritano, erano presenti il sindaco di Amantea Monica Sabatino, gli assessori della cittadina tirrenica Tempo, Cannata, Rubino e Pati, il consigliere comunale Giusi Osso, i rappresentanti del consiglio di frazione di Campora San Giovanni e delle associazioni ambientaliste.

Tuona Iaconetti:

“Per anni abbiamo assistito ad uno scempio indegno, con costose soluzioni tampone e cumuli di massi posizionati sulla costa, che hanno prodotto il duplice effetto di accentuare il fenomeno erosivo e di produrre effetti devastanti sotto il profilo dell’impatto paesaggistico.

Adesso ancora una volta si insiste per procedere al posizionamento di nuove barriere nello spazio antistante le spiagge di Amantea. Si tratta di una soluzione inaccettabile, già respinta dal consiglio comunale”.

Poi aggiunge Iaconetti: “Questo progetto scellerato va completamente accantonato. L’erosione costiera può essere contenuta adottando sistemi innovativi, già sperimentati altrove, a basso impatto ambientale e che non si ripercuotono sui panorami da cartolina che offre il litorale di Coreca e sul fascino di una costa che rappresenta una ricchezza per tutto il territorio”.

Infine la soluzione conclude Iaconetti :” La nostra proposta è che si indìca un bando internazionale al fine di selezionare le soluzioni più compatibili con lo stato dei luoghi, non invasive ed in grado di mitigare gli effetti erosivi e allo stesso tempo di salvaguardare la bellezza della scogliera di Coreca e degli altri tratti del litorale amanteano».

Cosenza 19 gennaio 2015 Fare Amabiente Avv. Antonio Iaconetti

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Occorre ribadirlo! I piccoli comuni devono consorziarsi .E soprattutto non possono assumersi servizi consortili come ha fatto Nocera Terinese con l’impianto di depurazione che serve anche Belmonte Calabro, Amantea e Falerna, oltre che Nocera stessa.

Già da mesi il comune di Amantea si è gravato dei costi della manutenzione di pompe di sollevamento pur ubicate nel comune di Nocera Terinese, superando i suoi confini territoriali , alla faccia dell’autarchia del comune nocerese.

Ed oggi fa ben di più. Oggi evita un grave danno ambientale ! Non del proprio territorio, ma del Tirreno Catanzarese!

Dimostrazione dell’alto senso di responsabilità di Amantea e dell’alta efficienza dei suoi tecnici.

Ne parla il comunicato stampa di oggi 20 gennaio dal titolo:  “Gli operai del comune di Amantea intervengono sul depuratore di Nocera Terinese”

Scrive il comune “ Il pronto intervento del settore manutentivo del comune di Amantea, di supporto a quello di Nocera Terinese, ha evitato l’insorgere di una vera e propria emergenza ambientale”.

Ma ecco cosa era successo.

” Durante la scorsa notte alcuni ignoti si sono introdotti furtivamente nell’area che accoglie il mega depuratore di Nocera Terinese che, oltre a servire il centro costiero della provincia di Catanzaro, “ripulisce” anche i liquami di Belmonte Calabro e Amantea, consentendo di immettere nel Tirreno acqua pulita e cristallina al 100 per cento.

I malviventi, dopo aver forzato l’ingresso di alcuni locali, hanno asportato i cavi in rame che consentono alle apparecchiature tecniche di gestire i diversi cicli di depurazione.

Ciò ha portato al malfunzionamento del sistema elettrico che, a sua volta, avrebbe potuto causare la tracimazione dei liquami contenuti nelle vasche, con gravi conseguenze per i terreni circostanti e per l’inquinamento che si sarebbe venuto a generare.

Per non parlare poi del fiume di melma che sarebbe potuto arrivare a mare”.

E qui la questione diventa straordinaria . Continua la nota stampa affermando che :

“Il sindaco di Nocera Terinese, Gaspare Rocca, facendo leva sui rapporti di buon vicinato che intercorrono con Amantea, ha prontamente allertato il primo cittadino Monica Sabatino che, senza esitazione alcuna, ha messo a conoscenza della questione l’assessore all’ambiente Antonio Rubino ed il dirigente dell’ufficio tecnico manutentivo Domenico Pileggi.”

Confermiamo a tal punto l’alto senso di responsabilità del sindaco di Nocera che non abdicando al proprio ruolo, anzi consapevole delle sue difficoltà, ha chiesto soccorso ad Amantea , e del coerente alto senso di responsabilità del comune di Amantea che interviene senza ritardi quasi come se l’impianto di depurazione fosse suo od almeno nel suo territorio.

E confermiamo altresì l’alta efficienza dei tecnici di Amantea.

Recita il comunicato stampa, infatti, che:

“La situazione è apparsa agli occhi degli esperti quanto mai critica, tanto che in pochissimo tempo gli addetti dell’ente municipale nepetino, coordinati da Rocco Cima, ed un gruppo di volontari della Protezione civile, diretti da Salvatore Socievole, hanno raggiunto l’area del depuratore con un gruppo elettrogeno capace di velocizzare il ripristino dei macchinari e supportando così l’intervento del personale specializzato che opera in loco e che ha mostrato in diverse occasioni la propria professionalità.

Mai scelta si è rivelata più azzeccata.

Bypassando la tradizionale alimentazione elettrica, infatti, il depuratore e le idrovore sono tornati in funzione con una configurazione minima che ha consentito il mantenimento del livello dei liquami nelle vasche, evitando così ogni possibile rischio.

L’adozione di tale strategia ha consentito ai tecnici di ripristinare con la dovuta calma il quadro comandi, ricollocando i cavi in rame che sono stati trafugati”.

E non ci si è fermati a tanto.

I tecnici del comune di Amantea hanno relazionato all’amministrazione comunale sul danno occorso.

Si legge sulla nota che :

“Secondo una prima quanto sommaria ricognizione l’ammontare del danno, furto compreso, dovrebbe attestarsi intorno ai 50 mila euro”.

E non basta , sempre confermando l’alto senso di responsabilità del comune di Amantea il comunicato evidenzia che :

“Dell’accaduto sono state prontamente allertate le forze dell’ordine, in primis i Carabinieri, che hanno avviato le indagini sul territorio monitorando le realtà criminali che sono solite compiere questo tipo di furto”.

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