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Sono tante le cose che ad Amantea non vanno.

 

Ma ce ne sono alcune che possono essere annoverate come di straordinaria valenza, sia per la loro unicità, in un contesto di volontariato episodico se non formale od addirittura virtuale , sia per la effettività del dono che recano nella quotidianità del loro esercizio

Una di queste espressioni di volontariato solidale è la Associazione Solidaretà Onluss, nel Basso Tirreno Cosentino , più nota come “Il Passalibro”, un luogo di incontro per scambiare i costosi testi scolastici tra famiglie che li cedono e famiglie che li comprano a metà prezzo.

Il funzionamento de “ Il Passalibro” è aiutato, anzi garantito dalla collaborazione del Comune di Amantea che da oltre un decennio offre gratuitamente alla associazione Onluss un locale dove avviene non solo l’incontro tra domanda ed offerta ma anche il deposito dei testi.

Questa collaborazione è la prova che quando il vero volontariato si incontra con la sensibilità degli amministratori comunali le cose funzionano.

Peraltro, è notevole la gratitudine che le famiglie hanno verso le donne della associazione e verso il comune.

Ma ora “Il Passalibro” fortemente sollecitata dagli stessi genitori che si servono della associazione Onluss per lo scambio dei libri di testo e gravemente preoccupato per lo stato di grave disagio, non soltanto economico, ma anche sociale, della comunità locale, ha deciso di ritornare ad offrire anche altri servizi alla comunità amanteana, ed in alcuni casi e previe intese anche ad alcuni comuni dell’hinterland dell’area del BTC più prossimi ad Amantea.

Tra i servizi alcuni costituiscono un ritorno ad una vecchia ed indimenticata scuola sociale amanteana.

Parliamo dei corsi di educazione al ricamo a favore delle famiglie più bisognose individuate, al taglio sempre a favore delle famiglie più bisognose, da individuare anche con la collaborazione del comune di Amantea.

Senza dimenticare la propensione a tenere un servizio pomeridiano di recupero ai giovani con difficoltà di apprendimento ed ai progetti di lotta contro la dispersione scolastica a mezzo della educazione dei genitori dei ragazzi non frequentanti le scuole dell’obbligo.

E potremmo continuare a lungo.

“Ma per fare questo- dicono le donne de “ Il Passalibro”- è necessaria la concorde volontà del Comune di Amantea.

Per questo ci siamo rivolti ai politici locali, da decenni sensibili ai bisogni della comunità, chiedendo la loro adesione alla istanza inviata al Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, sempre sensibile alle esigenze delle famiglie più disagiate, ed ovviamente la formale assegnazione di locali confacenti ai servizi da rendere alla comunità”

Poi continuano dichiarando “Abbiamo la massima fiducia nel sindaco Monica Sabatino e negli altri politici amanteani che le nostre richieste, fatte nell’interesse esclusivo delle famiglie amanteane e tra queste di quelle con maggiore disagio , saranno prese in considerazione ed accettate.”

“Anzi- concludono- ci rivolgiamo direttamente allo stesso sindaco, anche nella sua qualità di mamma e di docente- chiedendole di fissare lei stessa un incontro con il Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio o con il prossimo assessore ai Servizi Sociali ed alla Pubblica Istruzione. Noi possiamo continuare a metterci il cuore ed il nostro tempo, ma abbiamo bisogno che anche gli altri ci mettano il cuore”.

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Andrea Ianni PalarchioStiamo assistendo in questi ultimi giorni ad un botta e risposta mediatico tra il Dr. Cappelli ed il Sindaco, iniziato per la mancata apertura della nuova scuola materna a Campora e giunto oggi all'utilizzo del risarcimento avuto dal ministero degli interni a causa dell'ingiusto scioglimento per mafia.

 

Partendo dalla premessa che ad oggi ancora non ho compreso il vero motivo della mancata apertura della scuola mi chiedo:

Ma c'è stato questo ribasso d'asta che serviva per acquistare l'arredo? Se c'è stato (questo credo che sia verificabile) ed ora non c'è più (come dice il Sindaco Sabatino) per cosa è stato utilizzato?

Quando si finanzia un opera e si appalta con un ribasso d'asta perché dovrebbero servire ulteriori somme per completarla?

Restando convinto che nessuno darà risposte alle mie domande a questo punto vorrei fare io una proposta.

Se veramente il motivo della mancata apertura è la mancanza dell'arredo, vorrei proporre al Sindaco, al Dr Cappelli e a tutti gli amministratori che hanno preso i soldi dell'indennizzo, di acquistare loro gli arredi (credo che con un contributo di 6-7 mila euro cadauno si inizi a fare qualcosa). Sono sicuro che attraverso tale gesto l'intera collettività verrà anch'essa risarcita nel suo piccolo per l'ingiusta ma per fortuna momentanea macchia.Un piccolo contributo che rafforzerebbe quella sentenza è che spegnerebbe molte polemiche.

Riguardo agli ultimi sviluppi della vicenda che ha visto il Sindaco proporre di utilizzare i soldi avuti per acquistare l'area del castello (non volendo entrare nella polemica nata con gli altri ex colleghi di amministrazione) vorrei chiedere se fosse stato possibile utilizzare i soldi del mutuo del lungomare per acquisire l'area.

Sono convinto che l'acquisizione dell'area del castello sarebbe stata foriera di nuovi importanti finanziamenti per lo sviluppo del centro storico e quindi di tutta la città sia in termini di lavoro che d'immagine.

Sicuramente una scelta più comprensibile rispetto all'allargamento di una strada.

In conclusione augurandomi che al più presto la scuola materna di Campora venga inaugurata è resa fruibile al pieno delle sue potenzialità per tutti i bambini, invitando l'amministrazione comunale ad una maggiore trasparenza auguro a tutti un felice anno nuovo.

Dott. Ianni Palarchio Andrea

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monica sabatino sindaco amantea 2014A quanto pare Luciano Cappelli ha subìto la stessa perdita dell’Orlando dell’Ariosto, probabilmente i soldi danno alla testa.

 

Ma ringrazio l’ex assessore perché mi dà la possibilità di spiegare i motivi che hanno rallentato l’acquisto delle suppellettili necessarie all’apertura delle attività didattiche presso l’asilo nido di Campora San Giovanni e motivare la mancata acquisizione dell’area attualmente occupata dai ruderi del castello di Amantea.

Innanzitutto non mi sembra il caso di acquistare i giochi da posizionare all’esterno in pieno inverno per sottoporli alle intemperie, ma capisco che questa sensibilità non appartiene a tutti.

Vorrei inoltre ricordare che in passato ho cercato la disponibilità dei miei ex colleghi di giunta per acquistare, con una percentuale della somma riconosciutaci come risarcimento dalla sentenza di reintegro del civico consesso emessa dal Consiglio di Stato, il castello di Amantea per donarlo alla città che più di tutti ha subìto l’onta di quell’evento. Purtroppo la mia proposta non ha ricevuto consensi.

Vorrei definitivamente chiarire la questione dei contratti e dei relativi diritti di segreteria, invitando Luciano Cappelli e tutti coloro i quali si divertono a gettare fango di controllare la determina numero 1957 nell’archivio del 2013 pubblicata sul sito del comune di Amantea.

Il documento in questione definisce con esattezza gli importi e la suddivisione delle quote. Sottolineo ulteriormente l’incompetenza di chi ha amministrato il nostro comune per quasi otto anni che non sa che se ci fossero stati 70 mila euro di diritti di segreteria il comune avrebbe dovuto stipulare contratti per 70 milioni di euro. Le spiegazioni sono due: o è ignorante in materia o è in malafede.

Monica Sabatino – sindaco di Amantea

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