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Ormai tutta Amantea è a conoscenza che una delle cooperative che lavorano per il nostro comune ha licenziato a decorrere da domani 8 luglio un suo dipendente quale conseguenza di “alcuni cambiamenti produttivi ed organizzativi disposti dal comune” e che avrebbero reso non più necessario il suo posto di lavoro.

La nota inviata alla cooperativa è al momento sconosciuta ed il licenziamento appare - quindi- incomprensibile.

Non si tratta, infatti, di un operaio di cui esistono decine di altre figure, ma di un meccanico motorista che è una figura unica.

Il comune, infatti, è sempre titolare di decine di automezzi che abbisognano di essere manutenzionati e riparati e quindi è palesemente impossibile che improvvisamente e senza alcuna giustificazione si riesca a fare a meno di tale professionalità.

Sembra che la vicenda possa interessare la minoranza che si accinge a proporre interrogazione al sindaco per sapere chi ha emanato le indicazioni politiche da cui l’ ingegnere Pileggi ha tratto la autorità per la emanazione della riferita nota diretta alla cooperativa ed ancora come e chi provvederà ad attendere alle mansioni di meccanico motorista, se cioè sarà assunto direttamente dal comune un meccanico motorista.

Interesse ancora viene espresso per sapere se per la manutenzione e riparazione degli automezzi comunali si abbia intenzione di servirsi di una officina privata, se la stessa è stata già scelta, con quale gara e con quale contratto, ed infine se i costi per il comune saranno minori o maggiori.

La stranezza dipende, anche, dal fatto che questo dipendente lavora per il comune da anni e nessuna contestazione alla qualità dei suoi servizi sarebbe mai stata elevata a suo carico.

Certo che la vicenda ha creato momenti di fibrillazione nel personale delle cooperative che di tal fatta potrebbero essere in qualsiasi momento posti in mezzo ad una strada.

Basta la formula generica “di un cambiamento produttivo ed organizzativo”

Maggiori certezze sulla vicenda si avranno allorchè la minoranza entrerà in possesso della nota del comune e della relazione tecnica a supporto del cambiamento organizzativo dal quale è derivato i licenziamento, materiale questo non reso pubblico dall’ente.

Qualcuno sussurra che tutta la vicenda avrebbe preso le mosse in occasione di un matrimonio.

Sembra comunque che non possa escludersi il ricorso del lavoratore al competente giudice del lavoro.

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Moralità e coerenza, belle parole spesso pronunciate ma raramente applicate. Scrivo a questo proposito riferendomi a quanto successo nei giorni scorsi ad Amantea, quando un cittadino Nicola Morra, un professore temporaneamente prestato alla politica, e' entrato in un luogo pubblico e posto domande a persone che ricoprono ruoli pubblici, entrambi quindi, sia il senatore che gli impiegati e la giunta, dipendenti dei cittadini. Per questo atto e' stato accusato di aver compiuto un "atto inqualificabile".

Allora mi permetto di rivolgermi pubblicamente al sindaco e con alcune premesse doverose, CHIEDO:

"In data 29 maggio, ad Amantea, si è tenuto un convegno organizzato dalla locale sezione della CGIL.

A tale convegno partecipava come "ospite d'onore" Nino De Gaetano, in qualità di assessore regionale e il sindaco di Amantea Monica Sabatino. In tale occasione, il sindaco citato, esordiva informando della sua presenza a Diamante dove aveva incontrato proprio il "Governatore" Oliverio, che le aveva espresso il suo sostegno e invitata ad "andare avanti" con il suo operato, inoltre si dichiarava "onorata" di avere al suo fianco l'assessore De Gaetano ora arrestato e ne esaltava le capacità.

Il sindaco di Amantea nonchè tesserata del PD, è opportuno, se non è "serva" o "vassalla", che esprima ora, alla luce dei fatti accaduti,un parere su De Gaetano, sul suo arresto, sulla questione morale. Ricordiamo che De Gaetano è stato fortemente voluto in Giunta proprio da Oliverio, tanto da provocare il rifiuto dell'ex ministro Lanzetta.

La Sabatino, ripetiamo, se non è "serva" o "vasalla", qualifichi gli "atti" di cui è accusato De Gaetano e spieghi alla cittadinanza la differenza fra gli "inqualificabili"comportamenti tenuti per esempio dai senatori Morra e Gaetti, su cui ha speso fiumi d'inchiostro e deliberato di affidare un incarico ad un legale e i comportamenti di De Gaetano, Guccione, Adamo ecc. ecc. E' lunga la lista dei suoi compagni di partito.

Se Nicola Morra ha procurato un danno d'immagine al Comune di Amantea, De Gaetano e tutti gli altri indagati che quantità di danno hanno procurato alla Calabria???

Chieda con me e con Nicola Morra e con il M5S le dimissioni di Oliverio per coerenza e per una questione etica e morale.

Resto in attesa di cortese risposta ai quesiti.

Distinti saluti.

Rosario Cupelli cittadino ed attivista M5S.

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Adesso la vera casa te l’abbiamo data.

Ora non devi più andare nella tua “Villa” sul mare, dove hai vissuto per anni nel silenzio totale della “tua” comunità , dimenticato da tutti o quasi.

E poi , lo sai, stiamo realizzando la pista ciclabile che sarà utilizzata da migliaia di cittadini tra cui tantissime centinaia di turisti e non è possibile lasciare la tua “villa” abusiva in vista a tutti

 

Tutto era tollerabile quando nessuno passava da quel tratto di spiaggia sul quale avevi realizzato abusivamente la tua sontuosa magione fatta di cartoni, pezzi di tende da sole, ombrelloni, e tanto , tanto amore e fantasia.

Ma ora non è più possibile e nemmeno giustificabile

Che cosa direbbero di noi le migliaia di turisti che affollano le nostre spiagge di fronte ad uno spettacolo simile?

Che cosa penserebbero i cittadini amanteani che tra poco percorreranno la pista ciclabile quasi sicura perché come tutte le piste ciclabili sarà vietata a quasi tutti gli autoveicoli, se si trovassero a passare da quelle parti?

Come potrebbero credere che la tua era una scelta di vita e non il frutto della mancanza di lavoro, di redditi, di attenzione sociale ?

Ora non c’è più alcuna giustificazione

E poi magari qualcuno potrebbe innamorarsi della tua “villa” ed in tua assenza andarla ad occupare abusivamente.

Lo sai che in caso di bisogno la occupazione abusiva di un alloggio non costituisce reato e che tu non avresti potuto chiedere la rassegnazione della tua “villa” sul mare.

Ed è per questo che oggi 3 luglio abbiamo demolito la tua villa abusiva.

La legge è legge, mio caro Peppino.

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