
Nessuna sorpresa se la stampa italiana non ne parla!Della serie #velodicia monoi#
Telegraph: Il capo dell’UE con due auto e un usciere in frac.
Incredibile come sia stata totalmente ignorata sulla stampa italiana – sempre avida di scandali di sprechi pubblici – la notizia di questi giorni sugli sprechi europei. Un rapporto stilato dagli stessi parlamentari europei denuncia l’alto livello di spreco, a partire dalle spese di rappresentanza del Presidente Schulz. Non era difficile prevedere che un governo più remoto rispetto agli elettori sarebbe stato più - e non meno - sciupone con le risorse dei contribuenti. Nel frattempo, aumenta l’insofferenza verso queste istituzioni dell’opinione pubblica, compresa quella inglese, che infatti è spaccata riguardo alla permanenza del Regno Unito all’interno dell’UE.
Ecco la risposta di Strasburgo alle “due Jaguar” (possedute da John Prescott, esponente del partito laburista inglese NdVdE).
Martin Schulz, Presidente del Parlamento Europeo, è stato accusato di spreco di denaro pubblico per il suo ufficio privato di 35 persone e due vetture ufficiali.
L’onorevole Schulz, un socialista tedesco, ha un ufficio privato che include un autore di discorsi, due autisti personali, quattro consiglieri degli affari esteri e un usciere personale – un aiutante in frac che lo aiuta a ricevere gli ospiti e lo aggiorna sugli eventi.
I deputati europei hanno detto che il suo staff di 35 persone in tempo di austerity è “altamente discutibile” e “da un cattivo esempio”.
La critica viene da un rapporto sui conti del Parlamento Europeo per il 2013 redatto da deputati, approvato prima delle ferie estive e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea la scorsa settimana.
Esso “si chiede la ragione della disponibilità di due auto di servizio per il Presidente del Parlamento”.
Inoltre sottolinea che la mancanza di controllo della spesa sta erodendo la fiducia del pubblico nell’istituzione, che ha un budget annuo di 1,7 miliardi di euro.
Altri dati mostrano che il Parlamento ha speso 6,9 milioni di euro in trasporti l'anno scorso, incluso il mantenimento di una flotta di auto e persino biciclette per trasportare i deputati e i funzionari nei dintorni di Bruxelles e Strasburgo. Una fonte vicina al sig. Schulz ha detto che il suo ufficio è più piccolo rispetto ai suoi predecessori e le due vetture sono necessarie perché non sarebbe possibile avere un solo autista rispettando le leggi il materia di riposo.
David Campbell-Bannerman, un deputato conservatore, ha detto: "mentre il popolo è costretto a stringere la cinghia, il Presidente vive da nababbo. E’ necessaria una “spending review” per assicurare che il costo dell'UE venga significativamente ridotto."
Il rapporto riporta un disavanzo di 3,5 milioni di euro nel bilancio del catering ed esprime" profonda preoccupazione" riguardo ai 17,8 milioni di euro spesi per pubblicizzare le elezioni europee del 2014, che hanno registrato un crollo dell’affluenza. Altri 448.000 euro sono stati spesi per il premio Lux – una cerimonia di premiazione per il cinema europeo modellato sugli Oscar.
Ben 5,7 milioni di euro sono stati spesi per viaggi all'estero e delegazioni parlamentari dei deputati europei, incluso un viaggio costato da solo 493.000 euro. Il Comitato ha chiesto una "struttura più economica ".
Il rapporto sottolinea che un quarto degli elettori ha un' "immagine molto negativa" del Parlamento a causa delle spese. "Quindi sono necessari miglioramenti strutturali, ad esempio piena trasparenza e la contabilizzazione delle indennità delle spese generali, per migliorare la fiducia e il sostegno per il Parlamento."
Inoltre alza l'allarme su due questioni che hanno perseguitato la politica di Westminster: i secondi lavori e le spese.
La relazione raccomanda la creazione di un database pubblico – simile a quello dei “Commons” inglesi – che mostri tutti i lavori “secondari” dei deputati.
Chiede anche "regole più precise per quanto riguarda la responsabilità delle spese" riguardo il controverso regime di spese dei deputati, che permette di chiedere rimborsi senza ricevute.
Nel frattempo, il fondo pensionistico del Parlamento ha un deficit di 197 milioni di euro, cosa che innesca allarmi di un precoce esaurimento del capitale. "In definitiva è impossibile giudicare se il fondo viene gestito correttamente e in modo efficiente", dice il rapporto.
Il rapporto chiede inoltre di porre fine alla pratica dei giri turistici di gruppo sovvenzionati direttamente dal Parlamento, che pongono un "alto rischio reputazionale e un grave rischio per la sicurezza".
(L’articolo si chiude con alcune considerazioni riguardo la situazione del rapporto tra Inghilterra e UE, poco pertinenti la situazione italiana NdVdE)
by Malachia Paperoga and Matthew Holehouse, ottobre 2015
“Devi capire che qui comando io!”
Vent’anni di violenze, botte e angherie cominciate in Romania, dove si erano conosciuti e sposati, e proseguite in Italia.
In Italia, in provincia di Pordenone, i maltrattamenti e gli atti persecutori sono stati commessi il 2002 e il 2011.
E così il giudice di Pordenone Monica Biasutti ha condannato un cinquantenne romeno a 3 anni e mezzo di reclusione.
Nessun dubbio per il giudice: maltrattamenti, stalking, lesioni e violenza privata sono stati provati al processo.
Il PM Patrizia Cau ne aveva chiesti quattro.
Inoltre il cinquantenne romeno interdetto per cinque anni dai pubblici uffici.
Il PM ha inoltre trasmesso gli atti alla Procura per due testimoni della difesa stante il sospetto che abbiano reso dichiarazioni false a favore dell’imputato.
Ora il processo continua in sede civile per la quantificazione del danno. La provvisionale è comunque stata fissata in15 mila euro per la moglie e la figlia ,
“La donna ha raccontato di violenze inaudite, come quando, appena sposata, quando ancora vivevano in Romania, lui l’avrebbe spogliata, le avrebbe tagliato i capelli e legata per una notte intera a un albero per farle capire chi comandava in casa.
Ogni giorno veniva minacciata di morte, subiva maltrattamenti e insulti.
Il cinquantenne romeno- padre padrone- ingiuriava anche la figlia. Le vessazioni sono continuate per anni e poi sono diventate anche minacce di morte
“Nel capo di imputazione si contestava anche un inseguimento in auto nell’aprile del 2011, ai danni della figlia, occasione in cui la giovane si procurò una distorsione del rachide cervicale e una contusione toracica. Il padre, infatti, nell’affiancarsi all’auto con il proprio mezzo, costrinse la giovane a una manovra azzardata e le urtò la fiancata destra della vettura”.
Si tratta di due novità vecchie quali i treni veloci( nel nord Italia) ed i treni lenti ( nel sud Italia) . Ovviamente quando questi ultimi non sono soppressi!
Poi ci sono le due novità recentissime.
Ambedue nascono come conseguenza del recente l'attacco al Thalys Amsterdam-Parigi del 21 agosto.
La prima è quella relativa ai “gate” già attivi nelle stazioni di Milano, Roma e Firenze e grazie ai quali si sono ridotti del 90% dei reati all'interno dell'area 'protetta', e, fra breve, da attivare a Bologna, Napoli e Torino.
Le stazioni ferroviarie saranno così ripartibili tra quelle sicure e le altre.
La seconda è quella relativa ai biglietti nominativi ai treni di lunga percorrenza.
In sostanza, oltre al biglietto nominativo, saranno effettuati controlli più numerosi dei bagagli, del personale di servizio e degli stessi passeggeri.
Si prefigura una modifica ai patti di Schengen, il cui principale obiettivo era stato proprio quello di promuovere una maggiore libertà nei trasporti.
Siamo di fronte ad una misura preventiva per eventuali attacchi terroristici.
Ovviamente aumenterà lo scambio di informazioni sui sospetti jihadisti e su delinquenti e terroristi con formazione di un elenco europeo che segnali con immediatezza eventuali nominativi da tenere sotto controllo.
Nessuna sicurezza per gli altri treni.
Peraltro i poliziotti delle ferrovie ( Il Giornale.it del 31 agosto2015) “Al momento sono 5mila i poliziotti a regime, di cui solo 2mila impiegati nelle stazioni”.
Ma gli altri 3000 dove sono?