“Dovete distruggere i barconi prima che salpino"
Edward Luttwak , noto politologo americano, dice che l’Italia deve reagire. Non può rassegnarsi passivamente all’invasione dei disperati e fare affidamento sulle peraltro inefficaci organizzazioni internazionali. «È ora che il governo italiano si svegli e passi dalle parole ai fatti».
In che senso?
«Nel senso che per arginare questa spaventosa invasione non basta cambiare il nome all’operazione condotta dalla marina italiana. Non basta ribattezzare Mare Sicuro la vecchia Mare Nostrum».
E allora?
«Allora la prima cosa da fare è spedire i droni sulle coste libiche e distruggere i barconi che servono ai trafficanti di essere umani».
Ma è possibile?
«È necessario. Avete visto che quelli che voi chiamate scafisti non esitano a sparare sulla Guardia costiera italiana pur di recuperare le barche. Ne hanno bisogno perché con quelle barche faranno altri carichi e altri guadagni».
La Guardia costiera italiana sinora non ha reagito al fuoco, sostenendo che sarebbe pericoloso per i migranti.
«E ha fatto male. In fin di conti si tratta di giovani delinquenti forniti di armi leggere».
Poi c’è la componente umanitaria.
«Capisco. Avete il Papa in casa. E anche i buonisti incalliti soprattutto a sinistra. Ma con la carità cristiana e il buonismo non si risolve la situazione. Una situazione che è paradossale».
Cioè?
«Voglio dire che la Guardia costiera italiana e le navi della marina vanno a soccorrere i migranti quando sono ad appena 50 chilometri dalla costa libica. Sa cosa vuol dire?».
Cosa?
«Che per i trafficanti la Sicilia non è a 500 ma a 50 chilometri di distanza. Dunque possono spedire più barconi e più gente. E questa gente non è costituita da profughi che scappano da guerre in corso e dunque con diritto di essere soccorsi in base alle convenzioni internazionali. Si tratta invece quasi sempre di gente che scappa dalla fame. E sono milioni».
Che ne dice di un blocco navale davanti alle nostre coste? Malta lo pratica già. E a Malta non ci sono sbarchi.
«In Italia è impraticabile».
E perché mai? Questa è una prerogativa di ogni Stato sovrano che voglia proteggere le proprie coste.
«Già ma in Italia il condizionamento del Vaticano è troppo forte. Quella italiana è una sovranità dimezzata. E poi, come dicevo prima, un blocco navale rallenterebbe ma non impedirebbe la navigazione. Meglio, molto meglio distruggere i barconi quando sono ancora in Libia».
Nelle scorse settimane si è scoperta un’altra rotta, quella che parte da Mersin, città turca dell’Anatolia meridionale, e arriva in Puglia. Che ne dice?
«Dico che il presidente turco Erdogan sta facendo un gioco molto sporco. Mersin è diventata di fatto una base del radicalismo. Da quel porto partono navi e non barconi. E dunque portano guadagni molto maggiori rispetto alla Libia. Soldi che servono ad alimentare la guerra in Siria e in Iraq».
Perché questo doppio gioco da parte di Erdogan?
«A mio parere Erdogan vuole islamizzare l’Italia e Europa».
E dunque?
«Dunque il governo italiano deve fare a Erdogan un discorso molto serio. O impedisce il traffico di illegali dai porti turchi oppure l’Italia revocherà il diritto di atterraggio agli aerei della compagnia aerea Turkish Airlines».
Una "misteriosa" malattia nel Sud-Ovest della Nigeria ha provocato la morte improvvisa e repentina di 18 persone( a ieri).
Lo ha annunciato un portavoce delle autorità locali. "Diciotto persone sono morte per una malattia misteriosa dalla sua comparsa a inizio settimana nella città di Ode Irele", nello stato di Ondo, ha dichiarato il portavoce dello stato, Kayode Akinmade.
I sintomi di questa patologia finora sconosciuta sono emicrania, perdita di conoscenza e di peso, problemi alla vista, a cui segue la morte nel giro di ventiquattro ore.
Gli esami effettuati finora non hanno indicato che poteva trattarsi di una malattia virale o in particolare di Ebola, ha spiegato il portavoce.
L'Ebola, una febbre emorragica di origine virale, ha provocato più di 10.600 morti essenzialmente in tre Paesi dell'Africa occidentale - Liberia, Sierra Leone e Guinea - dal 2014, ha complessivamente risparmiato la Nigeria.
Secondo il portavoce esperti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e specialisti del ministero della Sanità nigeriano e altri partner si sono recati a Ode-Irele per lottare contro l'infezione.
La patologia - riferiscono fonti locali - si starebbe diffondendo rapidamente. Lo riporta la Bbc.
Ecco l’altra Europa che non conoscete. Leggete, leggete!
Il Telegraph pubblica un articolo sulle tante condotte illecite che si consumano tra le mura della Commissione Europea (un posto che comunque vi raccomandiamo, perché si lavora poco e si guadagna molto). L'articolo ha natura aneddotica, e siamo consapevoli che l'Europa ha ben altri problemi, ma questa trafila di miserie più o meno spicciole può essere un'utile lettura per chi crede nella natura "moralizzatrice" e incorrotta delle istituzioni europee.
Dentro agli edifici luccicanti che costeggiano Rue de la Loi a Bruxelles, i comportamenti indecorosi vengono spesso puniti con poco più che una bacchettata sulle dita.
Funzionari della Commissione Europea hanno gonfiato la nota spese, molestato sessualmente le colleghe e guardato centinaia di ore di pornografia in ufficio – ciononostante mantengono il loro posto di lavoro.
I registri disciplinari ottenuti dal Sunday Telegraph mostrano che dozzine di alti funzionari della Commissione Europea accusati di gravi mancanze disciplinari se la sono cavata con poco più che una bacchettata sulle dita.
Si parla anche di funzionari che hanno presentato fatture false e cercato di assegnare gli appalti che avevano in gestione a membri della propria famiglia.
In due anni, l'Ufficio Investigativo e Disciplinare della Commissione (IDOC) ha svolto indagini su 84 casi sospetti di comportamenti scorretti da parte dei funzionari. Di questi, 43 sono stati sanzionati, e sei licenziati.
La vita alla Commissione è spesso ben ricompensata. Uno su cinque dei membri dello staff porta a casa più soldi di David Cameron, che riceve 142.000 sterline (oltre 190.000 euro) all'anno, grazie a generose indennità e a un'aliquota fiscale speciale del 13 percento.
Eppure alcuni impiegati la considerano una gabbia dorata, con il personale che non ha niente da fare e si annoia, e tuttavia non riesce a trovare una retribuzione paragonabile da nessun'altra parte.
Tra quelli beccati a violare le regole, e che tuttavia hanno mantenuto il loro posto di lavoro, ci sono quattro funzionari che hanno omesso di dichiarare gli assegni familiari che ricevevano dai paesi di provenienza mentre lavoravano per la commissione – il che significa che hanno ricevuto da parte della Commissione più assegni di quelli che sarebbero loro spettati.
Questo atto di "negligenza grave" ha comportato una "significativa perdita finanziaria" ed è stato scoperto solo per caso. I funzionari sono stati retrocessi di grado, due solo temporaneamente.
In un altro caso, un funzionario ha mentito sulla propria nazionalità durante il procedimento di assunzione, "ed ha presentato dei documenti falsificati". È stato retrocesso per un anno.
Un altro funzionario, che ha mentito sulla propria nazionalità per ricevere una maggiore indennità di dislocazione, è stato retrocesso. Si trattava di una seconda violazione, ma al funzionario è stato permesso di restare al suo posto dopo aver manifestato "pentimento".
In un altro caso, un "alto funzionario" della Commissione che aveva irregolarmente ricevuto per molti anni delle "consistenti" somme come indennità di locazione, ha avuto la pensione sospesa per tre anni.
Un altro burocrate ha ricevuto per quattro anni delle indennità familiari, per istruzione e spese mediche per il figlio, con una truffa "persistente e deliberata" – perché il giovane in realtà lavorava. Il funzionario ha avuto la pensione sospesa per tre anni a seguito di una condanna penale.
Un funzionario è stato ammonito per aver presentato all'amministrazione dei certificati medici "falsificati", dopo che il suo medico si era rifiutato di fargli una diagnosi.
In un altro caso un funzionario ha richiesto un periodo di aspettativa "per motivi personali", mentre "allo stesso tempo, senza avere richiesto preventiva autorizzazione, offriva servizi alla Commissione come consulente esterno remunerato". Ha subito un richiamo verbale.
Il registro mostra che un funzionario è stato licenziato per "appropriazione indebita" – mentre altri, accusati di aver cercato di procurare posti di lavoro e appalti a membri della propria famiglia, hanno mantenuto il proprio posto.
"Un membro del personale che ha raccomandato persone di sua conoscenza, inclusa la cognata, all'ufficio della Commissione competente per l'assegnazione degli appalti, al fine di far loro ottenere un impiego, ha subito un richiamo. Dato che è anche il responsabile per l'esecuzione degli appalti, si è messo in una situazione di conflitto di interessi che potrebbe avere degli effetti negativi sulla reputazione dell'Istituzione", riporta il registro.
In un altro caso: "È stato ammonito un membro del personale che ha chiesto una fattura falsa per un membro della propria famiglia, durante l'esecuzione di un appalto di cui era responsabile. La natura isolata dell'incidente è stata presa in considerazione, per cui non è stato aperto il procedimento disciplinare".
Un altro funzionario è stato ammonito dopo "aver fatto uso di un veicolo di proprietà di un appaltatore della Commissione allo scopo di trasportare i suoi effetti personali. Sebbene egli fosse responsabile dell'esecuzione dell'appalto con la parte in questione, la natura limitata del servizo e la natura isolata dell'incidente hanno fatto sì che in questo caso l'apertura del procedimento disciplinare non sia stata ritenuta giustificata".
Il registro rivela diversi casi di comportamenti violenti e lascivi all'interno degli uffici della Commissione Europea a Bruxelles.
In un caso: "Un membro del personale è risultato responsabile di aver scaricato 100GB (equivalenti a 200-300 ore di video online) di materiale pornografico da più di 100 siti web; è stato retrocesso. Il fatto che si trattasse di una seconda infrazione ha rappresentato un'aggravante". Un altro è stato sanzionato per uso "frequente e intensivo" di siti pornografici.
Un altro dipendente ha ricevuto un rimprovero "per comportamenti di natura esplicitamente sessuale verso due colleghe sul posto di lavoro", mentre un altro è stato punito per "aggressione fisica e affermazioni ingiuriose verso un collega, le quali non possono essere giustificate da stato di stanchezza provocato da intenso lavoro".
Un altro funzionario che ha usato la propria posizione per accedere ai dati personali di un collega "per fini personali", è stato ammonito.
Tra i funzionari licenziati c'è un appaltatore che ha presentato un diploma contraffatto durante il procedimento di assunzione, e un funzionario che "per diversi anni" si è rifiutato di svolgere il proprio lavoro, che egli "considerava essere al di sotto del livello della propria formazione accademica".
Peter Bone, parlamentare conservatore di Wellingborough, dice: "Sembra che i burocrati dell'UE vivano in mondo separato, con regole proprie, totalmente diverso da quello dei normali governi. Se queste cose fossero state fatte da dei pubblici ufficiali britannici, sarebbero stati licenziati."
"Questi fatti dimostrano che l'UE non è nell'interesse dei cittadini europei, ma nell'interesse dell'élite di Bruxelles".
Un portavoce della Commissione Europea ha affermato: "La Commissione è una della istituzioni più trasparenti per quanto riguarda le questioni relative al suo personale. Ha un approccio equo, imparziale ed efficace verso le questioni disciplinari e non esita a imporre gravi sanzioni quanto trova evidenza di illeciti, incluse retrocessioni e licenziamenti". by Henry Tougha.