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Se lo ricordino gli amici dei 5stelle ora che saranno chiamati ad esprimersi sul governo PD-M5s.

La storia leggerà le loro scelte.

Ovviamente non lo dico io, lo dice, tra gli altri, nientemeno, che Zingaretti

Lo fa dicendo ne restano a bordo ancora 31.: “Il governo non faccia finta di nulla”

 

 

 

 

 

Intanto l'Alan Kurdi, dopo che anche i ministri Trenta e Toninelli hanno firmato il divieto di ingresso, ha fatto rotta verso Malta.

Il segretario Pd: "È la conferma che in Italia sull'immigrazione bisogna cambiare tutto"

Già sabato Nicola Zingaretti aveva dichiarato che quanto sta succedendo “non è umano”.

E ieri il segretario del Pd ha scritto su Twitter: “La vicenda Mare Jonio conferma che in Italia sull’immigrazione bisogna cambiare tutto.

Coinvolgere con autorevolezza l’Europa, unire sicurezza, legalità e umanità è possibile.

Il Governo non faccia finta di niente, stiamo parlando di esseri umani”.

Ecco il problema.

Una ipocrisia galoppante, inarrestabile, irrefrenabile.

La distruzione dei valori della cultura italiana venduti all’Europa ed altri.

Ma perchè i migranti diventano esseri umani solo quando sono sulle navi delle ONG e non anche nei centri libici o nel deserto libico?

Perché Zingaretti, il Papa, i PPMM non dispongono l’invio di navi, magari delle stesse ONG, per prelevare i migranti dai campi libici, pullman per portarli in sicurezza nel deserto, militari disarmati nei loro paesi di provenienza per offrire la possibilità di venire tutti in Italia( non dico in Europa).

Non ci sarebbe più bisogno di porti sicuri

Non ci sarebbero più annegamenti.

Non ci sarebbero più ingiustizie nel mondo.

W il Papa che apre il Vaticano ai migranti .

W certa magistratura che scopre i diritti dei migranti

Wn Zingaretti che vuole cambiare la politica verso le “migrazioni” aiutando l’Africa a venire in Italia.

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Torino. "Per un po' non voglio sentire parlare di comprensione, integrazione e accoglienza...".

Lo scrive su Facebook il poliziotto rimasto ferito questa notte durante la rivolta al Cpr di Torino, in un post diffuso anche da altri utenti.

"Questo è il bilancio personale di una notte di guerriglia passata al Cpr di Torino, 30 giorni di prognosi, una bella frattura scomposta di due falangi con prospettazione di intervento chirurgico, due monconi malamente appesi

che improvvisamente vanno in direzione opposta a quella che il tuo cervello vorrebbe fare... e mentre i 'signori' della politica fanno il gioco delle poltrone, facendo a gara a chi di loro si rivela essere il più capriccioso, in questi Centri di Permanenza e Rimpatrio ad ogni turno si sfiora la tragedia e prima o poi - credetemi - qualcuno si farà male sul serio!!!".

"Questa notte, per due ore, da solo e con un manipolo di Carabinieri (cinque), mi sono trovato a fronteggiare 158 'ospiti' (perché così vanno chiamati), sotto una sassaiola pericolosissima durata un tempo interminabile, fino all'arrivo provvidenziale di tre squadre del Reparto Mobile e del loro funzionario...".

"Questi Centri - prosegue - secondo il mio modesto parere, hanno utilità pari a zero perché si lavora in un contesto di pseudo detenzione dove l'Autorità pre-costituita viene continuamente messa in discussione, dove le nostre funzioni vengono derise, prese in giro e prese a sputi (e nel caso di specie non è una metafora), dove il controllo dell'ordine pubblico è diventato una chimera impostato essenzialmente sull'opera di mediazione dei singoli ispettori impiegati di turno a rotazione, ma tutto ciò non può quasi mai trovare riscontro quando la controparte con la quale ti confronti è rappresentata da extracomunitari provocatori pluripregiudicati che aspettano mesi per essere rimpatriati, e nemmeno sempre!!!".

"Questi luoghi sono polveriere sempre pronte ad esplodere per effetto di un singolo che aizza il resto della feccia, così com'è capitato stanotte, ma nessuno dei nostri politici pare averne contezza, invece di venire sempre a controllare quali sono le loro condizioni di vivibilità, provate a verificare in quali condizioni lavoriamo tutti 'Noi' che abbiamo giurato fedeltà alla Repubblica...!!!

Scusate lo sfogo, ma stavolta ne ho proprio pieni i c...!!!".

Immagine di repertorio (Fotogramma)

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L'uragano Dorian ha raggiunto la categoria 5, la massima della scala.

Lo ha stabilito il Centro uragani degli Stati Uniti, mentre Dorian è ormai a poche decine di chilometri dalle Bahamas con venti che arrivano fino a 260 chilometri orari.

Dorian è ad una cinquantina di chilometri dall'isola di Abaco, nell'arcipelago delle Bahamas e continuerà poi la sua strada verso Grand Bahama.

 

 

 

 

Le autorità locali hanno già avviato un piano di evacuazione, esortando la popolazione a mettersi in salvo, specie dalle zone più basse vicino al mare.

Dorian si muove in direzione della Florida, ma secondo i meteorologi potrebbe alla fine arrivare invece in Georgia e Carolina del sud.

Tremano anche le Bahamas, dove sono previsti "venti devastanti"

Ha raggiunto la categoria 5 l'uragano Dorian, che prosegue la sua marcia verso le Bahamas e gli Stati Uniti. La tempesta, in viaggio nell'Oceano Atlantico, continua dunque a rafforzarsi mentre gli Usa attendono con grande preoccupazione il suo arrivo.

Il National Hurricane Center ha riferito che "l'occhio dell'uragano si abbatterà" sulle Bahamas con "venti devastanti". Per Donald Trump, Dorian "è uno degli uragani maggiori di sempre".

Il primo ministro delle Bahamas, Hubert Minnis, ha chiesto ai residenti nell'arcipelago che si trovano sulla strada dell'uragano di mettersi al sicuro, definendo l'uragano come una "minaccia per la vita".

Il governatore della Florida, Ron De Santis, ha proclamato lo stato d'emergenza e ha chiesto a milioni di residenti di prepararsi a "un fenomeno letale".

Il presidente americano Donald Trump ha definito Dorian "un assoluto mostro" e ha cancellato un viaggio in Polonia per concentrarsi sui preparativi per la tempesta.

Ha inoltre dichiarato lo stato d'emergenza federale, autorizzando la Florida a utilizzare gli aiuti nazionali.

Intanto le autorità della Florida hanno ordinato evacuazioni obbligatorie in alcune aree costiere.

Fra queste figura anche Mar a Lago, il resort di Trump conosciuto come la "Casa Bianca invernale". Lo riportano i media americani.

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